Ovvero cosa succede nella ‘casa che
rende folli’ – Come si
pagano le tasse universitarie
BOTTEGONE-QUARRATA. Un lettore ci scrive:
Egregio blogger,
parafrasando dal Suo pensiero “Per
cominciare ...”, Le vorrei esporre questa mia esperienza.
Ho una figlia che si è iscritta all’università.
Le tasse superano i duemila Euro e li posso pagare solamente in una Agenzia Uni
Credit.
Abitando a Bottegone mi sono recato a Quarrata
ed ho portato con me gli assegni e le carte di credito.
Ebbene, all’Uni Credit accettano solo
contante.
Sono dovuto andare nella mia banca,
compilare dei moduli per giustificare la cifra del prelievo e tornare all’Uni
Credit di Quarrata.
Il quesito che mi pongo e che Le giro:
è mai possibile che debba perdere un’intera
mattinata di lavoro per pagare un bollettino? Questo è quanto c’è voluto per
superare tre file ai relativi sportelli.
Perché ci viene imposto di andare
esplicitamente in una Agenzia Uni Credit quando sarebbe possibile farlo
tranquillamente nella propria Banca o meglio ancora da casa con il Relaxbanking
come ormai avviene per la maggior parte delle transazioni?
Perché mi viene imposto di pagare in
contanti una cifra superiore ai 999,99 Euro quando, dall’altra parte mi sarebbe
vietato?
Veramente, come Lei scrive, siamo oppressi
da una pubblica amministrazione che tutto fa per complicarci la vita.
La ringrazio vivamente per la Sua sempre
cortese attenzione a certe problematiche, con la speranza che mi sappia dare
una risposta a quanto sopra chiesto.
Complimenti per la Sua preziosa opera.
Dott. Maurizio Pagnini
Caro Dottore,
una risposta non c’è se non nel principio
romanistico (di diritto dei nostri avi scassati e boriosi) secondo cui tutto
deve essere sotto il controllo dello Stato.
I risultati li vede anche lei:
navighiamo tra ladri di professione e oppressori a cui nessuno fa niente.
Sì. Perché a coloro che ci complicano
la vita, il nostro amato elettorato riserva, alla fine, un premio: li conferma
e li riconferma ai loro posti perché tutto cambi affinché tutto resti com’è.
Siano pure di destra, di centro o di sinistra.
Non deve fare paura – dico sempre, scherzando – la morte
naturale, che ci libera da tutto questo. Ma una vita che s’allunga e che ci
mette, per sempre più tempo, in mano a della gente alla quale, per tutto questo
angoscioso mondo di angherie, alla fine tocca solo lo stipendio da manager.
Ci vuole solo coraggio.
Per vivere, s’intende…
e.b. blogger
La casa che rende folli
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[Mercoledì 12 settembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
"IL SIMBOLO DELLA NOSTRA RICCHEZZA: 50 EURO" bellissimo articolo di Ida Magli che ci fa il quadro di quali saranno le prossime "mosse" e tenta di spiegare anche quali sono meccanismi che promuovono (banche/politica) e giustificano (cittadini) l'utilizzo del denaro
RispondiEliminahttp://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=10799
voglio sottolineare , se ce ne fosse bisogno, che NON potrebbe andare diversamente, visto che come cittadini, difendiamo la comodità del "Relaxbanking" (ma guarda che nome gli hanno dato, è meglio di una tazza di camommilla!!!) e, come afferma la Magli "C’è chi,incapace di capire quale sia il valore della libertà, ritiene giusta ogni coercizione da parte dei governanti, con la giustificazione che si tratta di un sistema per scovare gli evasori. "