PISTOIA. Come abbiamo scritto nel nostro documento congressuale “Rafforzare
il rinnovamento per il cambiamento”, il nostro territorio si rilancia anche con
scelte a costo zero che possiamo e dobbiamo mettere in campo fin da subito. Un
grande Partito di governo come il nostro ha il dovere di fare proposte concrete
e di incentivare, in alcuni settori chiave, politiche integrate.
Dobbiamo uniformare i regolamenti e le
procedure per l’insediamento di attività produttive per aree territoriali
omogenee (Piana, Valdinievole, Montagna).
Dobbiamo dare procedure e tempi
uniformi rispetto ai Suap, gli sportelli delle attività produttive, che
dovremmo arrivare ad organizzare unici per area territoriale omogenea, come
avviene in alcuni Comuni della piana pistoiese.
Per quanto riguarda la pianificazione
del territorio, semplifichiamo, risparmiamo sui costi di gestione e lavoriamo
per dare una visione ancora più organica e integrata del futuro del nostro
territorio: non più 22 Piani Strutturali distinti ma Piani Strutturali per area
territoriali omogenee, solo i regolamenti urbanistici devono avere dimensione
comunale.
Un territorio più semplice è più
attrattivo per chi vuole investire.
Marco Niccolai
Alessandro Giovannelli
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[Mercoledì 16 ottobre 2013 | 18:53 - © Quarrata/news]
Gradirei una spiegazione tera,tera. O sono io che non so fare i cruciverba?
RispondiEliminaIL GRILLO PARLANTE
RispondiEliminaIl Pd vuol trasformarsi cambiando i suonatori ma conservando la musica di sempre. In questo caso volendo - di fatto- far rientrare dalla finestra quella contestata proposta sostenuta dal Comitato per il Comunone Dynamone visto c ome il fumo negli occhi da buona parte degli elettori dell'alta montagna pistoiese. Una manovra da gattopardi che mira a cambiare tutto perchè tutto resti come prima in modo da assicurare poltrone ed emolumenti ai vari Venturi, Bugelli, Sichi, Fragai e consentire agli ideatori del Comunone Dynamone ( Roberto Orlandini, Merciai e sindaco Ceccarelli) di continuare ad essere le mosche cocchiere del territorio.Il tutto nonostante i pronunciamenti delle pettorine, dei Comitati che vogliono conoscere le nascoste verità della scandalosa gestione della Comunità Montana, e le motivazioni che hanno portato all'appoggio fornito da consiglieri regionali ad un Comitato di privati che vuole far entrare San Marcello ( comune non obbligato) nel Comune Unico e assicurare così giorni tranquilli a quelle consunte cariatidi del PD sanmarcellino. <Non hanno o non vogliono capire che la gente di montagna ne ha piene le balle come dimostrano le criticabili azioni messe in atto in questo periodo per contestare quella sciaguratissima legge sui funghi e sulla raccolta dei frutti silvestri ideata da Fragai,-
Poveri di idee e lontani anni luce dalla reale situazione locale...
RispondiEliminaCercano di rendere "attrattivo" il territorio per investitori esterni invece di rilanciare la piccola e media impresa locale, quella che veramente investe sul territorio e da garanzie maggiori di salvaguardia dell'occupazione territoriale. Ha ragione Grillo Parlante quando dice che il PD cambia i suonatori ma la musica è la stessa..., E' la politica in toto che va cambiata. Portano avanti pensieri che erano già obsoleti decenni fa, figuriamoci oggi nell'era della tecnologia.. Fino a quando insisteranno nella loro superbia di sapere solo loro cosa è giusto o sbagliato, continueranno a far male per il Popolo... Dovrebbero solo accettare il fatto di essere superati e che il popolo vuole reintegrare la propria sovranità, entrando nuovamente in possesso della piena democrazia decisionale su tutto ciò che riguarda l'Amministrazione pubblica...