di FELICE DE MATTEIS
Nella
contraddittorietà dei testi ci sarà un giudice che rinvia qualcuno a giudizio
per falsa testimonianza o questo succede solo nei processi contro il Berlusca?
PISTOIA. Qualcuno mi ha fatto
osservare che il blog non ha minimamente toccato lo scandalo – ché tale è – del
Cip & Ciop, quell’asilo un “poco diverso” dagli altri assurto a notorietà
nazionale per le violenze che si perpetravano, sembra, sui bambini.
Soprattutto
l’aspetto di responsabilità penale degli attori lascia alquanto perplessi
perché il Comune di Pistoia, che aveva il controllo e la responsabilità sul
corretto funzionamento educativo dell’istituto, sembra essere stato “omaggiato”
e divenuto esso stesso, il Comune, parte lesa nel processo. Al contempo una
sola funzionaria, responsabile del servizio educativo sembra essere rimasta in
balia dei “marosi” di questa vicenda: perché la “capa” era andata, per pura coincidenza,
in pensione appena, appena in tempo.
Questo
argomento non si presta ad interpretazioni maliziose; qui il Diritto, inteso
nella sua nobile accezione, deve fare la sua parte. E farla bene. Chi ha
sbagliato paghi. Eventualmente anche chi ha avuto la ventura di ritrovarsi
provvidenzialmente in pensione al tempo giusto ed al momento giusto.
Sulla
cronaca locale, infatti, leggiamo che nell’udienza di inizio settimana, l’allora
responsabile dell’Ufficio Istruzione del Comune, Annalia Galardini, andata in
pensione, dichiara di non avere mai parlato con una signora che denunciava
certi “accadimenti”.
Una
delle due parti, o mente o è reticente.
In
un recente processo andato a sentenza e riguardante un certo “puttaniere”, le
testimoni, più di trenta, che hanno affermato ciò che non piaceva a “quella”
corte, e cioè che in quella proprietà privata i festini erano regolari (!),
sono state segnalate per una incriminazione di falsa testimonianza.
Ci
auguriamo che lo stesso avvenga per questa deposizione che non lascia scampo: o
la dott.ssa Galardini o la sua antagonista non la “cantano giusta”. Faranno
anche loro la fine delle Rubettyne? Siamo curiosi, soprattutto pensando che , e
ci ripetiamo, una sola funzionaria comunale si intenderebbe far passare come l’unica
responsabile del fatto. Il Comune non sapeva nulla, la Dirigente apicale del settore,
idem, e addirittura il Comune ha “la faccia” di farsi rappresentare come parte
lesa, avendo trovato un avvocato con la sua faccia. E che comunque svolge la
sua professione di avvocato e che sicuramente non disdegna la vile pecunia
oltre al lustro nazionale di una platea di lettori che probabilmente, prima o
poi, la indurranno a ripresentarsi a qualche elezione politica e “rifarsi”
politicamente “trombare” come le è già democraticamente accaduto.
Ma
, a prescindere, la cosa comunque non torna: tornerebbe ancora meno se poi
venissimo a scoprire che la dirigente pensionata continua a lavorare o ha
lavorato, già in pensione, per il Comune di Pistoia attraverso consulenze
esterne e che quindi per lei non esiste la presunzione di innocenza ma
addirittura la certezza.
La
dareste voi una consulenza esterna, se non altro per “riguardo istituzionale”,
a persona che comunque ha comandato un settore della pubblica amministrazione
attualmente nella bufera?
Stai
a vedere che ci abbiamo preso! Amico del blog, il giudizio è ancora in corso
presso il Tribunale di Genova: come suol dirsi, aspettiamo. La fiducia la
lasciamo a lei. Se colpe verranno accertate, che siano “equamente spartite”
anche per i pensionati.
Grazie
per la segnalazione, ci staremo dietro.
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[Giovedì 11 luglio 2013 | 10:31 - © Quarrata/news]
certe cose vengono fuori solo quando il figlio è figlio di ...
RispondiEliminaquesta la Giustizia in Italia!