mercoledì 12 settembre 2012

COMUNITÀ MONTANA. TANTI TROMBONI E NESSUNA CONCLUSIONE NEL SILENZIO ASSORDANTE DI CHI SA

di Felice De Matteis

Il Consiglio Provinciale in Montagna slitta di un mese, mentre Legambiente chiede ai Sindaci di costituirsi parte civile nel processo degli ammanchi – Nel novembre scorso, mentre c’era carestia di liquidi, l’Ente si è iscritto all’Uncem, l’unione presieduta da Oreste Giurlani, ex vicepresidente della C.M. e ora sindaco di Fabbriche di Vallico – E il Dynamone? Solo un’idea che rinvia al 2020

SAN MARCELLO-MONTAGNA. La politica torna in montagna e ci torna nel modo e nelle forme che più sbagliate non si può.
Dalla diatriba senza risultato fra Pd e Pdl che si rimpallano le colpe sul furto in Comunità Montana, alla Legambiente che – anche loro! – vogliono risposte non pervenute dai Sindaci della Montagna alle loro richieste di chiarezza e pulizia.
Fossimo ad un giro ciclistico tutti lor signori sarebbero stati squalificati: sono tutti arrivati dopo “il tempo massimo”.

In tutto questo esercizio polemico che la stampa cartacea appoggia, facendolo passare per il “nuovo che avanza”, c’è la pochezza e la disonorevole pretesa di decidere e discutere su argomenti sui quali, fino ad oggi, tutti quanti hanno tenuto le bocche cucite.
Ricordate il “patto Gualtierotti” di cui abbiamo ampiamente scritto? Non un cane che abbia risposto alle sintetiche domande che esemplarmente il dott. Mauro Banchini espone in una serie di interrogativi a corredo di un post precedente e che rappresentano poi la sintesi che il Comitato Recupero ammanco ha nel tempo prodotto, attraverso richieste ufficiali ed inviti alla Magistratura (purtroppo, ad oggi, silente).
Non un politico di quelli che hanno bivaccato in Comunità Montana si è degnato di rispondere. Non uno.
In compenso per sviare l’attenzione della gente ti inventano il Dynamone che dovrebbe essere ciò che non potrà mai essere: un unico comune montano. È inutile spiegare come tipicità, storia e tradizioni locali, assieme ai disparati interessi che i singoli territori della nostra Montagna (non di Fabbriche di Vallico!) esprimono, avrebbe potuto avere un solo finale e cioè l’unione dei comuni . Ma l’unione dei comuni ed i finanziamenti relativi al 2011 e 2012 per tale operazione sono stati “politicamente” distratti in seguito alle note vicende della Comunità Montana. Dunque il Dynamone ed il suo comitato, di cui abbiamo già parlato. Nonostante i comunicati apparsi sulla stampa ed i buoni propositi, tutti sanno oramai che a questo comitato hanno aderito solo i promotori; se avranno il dono dell’ubiquità potranno raddoppiare: ma poi?
Ergo, il Dynamone, che nasce ben dosato nelle sue componenti politico/partitiche, è fumo negli occhi e maldestro e offensivo tentativo di menare per il naso la gente, non foss’altro per il fatto che nessun Dynamone ha spiegato che l’iter del comune unico, in mancanza di normative complete e di tempo occorrente, ci proietta, come minimo, al 2020. Capito? E nel frattempo i vari Sichi, Ceccarelli, Strufaldi e dynamini vari associati cosa faranno? Continueranno a razzolare nei rispettivi orticelli per coltivare frutti di comune fruibilità per la collettività? Ma ci facciano il piacere, direbbe Totò!
Mentre questi signori giocano a rubamazzo, il Consiglio Provinciale che era stato garantito per i primi di Settembre è già slittato al 6/10 Ottobre, rigorosamente istituzionale e senza possibilità di intervenire da parte delle persone.
Per soddisfare le curiosità delle plebe si provvederà – forse – con altro Consiglio Provinciale e con un terzo a sintesi dei due precedenti.
Quando? Possiamo solo stare certi che il Consiglio si svolgerà in Dynamo, luogo deputato per passarelle di grembiuli, politici blateranti e campanelle da Lyons.
Il piatto è servito, penserà, qualche furbastro. Noi pensiamo che siamo solo all’antipasto.
Leggetevi la delibera di Giunta della C.M. n. 71, del 21/11/2011 a scandalo già scoppiato (vedi). Secondo alcuni non c’era più una lira in cassa, ma €.5.588,67 sono stati trovati quale adesione all’Uncem di Oreste Giurlani “in considerazione dell’azione svolta in favore e sostegno dell’Ente montano e delle proprie specificità”.
Quel Giurlani ex vicepresidente nonché assessore al bilancio in Comunità Montana? Proprio lui, sissignori.
Chissà che ne pensano i fornitori locali che, stufi di non essere pagati, ad un certo punto hanno sospeso anche l’erogazione del carburante.
Siamo, solo all’antipasto, signori dynamini e filo-dynamini. Perciò… date retta: tornate, senza aspettare troppo, con i piedi per terra.
È meglio assai.

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[Mercoledì 12 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. Vuoi vedere che questa volta alle elezioni politiche ci saranno delle sorprese!
    Intanto mancheranno ai diversi candidati tanti euro per la campagna elettorale, ne sono sicuro, e poi ... ho la sensazione che quei non pochi cittadini che non votando non sono mai stati contati questa volta ci saranno e faranno la differenza, quella che ci vuole.
    Chissà poi, se il popolo italiano ha visto come si sono trattati i nostri rappresentanti a Cernobbio e come i nostri rappresentanti hanno risposto alle richieste dei minatori sardi a Roma e sicuramente ci dovrà anche essere una giusta ricompensa per chi amministra così equamente la giustizia sociale.

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  2. ... dimenticavo.
    Al di là di tutti i discorsi l'importante è che venga restituito il maltolto alla comunità della montagna pistoiese.
    In subordine che tutti coloro che hanno "approfittato" siano giustamente ricompensati come prevede o prevederebbe, in questi casi, la Legge.

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