Dopo il licenziamento del dirigente
della ex Comunità Montana
FIRENZE. “Abbiamo letto dalla stampa di questi giorni che il dott.
Roberto Fedeli è tra color che son sospesi ; e cioè licenziato ma in
realtà ancora in attesa di conoscere l’esito del ricorso presentato al
tribunale del lavoro di Pistoia. Dal quale, nel caso in cui vi sia una risposta
positiva, Fedeli, avrebbe diritto al reintegro nel posto di lavoro e al recupero
dello stipendio di questa fase, diciamo così, di congelamento.
Per cui siamo all’assurdo. Da più di un
anno dal provvedimento di licenziamento (anno di preavviso concesso dalla legge
per potersi difendere) deciso dalla ex Comunità Montana pistoiese, il dott.
Fedeli si trova in questa situazione senza che nessun tribunale si sia
formalmente espresso a suo carico, e cioè confermando o meno o le decisioni
assunte dall’ente per il quale lavorava. Questo perché al tribunale di Pistoia
il giudice titolare della materia al momento risulta sostituto da una persona
che si trova a sua volta in mobilità. E questo, a quanto pare, ha portato ad
una dilatazione dei tempi inaccettabili per l’interessato.
Pertanto, vogliamo esprimere tutta la
nostra vicinanza ed amicizia ad un dirigente, ad un lavoratore, che ha svolto
per decenni la propria attività con impegno e dedizione, come tutti, anche nell’ente
stesso, gli riconoscono. Quando finalmente il tribunale si esprimerà potremo
anche meglio comprendere la reale portata delle sue responsabilità, che
attualmente sembrano essere di fatto le uniche di cui si parla.
Francamente ci sembra paradossale che
mentre c’è chi paga per una situazione determinata da altri, i protagonisti
veri della vicenda siano completamente scomparsi dalle cronache, e l’attenzione
si sia tutta spostata su altri: secondo tradizione italica ancorati in non
meglio precisati porti delle nebbie. Sinceramente, questa è una
vicenda che ci lascia molto perplessi e sulla quale vorremmo fosse fatta
chiarezza quanto prima, visto la risonanza che questi fatti hanno avuto nella
collettività pistoiese e non solo”.
Così i due consiglieri regionali del
Pd, Aldo Morelli e Gianfranco Venturi – sul caso di Roberto Fedeli.
[claudia
banchelli – uff. st. gruppo pd – cons. reg. tosc.]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 18 ottobre 2013 | 21:16 - © Quarrata/news]
E' stranissimo, come veder nevicare a Palermo in agosto, che io concordi con Gianfranco Venturi. Ma questa volta, a proposito di quanto sta accadendo a Roberto Fedeli, concordo in pieno. A patto, però, che ci si ricordi che, tra quelli scomparsi tra le nebbie, oltre a Giuliano Sichi (e ciò è semplicemente scandaloso e spero che i cittadini della montagna non lo scordino e non mollino mai la presa su questo aspetto) c' è un discreto numero di politicanti da strapazzo, guarda caso tutti della generazione e della scuola politica dei signori Morelli e Venturi.
RispondiEliminaPiero Giovannelli
Dott. Morelli, Dott. Venturi, che strane coincidenze! solo adesso ritenete sia arrivato il momento di far chiarezza.
RispondiEliminaSe ricordate, di far chiarezza in Comunità Montana, ve l’ho segnalato pure io, - e non credo di essere stato l’unico - nel lontano 1997, 1998 e nel 1999.
Non venivo a chiedere favori, come da Voi interpretato in quelle occasioni.
Quando i favori li volevate fare e sono stati con fermezza respinti al mittente, l’incaricata di sistemare il mio caso, Dott.ssa Roccella, gridava ingrati.
Ci sono stati anche successivi burrascosi incontri nei quali l’ho segnalato: il primo con l’allora presidente della Comunità Montana il 29 Dicembre 1999 in Comune a San Marcello e in un successivo con il Dott. Vannino Chiti il 12 Febbraio 2001.
In tutti e due i casi, dovevano ricontattarmi per darmi spiegazioni, ma ad oggi sono ancora in attesa.
Custodisco ancora la corrispondenza di quegli anni e ci sono altri scritti in tempi non sospetti, di molti anni prima che venissero alla luce gli ammanchi in Comunità Montana.
Questo Blog, nel lontano Aprile 2012, alcuni di questi documenti l’ha pubblicati.
Chi voleva far chiarezza, anche se con notevole ritardo, lo doveva già pretendere fin dal giorno che il fatto è stato scoperto e non svegliarsi solo ora.
Flavio Ceccarelli
Già: " ... quando finalmente il Tribunale si esprimerà ...". Ma quando il nebbioso Tribunale (di Pistoia) si esprimerà? A chi conviene che si esprima? E a chi conviene che continui a non esprimersi?
RispondiElimina