venerdì 23 dicembre 2011

MARCO VETTORI. QUESTO MONDO NON È ATTREZZATO PER L’ALLEGRIA

di Luigi Scardigli

Ma la gioia va strappata a viva forza


Le dieci sedute chemioterapiche alle quali si è sottoposto da quando ha scoperto che i suoi polmoni e il suo fegato sono ricchi di carcinoma, parente affine, quest’ultimo, di primo grado, del mesotelioma, gli hanno ridato un po’ di speranza: di sopravvivere ancora un po’, forse. E allora, Marco Vettori, operaio di IV livello per trent’anni alla Breda, attualmente Presidente del Consiglio Comunale di Pistoia, abituato a combattere per dna, censo e scelta, ha deciso di non mollare e ha giurato a se stesso, ma soprattutto a Saveria, la compagna, e Valentina, la figlia, che fino a quando avrà forza, proverà a resistere.

«Non è la morte a impaurirmi, ma le atrocità della sofferenza. Ho la coscienza a posto: ho sempre fatto quel che dovevo e di questo ringrazio tutta la gente e i compagni con i quali ho camminato lungo la vita».

Esistono ancora i compagni, Marco?

«Sì, per fortuna, sono sparsi in mille rivoli e per questo poco identificabili, ma ci sono ancora ed è con loro che ho combattuto le battaglie più belle della mia vita, a cominciare da quella per la quale ho speso tutto: l’amianto. Ricordo ancora, con orgoglio e piacere, il lavoro che facemmo insieme sotto la direzione di Lorenzo Gori: unsisapenulla. Qualcosa di importante, a quelli che dopo di me vorranno continuare a combattere, mi auguro di averlo lasciato».

Ironia della sorte, il mesotelioma ha voluto risparmiarti, delegando l’amico carcinoma a farti perdere il sonno.

«Si conoscono bene, il mesotelioma e il carcinoma, lavorano in coppia, in simbiosi. Ma non è certo per parlare della mia malattia, che mi hai voluto vedere, immagino».

Allora, visto che sei di buon umore, parliamo di Breda, almeno ti rabbui.

«La Breda è un patrimonio locale straordinario, senza per questo tacciarmi di essere federalismo, ma le vittorie cosmiche della Breda sono targate Pistoia, non ce lo dimentichiamo».

E allora perché è finita così male?

«La Breda di Pistoia paga lo scotto, pauroso, della miope e fatiscente direzione di Finmeccanica: negli ultimi dieci anni, in via Ciliegiole, si sono succeduti una serie di Dirigenti altamente incapaci, che invece di pagare le proprie colpe, se ne sono andati con liquidazioni da capogiro. Io vorrei che Breda restasse un caposaldo dell’economia di questo Stato».

Parliamo del Sindaco che verrà, ora?

«Volentieri. Io, come ben sai, con il mio gruppo consiliare dei laici/riformisti, grazie al quale questa maggioranza è arrivata fino al termine del proprio mandato, stiamo sponsorizzando la candidatura di Niccolai, che ci ha convinto proprio sulle questioni fondamentali».

Il prossimo 2 gennaio Marco Vettori si ricovererà presso l’ospedale di Carrara, dove verrà sottoposto ad una seduta chemioterapica scientifica, speculare, invasiva: occorre riuscire a combattere le varie metastasi; una volta ridotta il più possibile la massa neoplastica, si tenterà con l’intervento chirurgico.

La morte è lì, paziente, che ti sta aspettando.

«Lo so, ma mi hanno dato una chance, le persone meravigliose con le quali ho avuto il dolore e il piacere di vivere questi ultimi tempi: proverò a superare anche questo ostacolo».

Sai già cosa vorrai far scrivere sulla lapide?

«No, Gigio, mi farò cremare; spero che questo debba succedere il più tardi possibile. Ho ancora voglia di stare con mia moglie e mia figlia, che ho sacrificato parecchio, per inseguire le mie ragioni e i miei ideali. Ma mi hanno voluto tutto il bene che mi vogliono anche per questo, credo; anzi, forse mi amano così tanto proprio per quello che ho fatto agli altri e per gli altri».

E le ceneri?

«Sulle colline del Montalbano, dove mio padre ha combattuto la Resistenza, in favore della libertà. Vorrei che le spargessero al vento i miei amici di sempre, quelli del circolo di Bonelle, ad esempio, che non hanno mai smesso di cercarmi».

Hai voglia di congedarti con un augurio natalizio?

«Perché no. Dico a Voi tutti quello che ho scritto, citando Majakovskij, ai dipendenti del Comune di Pistoia: questo mondo non è attrezzato per l’allegria, ma la gioia va strappata a viva forza».

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 23 dicembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

1 commento:

  1. A Marco Vettori.
    Nel giorno di Natale le giunga l'augurio più sincero perché riesca a vincere definitivamente la sua battaglia, e vista la determinazione con cui l'affronta sono certo che riuscirà nel suo intento.
    Solo chi ha vissuto situazioni di un certo tipo può realmente comprendere cosa provocano nella vita quotidiana di una famiglia e vivere tutto
    questo con la lucidità che lei mostra è
    veramente ammirevole.
    Cordialmente

    Sandro

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