di Felice De Matteis
Il
Consiglio Provinciale in Montagna slitta di un mese, mentre Legambiente chiede
ai Sindaci di costituirsi parte civile nel processo degli ammanchi – Nel
novembre scorso, mentre c’era carestia di liquidi, l’Ente si è iscritto
all’Uncem, l’unione presieduta da Oreste Giurlani, ex vicepresidente della C.M.
e ora sindaco di Fabbriche di Vallico – E il Dynamone? Solo un’idea che rinvia
al 2020
SAN
MARCELLO-MONTAGNA.
La politica torna in montagna e ci torna nel modo e nelle forme che più
sbagliate non si può.
Dalla
diatriba senza risultato fra Pd e Pdl che si rimpallano le colpe sul furto in
Comunità Montana, alla Legambiente che – anche loro! – vogliono risposte non
pervenute dai Sindaci della Montagna alle loro richieste di chiarezza e
pulizia.
Fossimo
ad un giro ciclistico tutti lor signori sarebbero stati squalificati: sono
tutti arrivati dopo “il tempo massimo”.
In
tutto questo esercizio polemico che la stampa cartacea appoggia, facendolo
passare per il “nuovo che avanza”, c’è la pochezza e la disonorevole pretesa di
decidere e discutere su argomenti sui quali, fino ad oggi, tutti quanti hanno
tenuto le bocche cucite.
Ricordate
il “patto Gualtierotti” di cui abbiamo ampiamente scritto? Non un cane che
abbia risposto alle sintetiche domande che esemplarmente il dott. Mauro
Banchini espone in una serie di interrogativi a corredo di un post precedente e
che rappresentano poi la sintesi che il Comitato Recupero ammanco ha nel tempo
prodotto, attraverso richieste ufficiali ed inviti alla Magistratura (purtroppo,
ad oggi, silente).
Non
un politico di quelli che hanno bivaccato in Comunità Montana si è degnato di
rispondere. Non uno.
In
compenso per sviare l’attenzione della gente ti inventano il Dynamone
che dovrebbe essere ciò che non potrà mai essere: un unico comune montano. È
inutile spiegare come tipicità, storia e tradizioni locali, assieme ai
disparati interessi che i singoli territori della nostra Montagna (non di
Fabbriche di Vallico!) esprimono, avrebbe potuto avere un solo finale e cioè l’unione
dei comuni . Ma l’unione dei comuni ed i finanziamenti relativi al 2011 e 2012
per tale operazione sono stati “politicamente” distratti in seguito alle note
vicende della Comunità Montana. Dunque il Dynamone ed il suo comitato,
di cui abbiamo già parlato. Nonostante i comunicati apparsi sulla stampa ed i
buoni propositi, tutti sanno oramai che a questo comitato hanno aderito solo i
promotori; se avranno il dono dell’ubiquità potranno raddoppiare: ma poi?
Ergo, il Dynamone, che
nasce ben dosato nelle sue componenti politico/partitiche, è fumo negli occhi e
maldestro e offensivo tentativo di menare per il naso la gente, non foss’altro
per il fatto che nessun Dynamone ha spiegato che l’iter del comune
unico, in mancanza di normative complete e di tempo occorrente, ci proietta, come
minimo, al 2020. Capito? E nel frattempo i vari Sichi, Ceccarelli, Strufaldi e dynamini
vari associati cosa faranno? Continueranno a razzolare nei rispettivi orticelli
per coltivare frutti di comune fruibilità per la collettività? Ma ci facciano
il piacere, direbbe Totò!
Mentre
questi signori giocano a rubamazzo, il Consiglio Provinciale che era stato
garantito per i primi di Settembre è già slittato al 6/10 Ottobre,
rigorosamente istituzionale e senza possibilità di intervenire da parte delle
persone.
Per
soddisfare le curiosità delle plebe si provvederà – forse – con altro Consiglio
Provinciale e con un terzo a sintesi dei due precedenti.
Quando?
Possiamo solo stare certi che il Consiglio si svolgerà in Dynamo, luogo
deputato per passarelle di grembiuli, politici blateranti e campanelle da
Lyons.
Il
piatto è servito, penserà, qualche furbastro. Noi pensiamo che siamo solo all’antipasto.
Leggetevi
la delibera di Giunta della C.M. n. 71, del 21/11/2011 a scandalo già scoppiato
(vedi).
Secondo alcuni non c’era più una lira in cassa, ma €.5.588,67 sono stati
trovati quale adesione all’Uncem di Oreste Giurlani “in considerazione dell’azione
svolta in favore e sostegno dell’Ente montano e delle proprie specificità”.
Quel
Giurlani ex vicepresidente nonché assessore al bilancio in Comunità Montana? Proprio
lui, sissignori.
Chissà
che ne pensano i fornitori locali che, stufi di non essere pagati, ad un certo
punto hanno sospeso anche l’erogazione del carburante.
Siamo,
solo all’antipasto, signori dynamini e filo-dynamini. Perciò… date
retta: tornate, senza aspettare troppo, con i piedi per terra.
È
meglio assai.
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sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì
12 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Vuoi vedere che questa volta alle elezioni politiche ci saranno delle sorprese!
RispondiEliminaIntanto mancheranno ai diversi candidati tanti euro per la campagna elettorale, ne sono sicuro, e poi ... ho la sensazione che quei non pochi cittadini che non votando non sono mai stati contati questa volta ci saranno e faranno la differenza, quella che ci vuole.
Chissà poi, se il popolo italiano ha visto come si sono trattati i nostri rappresentanti a Cernobbio e come i nostri rappresentanti hanno risposto alle richieste dei minatori sardi a Roma e sicuramente ci dovrà anche essere una giusta ricompensa per chi amministra così equamente la giustizia sociale.
... dimenticavo.
RispondiEliminaAl di là di tutti i discorsi l'importante è che venga restituito il maltolto alla comunità della montagna pistoiese.
In subordine che tutti coloro che hanno "approfittato" siano giustamente ricompensati come prevede o prevederebbe, in questi casi, la Legge.