La colpa dell’inefficienza sarebbe
tutta degli autisti – Mezzi pubblici sempre più vecchi e con poca manutenzione – Forse il Sindaco Bertinelli dovrebbe scegliere un’altra
persona se vuole veramente ripubblicizzare il Copit
PISTOIA. Viste le dichiarazioni imprecise e talvolta false rese alla
stampa dal presidente del Copit Antonio Di Zanni durante la conferenza stampa
del 1 ottobre scorso, siamo costretti a diffondere delle precisazioni agli
organi di stampa locali.
Dalle parole del Presidente emergerebbe
che il Copit sta diventando un’azienda quasi perfetta con l’eccezione degli
autisti che, tra continui incidenti e richieste eccessive di soldi, fanno
rimanere l’Azienda ancora un “malato” anche se “sta uscendo dal coma”.
La realtà è ben altra. Sono proprio i
lavoratori che tutti i giorni fanno funzionare il servizio nonostante tutti i
problemi, dai tempi di percorrenza insufficienti, ai turni degli autisti
sbagliati (vedi note o coincidenze), dai mezzi sempre più vecchi e con poca
manutenzione alle condizioni del traffico e delle strade.
È evidente che le dichiarazioni del
Presidente sono state fatte per screditare le giuste rivendicazioni dei
lavoratori, consegnate alla dirigenza ormai da mesi, che si limitano, oltre al
rispetto di leggi e accordi, alla richiesta di rimborso del costo di un corso
di aggiornamento di 35 ore non retribuite(rinnovo CQC) che gli autisti hanno
dovuto svolgere dopo il turno di lavoro per poter continuare a guidare gli
autobus e di conseguenza continuare a lavorare al Copit(l’Azienda è disponibile
solo a rimborsare il costo in base alla presenza del singolo lavoratore) e alla
richiesta di ridiscutere l’accordo sul premio risultato bocciato dai lavoratori
con un referendum.
Da sottolineare che il così detto
premio risultato, a differenza di quanto possa far pensare il nome, non è un
regalo che l’Azienda fa ai propri dipendenti, ma è una voce della busta paga
che è stata introdotta per fare un recupero di produttività (così viene
definita dal Contratto Nazionale), cioè se l’Azienda firma un accordo lo fa per
guadagnarci.
Non è accettabile, quindi, che la
volontà dei lavoratori di ridiscutere l’accordo sia ridicolizzata dal
Presidente che sostiene che i Cobas, insieme alla Uil, hanno svolto un
referendum abrogativo, nonostante l’Azienda “ proponga di dare dei soldi in più
in busta paga al personale!”. Anche perché i punti da rivedere nell’accordo
sono le discriminazioni che subirebbero i donatori di sangue e quei lavoratori
che, loro malgrado, devono usufruire dei permessi della legge 104 per assistere
familiari disabili, il peggioramento delle condizioni dei lavoratori per quanto
riguarda i provvedimenti disciplinari, e l’obbligo della reperibilità per il
personale dell’officina, argomenti che non possono essere certo considerati
ridicoli.
Poi c’è il tema del rispetto delle
leggi e degli accordi, quello che sicuramente sta più a cuore ai lavoratori. Il
rispetto degli accordi aziendali che prevedono 65 giorni di riposo all’anno
(per autisti che di fatto devono lavorare 8 ore al giorno, per quasi tutto l’anno
6 giorni su 7, non sembra proprio una richiesta fuori luogo), il mancato
godimento di alcune festività da parte del personale degli impianti fissi
(uffici e officina), un ripristino di una situazione normale per quanto
riguarda i provvedimenti disciplinari in quanto la dirigenza ne fa un uso
scorretto.
Doveroso anche un accenno al vanto
della dirigenza, la drastica riduzione dei lavori dati alle officine esterne.
Questo tema viene portato avanti dai Cobas ormai da anni. Abbiamo sempre
sostenuto che è indispensabile fare i lavori internamente per un risparmio di
soldi e una migliore qualità degl’interventi, ma quello che l’azienda ha fatto
non è sufficiente per svolgere un servizio con mezzi decenti e in sicurezza. Lo
dimostra la continua crisi di mezzi che quotidianamente dobbiamo affrontare. La
cosa più importante sarebbe rivedere l’organizzazione dei turni macchina (le
linee che ogni singolo bus deve svolgere nella giornata) così da permettere
prevalentemente l’uso dei mezzi migliori e la possibilità di poter tener fermi
per il tempo necessario i bus che hanno bisogno di manutenzione.
Questo impegno dei Cobas sulla
sicurezza dei mezzi, che ci ha portato anche a coinvolgere in più occasioni gli
organi di controllo, dimostra l’assoluta volontà dei Cobas di lavorare per
aumentare la sicurezza dei lavoratori, degli utenti e di chi troviamo per le
strade. Esattamente all’opposto di come i dirigenti Copit ci vogliono far
apparire, ci descrivono come il sindacato che difende dei pericoli pubblici
alla guida di autobus. In realtà siamo il sindacato che si batte per diminuire
gli incidenti. Tempi di percorrenza adeguati, mezzi sicuri e adeguati alle
strade da percorrere, fermate più sicure, servizio programmato in modo migliore
(in particolare sulle corse scolastiche), queste sarebbero alcune cose che l’Azienda
potrebbe metter in atto per diminuire gli incidenti, invece si limita a fare
dichiarazione alla stampa contro i propri lavoratori.
Infine una considerazione sulla
conferenza stampa che è stata organizzata in Copit che ci appare come un
maldestro tentativo di fare campagna elettorale per Cgil, Cisl e Faisa, in
vista dell’imminenti elezioni per il rinnovo dei rappresentanti sindacali
(RSU). Questi sindacalisti si sono dimostrati molto più vicini alla volontà
aziendale piuttosto che a quella dei lavoratori, tanto da sottoscrivere accordi
senza un minimo confronto con i lavoratori e di conseguenza hanno subito una
delegittimazione dall’esito del referendum sul premio risultato e,
successivamente, con la richiesta da parte della maggioranza dei lavoratori di
dimissioni di questi rappresentanti sindacali.
Questi comportamenti non ci sembrano
compatibili con chi deve guidare un’azienda prevalentemente pubblica che il
comune di Pistoia sta ripubblicizzando (dichiarazioni
della Vicesindaco Belliti in occasione del convegno Internazionale
"Ripubblicizzare si può, Ripubblicizzare si deve!" svolto a Torino il
21 settembre scorso. Il video a questo link http://www.acquapubblicatorino.org/index.php?option=com_content&view=article&id=837
), forse il Sindaco Bertinelli dovrebbe scegliere un’altra persona se vuole
veramente ripubblicizzare il Copit.
[comunicato
cobas copit]
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[Venerdì 4 ottobre 2013 | 19:47 - © Quarrata/news]
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