Ma Bertinelli sembra continuare a
eludere il problema – Richiesta al Sindaco e ai tecnici «di approfondire al meglio la questione, attraverso
documenti, relazioni, ricostruzioni normative e di chiarire al più presto e
secondo le pratiche della buona amministrazione»
PISTOIA. Si continua ad eludere una questione che è di enorme
rilevanza per il problema della raccolta differenziata a Pistoia e per la
vicenda ex Pallavicini: con ogni
probabilità non occorre una “bonifica” al Dano.
La questione è di rilevanza enorme,
perché tutta la vicenda è stata impostata nei seguenti termini: poiché al Dano
occorre una bonifica e questa bonifica costa troppo e comporta tempi lunghi,
allora i centri di raccolta devono essere fatti altrove. Ebbene, il punto è che
a quanto pare la bonifica non occorre.
Ma andiamo per ordine:
1) fin dal 2003 con un documento della
provincia il Dano è stato considerato un sito potenzialmente oggetto di
bonifica;
2) la Regione Toscana dal 1999 ha
definito un piano regionale di bonifica dei siti inquinati, e, a quanto ho
potuto verificare, il Dano non è mai stato compreso nei siti da bonificare in
modo urgente (detto breve o medio termine);
3) la Regione Toscana sta approvando
(scadenza 12 dicembre prossimo) il nuovo piano di gestione dei rifiuti e
bonifica siti inquinati. All’interno del quadro conoscitivo emerge che il Dano
è un sito che non è iscritto nell’anagrafe dei siti inquinati ma a pag. 146
s. è classificato come sito in ripristino ambientale e in stato di
attivazione per l’iscrizione nell’anagrafe dei siti oggetto di bonifica.
PROVINCIA DI PISTOIA
SITI IN
RIPRISTINO AMBIENTALE
EX DCRT 21 DICEMBRE 1999, N. 384
PT006 Discarica Ponte Gallicani Loc. Anchione (PT) PONTE
BUGGIANESE
ATTIVAZIONE ITER (ISCRIZIONE IN ANAGRAFE)
PT030 Discarica Abusiva Loc. Cavone Loc. Cavone (PT) PISTOIA
ATTIVAZIONE ITER (ISCRIZIONE IN ANAGRAFE)
PT031 Discarica Carbonizzo Via Santomoro (PT) PISTOIA
ATTIVAZIONE ITER (ISCRIZIONE IN ANAGRAFE)
PT041 Discarica Dano Loc. Dano (PT) PISTOIA
ATTIVAZIONE ITER (ISCRIZIONE IN ANAGRAFE)
PT053 Ex Fornace Sant’Alessio Loc. Sant’Alessio (PT) PISTOIA
NON NECESSITÀ DI INTERVENTO
PT056 BOLAGO CANTIERI AREA EX BREDA (Magagni Sergio) Loc.
Bolago (PT) PISTOIA MP / INDAGINI
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La definizione di ripristino ambientale
è la seguente: “gli interventi di riqualificazione ambientale e paesaggistica,
anche costituenti complemento degli interventi di bonifica o messa in
sicurezza permanente, che consentono di recuperare il sito alla effettiva e
definitiva fruibilità per la destinazione d’uso conforme agli strumenti
urbanistici”.
Da quanto emerge è chiaro che con ogni
probabilità il Dano non ha bisogno di bonifica e che il ripristino ambientale è
collegato alla variazione d’uso urbanistica.
Pertanto se non si varia l’attuale
destinazione d’uso del Dano non occorre fare niente. In sostanza, se nel Dano
si continua a fare attività relativa ai rifiuti non si deve né bonificare
(perché non risulta sito inquinato) né compiere ripristino ambientale.
Chiedo al Sindaco, ai dirigenti dell’Amministrazione
comunale e a tutti i consiglieri comunali di Pistoia di approfondire al meglio
la questione, attraverso documenti, relazioni, ricostruzioni normative e di
chiarire al più presto e secondo le pratiche della buona amministrazione una
questione così fondamentale.
Roberto Bartoli
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 5 dicembre 2013 | 11:36 - © Quarrata/news]
Secondo alcuni, forse e sottolineò forse, nell'area Dano ed anche sotto la rotonda stradale li vicino ci sarebbero sepolti rifiuti urbani cittadini sversati dallo stesso Comune.
RispondiEliminaQuesto può essere il motivo per cui si parla di bonifica costosa, e renderebbe difficile costruire in quell'area?
Grazie per l'attenzione.
la destinazione dell'area è già cambiata in séguito al Regolamento Urbanistico approvato l'anno scorso. tale destinazione è ora Verde Sportivo, cioè verde pubblico attrezzato, come si può vedere consultando le tavole disponibili online sul sito del Comune di Pistoia. e questo Roberto Bartoli lo sa benissimo.
RispondiEliminaRISPONDE ROBERTO BARTOLI
RispondiEliminaGentile Bianchini, si tratta di un’opinione di Paolo Baneforti del tutto fuori luogo.
Il punto è che adesso sulla carta la destinazione è sportiva, ma nei fatti è rifiuti.
Se resta l’attività nei fatti che c’è ora non c’è nessun cambio di destinazione e non c’è bisogno di ripristino ambientale né tanto meno bonifica.
E poiché Beneforti ha scritto cose analoghe anche sul mio profilo fb, lì gli ho risposto con una battuta, e cioè che nel pomeriggio andasse al Dano a giocare a pallone.
In sostanza Beneforti confonde tra dimensione normativa e quella reale e finché non si cambia destinazione nei fatti, al Dano si fa attività con destinazione rifiuti.
La questione è in effetti dirimente perché è di tutte evidenza che dal punto di vista urbanistici, viario, ambientale l,'area del Dando e senza dubbio la migliore. In Commissione urbanistica a specifica domanda del sottoscritto, la dirigente alla' urbanistica ha assicurato che quel sito necessità di bonifica. Non mancherò certo di riapprofondire la qurztione , perché qualora l'area dei cantieri comunali fosse problematica, non accetteremmo comunque di distruggere un'area a verde a ridosso di case, centri commerciali ed uffici trasformandola in un deposito di materiali con annessa attività logistica e palazzine direzionali. Il verde resti verde e si recuperi il territorio già consumato. Questo è il principio indefettibile con il quale tutti noi ci presenta mo alle ultime elezioni. Non ci sono dunque le condizioni per contravvenire a questo principio.
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