Ecco la circolare interna con cui si
annuncia il ‘default’ di Natale
SAN MARCELLO. “Natale viene una volta all’anno: chi non ne approfitta
tutto va a suo danno”.
Il Comune di San Marcello e la sua
Sindaca, fresca di nomina e probabili prebende consortili, dimostra di
conoscere bene il proverbio e lo applica: a danno dei suoi dipendenti, però.
Questo ci dice la lettera “interna” allegata
al post. Leggetela bene: la colpa è del governo etc. etc.
La prima domanda che ci viene spontanea
è se l’ufficio preposto è in grado di conoscere con debito anticipo la
consistenza di cassa del Comune e il dovere di adempiere agli obblighi di
normale gestione.
Se lo è, male; se non lo è, peggio
ancora.
Il fatto, poi, che nella missiva
interna si voglia sottolineare che il provvedimento riguarda anche gli
Amministratori, aggiunge scherno a scherno.
Gli amministratori non dovrebbero vivere
degli emolumenti comunali: il loro compito è una “missione”, non un lavoro.
Nostalgie perbeniste? Visione
retrograda della politica? Può darsi: ma il problema è che con i “diritti” non
si scherza e non si transige. È tutto talmente “pubblico”, oggi, che anche le
necessità di un vivere familiare e quotidiano debbono essere esposte alle “intemperie”
di piccoli giochetti politici interni al Comune con la compiacenza dei
Sindacati.
Questi signori – i Sindacati – che “ciucciano”
mensilmente la loro percentuale sugli stipendi degli associati (tanti neppure
lo sanno: controllate le vostre buste paga) non hanno niente da dire? Questa
multinazionale Cgil/Cisl/Uil che in Italia è la più grande industria
parassitaria, non interviene? Tanto il “popolo” è fesso? Forse sì.
Cara Sindaca, lo sa che il 16 Dicembre scadono
svariate tasse comunali e nazionali? Lo sa che quando la politica era una cosa
seria, per certe mancanze – stipendi e tredicesime non pagate – si sarebbero
scatenate manifestazioni e scioperi? Se poi ciò fosse avvenuto nell’ambito
privato…
Lo sa, neo-guardiana dei nostri argini
consortili che quando un fiume straripa non c’è sorriso o pennello che tenga?
Stia molto attenta che
qualcuno non suoni al suo portone di casa con le bollette in mano da pagare, consorte
e figli e le chieda alloggio.
Chi lo farà se lo può permettere; chi
non lo farà mai sono quegli italiani che “smadonnando” non vogliono dare
soddisfazione a questo Stato vampiro e alle sue arterie, vene e capillari e preferiscono
vivere un giorno rabbioso per il mal tolto o tardivamente dato, mentre altri se
ne fregano.
Il coraggio di firmare quella lettera
interna, però, avrebbe dovuto averlo, senza delegare il compito a un oscuro
fuzionario del suo apparato.
Siamo nelle Repubblica “democratica”
Italiana, mica in una cellula nel museo delle cere del Pci!
f.d.m.
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[Giovedì 5 dicembre 2013 | 18:01 - © Quarrata/news]
13^ o XIII ? 13 mensilità o XIII dell'era....... Mah! Viva la scuola dell'obbligo!
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