martedì 1 maggio 2012

CITTADINI SOVRANI. LA STAFFETTA CHE VORREMMO CONSEGNARE AI GIOVANI


La lista civica Cittadini Sovrani si presenta alle elezioni comunali di Pistoia con un obbiettivo preciso: far comprendere alle persone che il problema fondamentale della politica, come è oggi intesa nel nostro Paese, è quello del controllo che gli aventi diritto al voto possono esercitare sugli eletti nelle istituzioni.
Ebbene: la Lista Cittadini Sovrani sostiene che strumento “principe” del controllo dei rappresentanti da parte degli elettori è il Referendum deliberativo di iniziativa popolare senza quorum.
Pochi, in realtà, sono coloro che si fermano un attimo a chiedersi cosa sia il Referendum Deliberativo.
Per chiarirlo è innanzitutto necessario sapere che è uno strumento di democrazia diretta mediante il quale i cittadini, sovrani per diritto naturale inviolabile, inalienabile ed imprescrittibile, impongono ai loro rappresentanti le loro “scelte sui fatti” importanti della vita sociale, comprese tutte le spese del Comune.

Attualmente questo tipo di referendum (gli altri sono truffe di Democrazia, come dimostrato ampiamente nel corso degli ultimi anni), non esiste e nessuno dei partiti che partecipano alla competizione elettorale a Pistoia, lo ha messo nel suo programma, salvo Cittadini Sovrani.
Con il Referendum deliberativo di iniziativa popolare senza quorum, sia a livello locale sia a livello nazionale, i cittadini “sovrani” potrebbero, fra l’altro: 
  • fare direttamente, modificare e abrogare le leggi ed i regolamenti che non corrispondono agli interessi della maggioranza delle persone responsabili che partecipano alle scelte di governo;
  • riprendersi la sovranità monetaria oggi in mano ai banchieri privati;
  • eliminare sia l’Imu che viola palesemente l’art. 53 della Costituzione e il diritto naturale alla prima casa, sia le imposte e le tasse che non corrispondono a servizi efficienti resi ai cittadini;
  • eliminare i privilegi e gli stipendi stratosferici che i “rappresentanti” dei partiti, “dei magistrati e degli alti gradi della pubblica amministrazione” a tutti i livelli, si sono auto-concessi, violando l’art. 3 della Costituzione;
  • privilegiare le famiglie in stato di bisogno invece di destinare più di 35 miliardi di €uro l’anno a spese per armamenti;
  • fare una legge per la quale l’importo massimo della pensione erogata dallo stato o da enti parastatali non possa essere superiore al doppio della pensione minima;
  • fare una legge per scaricare tutto, tutti, dalla dichiarazione dei redditi, come prevede l’art. 53 della Costituzione;
  • ottenere il difensore civico eletto dai cittadini e non, come adesso, eletto dai partiti, per cui il controllato nomina il suo controllore;
  • fare una legge perché sia garantito a tutti i cittadini un reddito minimo di cittadinanza (con controllo fiscale obbligatorio per i richiedenti).
  • scegliere se richiamare i soldati italiani che operano all’estero,
  • fare direttamente a livello locale le leggi sulla sicurezza e sull’immigrazione,
  • scegliere se fare le centrali nucleari o se finanziare le fonti di energia rinnovabili,
  • fare, abrogare o modificare leggi per proteggere al meglio l’ambiente, la nostra salute ed il consumo del territorio,
  • fare una legge per la regimazione pubblica dell’acqua,
  • avere la garanzia dello stato minimo, in grado di soddisfare al meglio i sevizi pubblici e gli interessi di ognuno, con la minore tassazione e di assicurare eguaglianza, benessere, sicurezza, stabilità e pace sociale.

 Per l’insieme di queste ragioni la lista civica Cittadini Sovrani, indipendente dai partiti di regime, propone la riconquista di un’effettiva “Sovranità popolare” e la vera Democrazia concorrente al bene comune che i partiti hanno illegalmente sottratto ai cittadini, cominciando dal basso, dalle persone, con lo strumento giuridico del Referendum deliberativo di iniziativa popolare senza quorum. Invitiamo pertanto chi legge a riflettere sulle seguenti citazioni di famosi studiosi che chiariscono perché la Democrazia rappresentativa deve essere equilibrata con la Democrazia Diretta.
L’idea che le preferenze dei governati possano manifestarsi normalmente soltanto per il tramite dei rappresentanti, e che la volontà dei primi debba prendere necessariamente la forma di un’adesione (consenso) alle “verità” proposte dai candidati al potere, questa idea sta per uscire dalla storia. Perché si spezza il legame fra legittimazione del governante e ricognizione delle opinioni dei governati. (G. Miglio, Il nerbo e le briglie del potere, Il Sole 24 ore).
La richiesta così frequente in questi anni di maggiore democrazia si esprime nella richiesta che la democrazia rappresentativa venga affiancata dalla democrazia diretta. … gli istituti di democrazia diretta nel senso proprio della parola sono due: l’assemblea dei cittadini ed il referendum (deliberativo, n.d.a.). (Norberto Bobbio, Il futuro della democrazia, Einaudi).
L’Autogoverno è un concetto molto importante (…) In origine esso voleva semplicemente affermare che il popolo ha il diritto di governare se stesso, perché composto di cittadini, non di sudditi. Perciò nessuna oligarchia – non l’aristocrazia tradizionale, non una moderna nomenklatura – può rivendicare alcuna legittimità. Esiste una sovranità fondamentale del popolo, e questa è la base della democrazia. (Ralf Dahrendorf, Dopo la Democrazia, Laterza).
Siamo convinti che senza tentare di riprenderci la Sovranità popolare, madre dell’Autogoverno, della vera Democrazia concorrente al bene comune, della libertà e dell’uguaglianza con lo strumento del Referendum deliberativo di iniziativa popolare senza quorum, continueremo a parlare di politica per anni, senza mai arrivare a nessun altro risultato pratico che confermare l’esistente, ovvero ad eleggere i nostri padroni ed a pagare tasse altissime, ingiuste ed illegittime, per continuare a favorire i privilegi e gli abusi di pochi a spese di molti.
A nessuno sembra oggi interessare il fatto che la “Sovranità”, in quanto diritto naturale inviolabile, imprescrittibile ed inalienabile delle persone, non può essere “limitata” da una Costituzione imposta dall’alto e priva di legittimazione popolare.
Quasi nessuno sa che le modifiche degli Statuti comunali, provinciali e regionali (che possono essere considerati delle vere e proprie Costituzioni locali), sono oggi prerogative esclusive dei consiglieri comunali, provinciali e regionali, che possono fare e disfare i regolamenti e le leggi regionali ed i regolamenti comunali e provinciali a loro piacimento, senza “limitazioni” e “controlli” da parte del popolo sovrano.
È proprio per questo che la lista Cittadini Sovrani si impegna in politica: per dare ai giovani la staffetta di una nuova idea della forma di stato e di governo, basata sul controllo degli eletti da parte de del Popolo sovrano, proprio come recita l’art. 1 comma 2 della vigente Costituzione.
Starà alle nuove generazioni, se lo vorranno, far tesoro di quello che è stato frutto della nostra esperienza e del nuovo modo di ragionare necessario a rimediare gli errori del passato.
[propaganda elettorale]
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[Martedì 1° maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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