venerdì 4 ottobre 2013

SENZA NOME


di LUIGI SCARDIGLI

Mattanza di bambini, donne e uomini davanti a Lampedusa

Non si sa da dove venissero. Si può immaginare dove fossero diretti.
Il loro viaggio si è interrotto a poche bracciate dalle rive di Lampedusa.
Il natante sul quale si erano imbarcati chissà quando e al cui timone c’era sicuramente una vittima dell’organizzazione criminale del trasporto umano e un carnefice di migranti, ha preso fuoco: per le donne e i bambini non c’è stato scampo; nemmeno per gli uomini stremati dalla traversata.

Sono 111 i cadaveri rinvenuti, ma non è da escludere che prima dello svilupparsi delle fiamme qualcuno si fosse già dovuto arrendere, come succede spesso, alla regola che regola i trasporti clandestini di questi poveri relitti dell’umanità.
Papa Francesco ha urlato vergogna. Il Presidente Napolitano ha aggiunto orrore. Da questo blog ci limitiamo a tacere al cospetto di un dolore tanto più forte quanto più anonimi sono i cadaveri allineati sulla battigia di Lampedusa e ricordare che nel Paese delle demagogie, faziose e criminali, finalmente dobbiamo ufficialmente vergognarci del primato che più ci compete: la conta dei morti.
Altro, nel Belpaese, non possiamo fare. Altro, non sappiamo fare.
E la politica ne sa qualcosa.

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[Venerdì 4 ottobre 2013 | 19:14 - © Quarrata/news]

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