domenica 13 ottobre 2013

BALDI E LOGLI, INIZIA L’AVVENTURA


di LUIGI SCARDIGLI

I renziani di ’Adesso!Pistoia’ al Melos per promuovere ufficialmente le loro candidature del Pd comunale e provinciale

PISTOIA. La solita platea. Trasversale. A Bari come al Melos, l’ala innovativa del Partito democratico rappresentata da Matteo Renzi a Firenze e nel Paese e dai suoi seguaci autentici, a Pistoia come a Canicattì, continua a seminare malumori. Pubblicamente implosi. In sala, infatti, ci sono vecchi amministratori e vecchi seguaci che di rinnovamento non ne hanno mai fatto e ne farebbero ancora volentieri a meno.

Ma il nuovo che avanza sembra, seppur chiedendo strada, prendersela inesorabilmente. L’onorevole Edoardo Fanucci, giovane ma già in possesso del passaporto per sdoganare questo partito nel terzo millennio, anche se filorottamatore, preferisce evitare lo scontro frontale, sottolineando l’importanza delle risorse create da Renzi: molta gente, che mai si sarebbe vista nelle nostre stanze, si è avvicinata al nostro pensiero; occorre cogliere questa occasione come una grande opportunità.
Prima dell’onorevole valdinievolino, Antonella Cotti, presentatrice ufficiale di Adesso!Pistoia, ha introdotto il dibattito, aperto dal Presidente dell’Associazione, Andrea Massai, che ha preceduto gli interventi dei due candidati. Ha iniziato Emanuele Logli, giovane, giovanissimo, 24 anni, con un mondo da scoprire, ma con la generosità, la serietà, la preparazione e l’innocenza dell’onestà che dovrebbero elevarlo allo scranno della guida del Pd provinciale. Poi, Massimo Baldi, meno giovane del collega, ma di pochi anni, sposato, con una figlia e in attesa del secondo. È lui, il renziano autentico, convinto e orgoglioso, che correrà nel Pd per ereditare il testimone di Paolo Bruni, presente alla riunione.
Dobbiamo cambiare radicalmente il modo di fare politica, rovesciando del tutto il sistema attuale: dalla base per correre lontano; i vertici serviranno solo se sapranno ascoltare, capire e agire per conto dell’elettorato. E iniziamo da un punto nodale: abolizione del finanziamento pubblico ai partiti: o sapremo guadagnarci la fiducia e l’incoraggiamento, anche economico, dei nostri elettori, o non potremo continuare a parlarci addosso, con i soldi che ci hanno dato, senza merito.
C’è un aperitivo, a suggellare la mattinata, pagato dai diretti interessati. I visi sono distesi, le parole sono ricche di euforia e ottimismo. Se son rose, fioriranno e per vedere se la semina sia stata adeguata, non occorrerà aspettare molto. Tra poco più di dieci giorni si saprà se sia stata la linea giovane e dissacratoria dei renziani ad avere la meglio o se la xenofobia della vecchia guardia abbia saputo ancora una volta bloccare il rinnovamento.
È la legge dei numeri, l’atroce regola democratica.

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Foto di Luigi Scardigli.
[Domenica 13 ottobre 2013 | 13:33 - © Quarrata/news]

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