La lista civica Cittadini
Sovrani si presenta alle elezioni comunali di Pistoia con un obbiettivo
preciso: far comprendere alle persone che il problema fondamentale della
politica, come è oggi intesa nel nostro Paese, è quello del controllo che gli
aventi diritto al voto possono esercitare sugli eletti nelle istituzioni.
Ebbene: la Lista
Cittadini Sovrani sostiene che strumento “principe” del controllo dei
rappresentanti da parte degli elettori è il Referendum deliberativo di
iniziativa popolare senza quorum.
Pochi, in
realtà, sono coloro che si fermano un attimo a chiedersi cosa sia il Referendum
Deliberativo.
Per chiarirlo è
innanzitutto necessario sapere che è uno strumento di democrazia diretta
mediante il quale i cittadini, sovrani per diritto naturale inviolabile,
inalienabile ed imprescrittibile, impongono ai loro rappresentanti le loro
“scelte sui fatti” importanti della vita sociale, comprese tutte le spese del Comune.
Attualmente
questo tipo di referendum (gli altri sono truffe di Democrazia, come dimostrato
ampiamente nel corso degli ultimi anni), non esiste e nessuno dei partiti che
partecipano alla competizione elettorale a Pistoia, lo ha messo nel suo
programma, salvo Cittadini Sovrani.
Con il Referendum
deliberativo di iniziativa popolare senza quorum, sia a livello locale sia
a livello nazionale, i cittadini “sovrani” potrebbero, fra l’altro:
- fare direttamente, modificare e abrogare le leggi ed i regolamenti che non corrispondono agli interessi della maggioranza delle persone responsabili che partecipano alle scelte di governo;
- riprendersi la sovranità monetaria oggi in mano ai banchieri privati;
- eliminare sia l’Imu che viola palesemente l’art. 53 della Costituzione e il diritto naturale alla prima casa, sia le imposte e le tasse che non corrispondono a servizi efficienti resi ai cittadini;
- eliminare i privilegi e gli stipendi stratosferici che i “rappresentanti” dei partiti, “dei magistrati e degli alti gradi della pubblica amministrazione” a tutti i livelli, si sono auto-concessi, violando l’art. 3 della Costituzione;
- privilegiare le famiglie in stato di bisogno invece di destinare più di 35 miliardi di €uro l’anno a spese per armamenti;
- fare una legge per la quale l’importo massimo della pensione erogata dallo stato o da enti parastatali non possa essere superiore al doppio della pensione minima;
- fare una legge per scaricare tutto, tutti, dalla dichiarazione dei redditi, come prevede l’art. 53 della Costituzione;
- ottenere il difensore civico eletto dai cittadini e non, come adesso, eletto dai partiti, per cui il controllato nomina il suo controllore;
- fare una legge perché sia garantito a tutti i cittadini un reddito minimo di cittadinanza (con controllo fiscale obbligatorio per i richiedenti).
- scegliere se richiamare i soldati italiani che operano all’estero,
- fare direttamente a livello locale le leggi sulla sicurezza e sull’immigrazione,
- scegliere se fare le centrali nucleari o se finanziare le fonti di energia rinnovabili,
- fare, abrogare o modificare leggi per proteggere al meglio l’ambiente, la nostra salute ed il consumo del territorio,
- fare una legge per la regimazione pubblica dell’acqua,
- avere la garanzia dello stato minimo, in grado di soddisfare al meglio i sevizi pubblici e gli interessi di ognuno, con la minore tassazione e di assicurare eguaglianza, benessere, sicurezza, stabilità e pace sociale.
Per l’insieme di
queste ragioni la lista civica Cittadini Sovrani, indipendente dai
partiti di regime, propone la riconquista di un’effettiva “Sovranità
popolare” e la vera Democrazia concorrente al bene comune che i partiti hanno
illegalmente sottratto ai cittadini, cominciando dal basso, dalle persone,
con lo strumento giuridico del Referendum deliberativo di iniziativa popolare
senza quorum. Invitiamo pertanto chi legge a riflettere sulle seguenti
citazioni di famosi studiosi che chiariscono perché la Democrazia
rappresentativa deve essere equilibrata con la Democrazia Diretta.
L’idea che le preferenze dei governati possano
manifestarsi normalmente soltanto per il tramite dei rappresentanti, e che la
volontà dei primi debba prendere necessariamente la forma di un’adesione
(consenso) alle “verità” proposte dai candidati al potere, questa idea sta per
uscire dalla storia. Perché si spezza il legame fra legittimazione del
governante e ricognizione delle opinioni dei governati. (G. Miglio, Il
nerbo e le briglie del potere, Il Sole 24 ore).
La richiesta così frequente in questi anni di maggiore
democrazia si esprime nella richiesta che la democrazia rappresentativa venga
affiancata dalla democrazia diretta. … gli istituti di democrazia diretta nel
senso proprio della parola sono due: l’assemblea dei cittadini ed il referendum
(deliberativo, n.d.a.). (Norberto Bobbio, Il futuro della democrazia, Einaudi).
L’Autogoverno è un
concetto molto importante (…) In origine esso voleva semplicemente affermare
che il popolo ha il diritto di governare se stesso, perché composto di
cittadini, non di sudditi. Perciò nessuna oligarchia – non l’aristocrazia
tradizionale, non una moderna nomenklatura – può rivendicare alcuna
legittimità. Esiste una sovranità fondamentale del popolo, e questa è la base
della democrazia. (Ralf Dahrendorf,
Dopo la Democrazia, Laterza).
Siamo convinti
che senza tentare di riprenderci la Sovranità popolare, madre dell’Autogoverno,
della vera Democrazia concorrente al bene comune, della libertà e dell’uguaglianza
con lo strumento del Referendum deliberativo di iniziativa popolare
senza quorum, continueremo a parlare di politica per anni, senza mai
arrivare a nessun altro risultato pratico che confermare l’esistente, ovvero ad
eleggere i nostri padroni ed a pagare tasse altissime, ingiuste
ed illegittime, per continuare a favorire i privilegi e gli abusi di pochi a
spese di molti.
A nessuno sembra
oggi interessare il fatto che la “Sovranità”, in quanto diritto naturale
inviolabile, imprescrittibile ed inalienabile delle persone, non può
essere “limitata” da una Costituzione
imposta dall’alto e priva di legittimazione popolare.
Quasi
nessuno sa che le modifiche degli Statuti comunali, provinciali e
regionali (che possono essere considerati delle vere e proprie Costituzioni
locali), sono oggi prerogative esclusive dei consiglieri
comunali, provinciali e regionali, che possono fare e disfare i regolamenti
e le leggi regionali ed i regolamenti comunali e provinciali a
loro piacimento, senza “limitazioni” e “controlli” da parte del popolo sovrano.
È
proprio per questo che la lista Cittadini Sovrani si impegna in
politica: per dare ai giovani la staffetta di una nuova idea della forma di
stato e di governo, basata sul controllo degli eletti da parte de del Popolo
sovrano, proprio come recita l’art. 1 comma 2 della vigente Costituzione.
Starà
alle nuove generazioni, se lo vorranno, far tesoro di quello che è stato frutto
della nostra esperienza e del nuovo modo di ragionare necessario a rimediare
gli errori del passato.
[propaganda elettorale]
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[Martedì
1° maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]
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