Un rapido esame della situazione delineata
dal report della Provincia – Stipulati solo contratti a tempo determinato
PISTOIA. Secondo il primo report di dati 2013 a disposizione della
Provincia di Pistoia, la domanda di lavoro da parte delle unità produttive del
territorio locale risulta in netta diminuzione. I contratti di lavoro stipulati
nei primi tre mesi del 2013 sono pari a circa 8mila, ben -24% rispetto a quanto
registrato nel corrispondente periodo dello scorso anno (10.478 contratti), di
cui -25% per le donne rispetto al -23% degli uomini, per le prime si riscontra
comunque il 56,4% degli avviamenti (4.498).
Il 42% degli avviamenti riguarda la
fascia d’età 30-44 anni (circa 3.300), quasi un contratto su quattro è stato
firmato da una lavoratrice di questo arco d’età (1.989 avviamenti). In
maggioranza assoluta i contratti stipulati a tempo determinato (4.267, 54%
circa), riguardando circa l’11,3% degli avviamenti (902 inserimenti), a seguire
il lavoro intermittente o “a chiamata”, circa 541 contratti ovvero il 7% circa
del totale, ed il lavoro in somministrazione (6,6%). 229 le aziende che nei
primi sei mesi dell’anno sono ricorse ai Centri per l’Impiego della provincia
per pubblicare, in totale, 293 offerte di lavoro richiedendo complessivamente
434 lavoratori.
Richiesti in particolare agenti di
commercio (42, il 9,7% del totale), addetti in attività ristorative (38, il
9%), operatori di cure estetiche (27, il 6,2%), telefonisti di call center (25;
5,8%), addetti ai macchinari nell’industria tessile e nelle confezioni (20),
facchini/addetti allo spostamento merci (20). Proficuo in generale e tinto
soprattutto di rosa l’esito dei tirocini promossi dai Cpi di Pistoia conclusi
alla fine di dicembre 2012, nell’ambito del progetto GiovaniSì (avviato da
luglio 2011), finanziato dalla Regione e riguardante giovani dai 18 ai 30 anni.
127 i tirocini esaminati, coinvolgenti infatti per il 57,5% donne (73).
Il 53% dei tirocinanti (67 persone) al
28 gennaio scorso è risultata occupata, di cui 58 (46%) presso la stessa
azienda nella quale avevano effettuato il tirocinio, in maggioranza sempre
donne (39, il 58%): il 65% di questi contratti di lavoro è stato di
apprendistato, (43, distribuiti stavolta equamente tra i generi), il 20% a
tempo determinato (12 contratti a donne sul totale di 13), solo il 7% a tempo
indeterminato (5 contratti).
La totalità degli interessati ha dichiarato
che il tirocinio ha favorito l’occupazione, mentre coloro che ancora erano
disoccupati lo hanno comunque ritenuto uno strumento utile per agevolare
l’inserimento nel mondo del lavoro.
[Leonardo
Soldati]
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[Giovedì 17 ottobre 2013 | 07:48 - © Quarrata/news]
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