E Alberto Zoppi coordinatore del Circolo
Sel Pistoia scrive alla Presidente della Provincia Fratoni
PISTOIA. Egregia Presidente della Provincia di Pistoia,
sono ormai settimane che
in diverse classi dell’istituto superiore Liceo Forteguerri-Vannucci
di Pistoia, non funziona il riscaldamento, i ragazzi sono costretti a stare
fermi per ore in classe, vestiti, oppure ad arrangiarsi come meglio possono.
La Preside informa che ha sollecitato
gli Enti Locali interessati per rimuovere le cause di tale disfunzione. Le
chiedo se le pare normale questa cosa, che nel 2013 nella nostra
civilissima città i nostri ragazzi debbano sostare nelle classi al freddo
per tante settimane.
Sono a conoscenza inoltre che non
sarebbe neppure una novità, più volte nel tempo tale inconveniente si sarebbe
ripresentato.
Cosa devono fare quegli studenti? Come si
devono comportare i genitori?
È ovvio che la qualità del nostro
territorio ci vede nelle classifiche del quotidiano il Sole24Ore
retrocedere dal 52° al 72° posto se questi sono gli effetti di un bene
primario come l’istruzione.
Spero che presto ci sia un suo
sollecito intervento, e qualche risposta che credo si deve a tutta la struttura
scolastica, studenti compresi.
Cordiali saluti,
Alberto Zoppi
Coordinatore Circolo Sel Pistoia
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[Martedì 3 dicembre 2013 | 19:19 - © Quarrata/news]
Sig. Zoppi,faccia scaldare gli studenti con il "sole" dell'avvenire! Se qualcuno si ricorda le vecchie Stinche , dove ora c'è il Tribunale, e le aule immense riscaldate da una stufa a legna............... E nessuno è mai morto dal freddo!
RispondiEliminaForza giovani, tutti diritti e sempre meno doveri. E Sel, il sole dell'avvenire, è con voi!
E questo è soltanto uno dei problemi che affliggono la tanto blasonata scuola pistoiese. A contribuire ad aumentare i disagi degli studenti oltre al freddo, dovuto alla scarsa manutenzione degli impianti di riscaldamento, ci sono le "innovazioni" che la dirigente scolastica Belliti vuole introdurre, quali ad esempio la settimana corta (per dare ad alcuni professori il sabato libero), salvo poi introdurre otto ore continuative di lezione il venerdi. Di questi ulteriori disagi nessuno finora ha parlato nonostante un malumore generale presente fra docenti e studenti. Speriamo che qualcosa emerga dal silenzio e porti un po' di buon senso nelle stanze di chi deve decidere.
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