MARRONI A SAN MARCELLO PISTOIESE: «MODELLO DI INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO»
FIRENZE. “L’ospedale Pacini di San Marcello è un modello di
integrazione ospedale-territorio, da replicare anche in altre realtà. Con
questa riorganizzazione diamo stabilità a questa struttura e garanzie ai
cittadini. È quanto ha detto oggi l’assessore al diritto alla salute Luigi
Marroni, che nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di San Marcello
Pistoiese si è incontrato con il sindaco di San Marcello Silvia Maria Cormio,
il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani, il direttore generale della Asl
3 di Pistoia Roberto Abati e tutta la direzione dell’azienda.
COSÌ PARLÒ
ZARATHUSTRA
FA SENSO vedere
che questi politici (tutti politici: Marroni, Cormio, Giurlani e, ruotino
del carro, Abati) parlano con la pelle del viso spessa come la cotenna del
prosciutto.
Non
si contentano di falcidiare la sanità per poter soddisfare gli stipendi dei
politici delle Asl e delle strutture sanitarie: aggiungono al danno la beffa:
tanto il popolo è coglione.
E
lo fanno perché tutta questa civiltà della “sinistra fallita”, che non è
stata in grado di arrivare il potere da sé neppure dopo la decapitazione
della Prima Repubblica e la ventennale lotta al Berlusca, ha inaugurato il
nuovo Medioevo dei Vassalli, Valvassori e Valvassini che tolgono anche l’ultima
zolla ai servi della gleba.
Marroni
sale a San Marcello e, con la Cormio, prende per il culo i montanari.
Complimenti!
Abati,
con spirito e funzioni da diacono, dà l’olio santo a tutti e tutti pari.
Che
schifo, Enrico Rossi! Che schifo, Toscana. Che schifo, Pd!
Edoardo Bianchini
[Questo
intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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“Come ho avuto più volte occasione di
ripetere in questi mesi, da parte della Regione non c’è alcuna intenzione di
chiudere gli ospedali piccoli – ha ribadito l’assessore
Marroni – ma piuttosto di assegnare a ciascuno un ruolo specifico.
Ciò che è stato fatto qui all’ospedale Pacini è la dimostrazione di questa
nostra strategia, che va nella direzione di valorizzare e qualificare ogni
presidio, grande o piccolo che sia”.
“L’impegno dell’azienda – ha sottolineato il direttore generale Roberto Abati – è quello di dare piena attuazione al documento di programmazione
sul quale ci sono già stati positivi momenti di confronto con i sindaci. Anche
i medici di medicina generale lo hanno condiviso e ne apprezzano l’attuazione.
Con questa riorganizzazione, i bisogni della popolazione stanno trovando
adeguata risposta. Come azienda ci impegnamo a monitorare costantemente il
progetto, apportando tutte le modifiche e i miglioramenti che eventualmente si
renderanno necessari”.
Sta arrivando a conclusione il percorso
di riorganizzazione che ha portato l’ospedale di San Marcello Pistoiese ad
essere un presidio integrato, che fornisce sia servizi ospedalieri che
territoriali. Il Pacini diverrà una sorta di cittadella della salute della
montagna, dove, accanto alle attività ospedaliere organizzate per livelli di
intensità di cura, agli ambulatori specialistici e alle prestazioni
territoriali, potranno in prospettiva collegarsi ulteriori progetti, come ad
esempio la domotica.
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[Venerdì 6 dicembre 2013 | 16:41 - © Quarrata/news]
Colgo un segnale nel testo inviato da Lucia Zambelli in cui l'assessore Marroni - trattandoci da zimbelli - vuol convincerci che l'ex Pacini è totalmente migliorato dopo l'intervento della Regione.
RispondiElimina"Ma mi faccia il piacere!!" sosteneva Totò.
C'è da domandarsi perchè Enrico Rossi non lo rottama e, nel comtempo, sperare che Matteo Renzi li rottami ambedue.