di ALESSANDRO ROMITI
Ma nessuno si muove (cis in prima
linea) per eseguire i necessari carotaggi e le dovute verifiche – E intanto a
valle del sito ci sono state diverse morìe di pesci
PISTOIA-PIANA. La risposta recentemente pervenuta al portavoce del
Comitato per la questione della esistenza di una discarica
di ceneri tossiche sotto l’asfaltatura e i fabbricati dell’impianto del
Cis di Montale, appare oggi confermata dalla Provincia che, per mano del
Dirigente dott. Merendi precisa che la discarica
in questione “…ha accolto le ceneri e scorie prodotte dal termico di
Montale fin dall’inizio della sua attività …(omissis)… è stata autorizzata la
chiusura.”
Dunque, viene da chiedersi: ma al
momento della chiusura nessuno ha disposto le necessarie bonifiche sull’area?
Nessuno ha segnalato il sito per la sua pericolosità intrinseca?
Il dirigente prosegue e rassicura: “…le
acque provenienti dai due pozzi situati all’interno dell’area dell’impianto
rivelano una situazione di sostanziale tranquillità per la falda sottostante”.
Niente dice, però, riguardo alle acque
superficiali, quelle che vengono raccolte dal canale
di scolo Agnaccino poi riversate, tali e quali, nel torrente Bure. Il
corso d’acqua è stato recentemente interessato da processi di forte
inquinamento, dimostrati da ripetute stragi
della popolazione di pesci del torrente, proprio in prossimità all’impianto
stesso, cioè a valle di esso (vedi anche qui).
Ci potrà davvero rassicurare la
Provincia ed escludere che tale inquinamento ripetuto è certamente non
imputabile alla sciagurata discarica, mai acquisita dal servizio regionale che
si occupa della mappatura delle stesse aree interessate?
I cittadini attendono una risposta definitiva,
dato che le pretese di indagine di Arpat, Ciampolini e altri, per come
riportate nella nota della Provincia, sembrano più che altro fatte allo scopo
di “allungare il brodo” e non per acquisire consapevolezza delle autentica
portata della massa di inquinanti lì sepolti.
No, non siamo polemici, visto il tanto “basso
profilo” tenuto dopo la denuncia della discarica che non ha ottenuto ancora l’interessamento
di Cis per disporre i necessari carotaggi indispensabili a capire realmente la
natura delle ceneri, la loro potenziale pericolosità e la loro estensione.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 3 dicembre 2013 | 15:38 - © Quarrata/news]
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