Pistoia tra i fanalini di coda: interviene
la Federazione dei Verdi
PISTOIA. Nella classifica delle città con migliore qualità della
vita, redatta dal Sole 24 Ore e pubblicata qualche giorno fa, Pistoia risulta essere al 72esimo
posto. Inutile sottolineare la delusione per una posizione che registra una
caduta in basso di 20 posti rispetto al 2011, dato che Qualità della vita è sempre stata una delle nostre espressioni più
care ed importanti, è sempre stata nei nostri programmi elettorali, è sempre
stata alla base delle nostre proposte e posizioni politiche.
Questi sondaggi spesso colgono nel
segno e reggono davvero poco le scusanti per cui non sono attendibili, basti
notare che indipendentemente dal tipo di variabili, città come Trento, Siena o
Bologna sono sempre ai primi posti come del resto altre costituiscono sempre il
fondo classifica.
I parametri sulla base dei quali viene
compilata la classifica, in macroaree, comprendono tenore di vita, affari e
lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero.
Considerando i servizi, l’ambiente e la salute e il nostro posizionamento (42esimo) non sfugge ad un occhio attento, nemmeno troppo ecologista, lo stato
di degrado in cui versano molte zone di verde pubblico nella nostra città; la
mancanza di pulizia in primo luogo, senza voler fare riferimento ad arredi di
un qualche tipo, cestini per i rifiuti, attrezzi per gli allenamenti degli
sportivi e qualche controllo in più da parte di chi è preposto alla nostra
sicurezza. A questo proposito sarebbe utile che qualche pattuglia della
municipale andasse a controllare il rispetto del verde piuttosto che seguire
pedissequamente il mezzo di pulizia delle strade per fare multe facili.
Passando poi al settore affari e lavoro
è evidente la difficoltà a mettere su nuove aziende, fattore che nasce
principalmente da una tassazione nazionale soffocante per le imprese, ma non
sfugge nemmeno che i dati della Green Economy siano invece, nonostante tutto, in
crescita a doppia cifra. Le istituzioni e la nostra amministrazione non hanno forse
avuto la volontà di crederci fino in fondo, trascurando anche i bandi europei, siamo
così rimasti ancorati solo ai modelli old economy. Gli imprenditori audaci,
quelli giovani e quelli che si vogliono convertire ad un modello ecosostenibile,
andrebbero agevolati; questo farebbe bene non solo all’ambiente, ma oggi,
grazie alle leggi nazionali fatte dai Verdi nei vari governi, sosterrebbe anche
l’economia.
Con giusti interventi e buone pratiche
si potrebbe scalare di nuovo la classifica riportando Pistoia al posto che
merita.
“Certo, parlate voi!” diranno alcuni
lettori e forse avranno ragione. O forse invece avremo ragione noi, come l’abbiamo
avuta sui cambiamenti climatici e sulla necessità di prevenire il dissesto
idrogeologico del nostro paese ( della difesa del suolo e del territorio
si parla solo nei momenti di dissesti, come in Sardegna adesso, senza
riflettere che i cambiamenti climatici si fronteggiano con progetti coraggiosi
e programmi a lunga distanza ) oppure quando varando quel tanto contestato,
anche nel centrosinistra, “conto energia” abbiamo creato 250.000 nuovi posti di
lavoro green.
Sentirci chiamare, ancora, “catastrofisti”
ci fa sorridere.
Federazione dei Verdi di Pistoia
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 6 dicembre 2013 | 12:38 - © Quarrata/news]
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