Della Maggioranza hanno votato a favore
solo Gianfranco Venturi e Aldo Morelli – La reazione del sostenitore del
progetto Antonio Gambetta Vianna
(ANSA) – FIRENZE, 4 DIC – Il Consiglio regionale non ha accolto un collegato alla
proposta di legge per l’istituzione del comune della ‘Montagna pistoiese”
(mediante fusione dei comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello pistoiese),
che ne prevedeva il relativo referendum. L’atto ha ricevuto il voto contrario
delle forze di maggioranza, tranne i consiglieri del Pd Gianfranco Venturi e
Aldo Morelli che hanno votato a favore. A favore hanno votato anche i gruppi di
opposizione, mentre Giuseppe Del Carlo (capogruppo Udc) si è astenuto.
Il
presidente della commissione affari istituzionali Marco Manneschi (Idv) ha
sottolineato che si conclude così una vicenda complessa. La commissione aveva
infatti deciso di portare in Consiglio la questione, dopo aver ascoltato i
sindaci interessati. Manneschi ha spiegato anche che ‘‘dopo un’indicazione
iniziale dei sindaci a far svolgere il referendum per fare esprimere i cittadini
sulla fusione dei Comuni, il sindaco del Comune di Abetone ha cambiato idea e
chiesto espressamente di essere estromesso dalla proposta referendaria. A quel
punto il Comune di San Marcello ha fatto sapere di ‘ritenere che senza Abetone
non si possa procedere alla fusion”. Secondo Manneschi ‘‘dato che si tratta di
una proposta di legge di iniziativa consiliare, personalmente ritengo che a questo
punto si rischi una forzatura istituzionale. È forse più prudente aspettare le
elezioni, che si terranno a breve, e vedere se con le nuove amministrazioni si
riesce a procedere per l’indizione di un referendum’’. Da qui la scelta del
voto contrario. (ANSA). Y7G-FBB
(ANSA) – FIRENZE, 4 DIC – Il capogruppo del Pd Marco Ruggeri, ha osservato che ‘‘in
questo modo si creerebbe un precedente e noi non vogliamo rompere la prassi e
creare una forzatura’’. Di parere diverso Alessandro Antichi (Pdl), secondo cui
comunque a una prima fase di ascolto si sostituirà l’iniziativa di ufficio della
Giunta. Dunque ‘‘in questo caso bisogna essere consapevoli di fare un’eccezione
rispetto all’obiettivo dichiarato dalla legge di promuovere l’aggregazione tra
i Comuni, un obiettivo che non possiamo perdere di vista’’. Anche secondo
Antonio Gambetta Vianna (capogruppo Più Toscana-Ncd) ‘‘È importante fare il
referendum, per non sottostare ai ricatti di qualcuno e per non dover aspettare
altri venti anni per la fusion”’. Marco Taradash (Ncd) ha sottolineato che ‘‘va
salvaguardato il lavoro fatto dal Consiglio regionale, per questo dobbiamo
proseguire e lasciare che siano i cittadini a scegliere. I referendum si fanno
per ascoltare i cittadini si rispettano, ma non si deve scegliere se farli o
meno prefigurando i risultati’’. Giuseppe Del Carlo (capogruppo Udc) ha
rilevato che ‘‘da un lato la legge dice chiaramente che bisogna promuovere la
fusione tra i Comuni, dall’altro le forzature pongono sempre dei problemi’’. Gianfranco
Venturi e Aldo Morelli (Pd), entrambi pistoiesi, hanno annunciato voto
favorevole ‘‘pur comprendendo la posizione del capogruppo Ruggeri’’, perché, ‘‘stiamo
decidendo se fare un referendum, non un Comune unico, e la proposta di legge di
iniziativa consiliare è l’unico metodo trovato per poter promuovere l’operazione”’.
(ANSA). Y7G-FBB
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GAMBETTA VIANNA (PT/NUOVO
CENTRODESTRA): «BOCCIATURA REFERENDUM È ATTO ANTIDEMOCRATICO»
FIRENZE. Non usa mezzi termini Antonio Gambetta Vianna, capogruppo
di PT/Nuovo Centrodestra in Regione, sulla bocciatura della proposta di legge
da lui presentata per indire un referendum sul Comune unico di Montagna
Pistoiese. Per l’esponente pistoiese di Più Toscana, «non permettere ai
cittadini di esprimersi attraverso questa forma di democrazia diretta è un
chiaro atto antidemocratico. Si è voluto bocciare il referendum perché c’è un
sindaco, quello di Abetone, che ogni cinque minuti cambia opinione sul
referendum e soprattutto perché si presume che alla fine vincerà il “no” ad
Abetone. Ma se non si sentono i cittadini, come si fa a dire che vincerà il “no”
oppure il “sì”? Non è ammissibile bocciare un referendum perché si presume la
vittoria del “no”».
Secondo Gambetta Vianna, «il problema
risiede tutto nel fatto che, col Comune unico, si dovrebbero tagliare diverse
poltrone: dagli assessori ai consiglieri comunali passando soprattutto per l’Unione
dei Comuni. Ci sono troppi interessi dietro per mantenere lo status quo.
Peccato perché col Comune unico la Montagna Pistoiese avrebbe finalmente potuto
guardare a un futuro più radioso. Chi ha bocciato questo referendum se ne
assumerà presto le responsabilità».
In Aula, tutti i consiglieri regionali
pistoiesi (oltre a Gambetta Vianna, anche Benedetti del Nuovo Centrodestra,
Morelli e Venturi del Partito Democratico), «che conoscono più a fondo la
vicenda, soprattutto gli ex presidenti della Provincia Morelli e Venturi, hanno
votato a favore del referendum, ponendo anche ottime argomentazioni. Peccato
perché alla prossima campagna elettorale tutti parleranno di Comune unico, ma l’occasione
è stata sprecata».
[comunicato
gambetta vianna]
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[Mercoledì 4 dicembre 2013 | 17:47 - © Quarrata/news]
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