PIEVE A NIEVOLE. Ecco la lettera aperta di Legambiente inviata al Comune
di Pieve al Sindaco Pieve a Nievole al Consiglio Comunale e alle varie forze politiche:
PIEVE A NIEVOLE. L’Amministrazione Comunale di Pieve a Nievole ha approvato
due Piani Attuativi, denominati PA4 e PA10, previsti nel Regolamento
Urbanistico in scadenza a febbraio. Due interventi piuttosto consistenti –
oltre tre ettari di territorio, circa 38.000 mc di costruito, per oltre 70
unità abitative , migliaia di mq. di suolo impermeabilizzato – gravanti su un
territorio delicato dal punto di vista idrogeologico, vicino all’asta fluviale
della Nievole, che avrebbe bisogno, per le compromissioni legate ad uno sviluppo
caotico, di non aggravare il grado di impermeabilizzazione dei suoli e di
interventi di rigenerazione urbanistica, anziché di nuovo consumo di
territorio.
La scelta appare debole sul piano delle
motivazioni, anche se l’intervento è destinato per il 50% all’edilizia
economica e popolare, con la previsione di aree pubbliche a verde urbano e
parcheggio; a Pieve a Nievole esiste infatti un consistente patrimonio
abitativo non utilizzato e sottoutilizzato e sono disponibili aree già
edificate da rigenerare. La Legge
sul
governo del territorio della Regione Toscana indica del resto chiaramente l’opportunità
di consumare nuovo suolo solo in assenza di aree già impermeabilizzate da
recuperare e la nuova legge in discussione al Consiglio Regionale trasforma
questa opportunità in una prescrizione. Appare quindi apertamente criticabile
la scelta del Comune, che avrebbe dovuto orientarsi piuttosto nella
rigenerazione di aree urbane esistenti e attuare un prioritario intervento di
conoscenza e monitoraggio delle reali necessità nel Comune in un momento
storico dove la maggior parte degli immobili già costruiti sono sfitti o
invenduti.
Legambiente Valdinievole sta proponendo
ai Comuni di riorientare le politiche urbanistiche, sulla base anche di
indicazioni dell’Unione Europea, nella direzione del consumo zero netto di
suolo, misura che spinge alla riqualificazione dell’esistente secondo nuove
orditure, in grado di recuperare i guasti dello sviluppo disperso, inefficiente
e antieconomico. Per le aree periurbane e rurali Legambiente propone inoltre l’adozione
di un nuovo strumento urbanistico, denominato “Parco Agricolo”, che, senza
ingessare il territorio, integra la pianificazione territoriale con quella
agro-ambientale e si propone come fattore di riqualificazione del territorio.
Nel criticare la scelta del Comune di Pieve a Nievole, Legambiente invita
le forze politiche locali, le organizzazioni dei cittadini, le Istituzioni ad aprire
un dibattito che potrebbe rivelarsi utile anche in vista delle prossime elezioni
amministrative.
Legambiente Circolo Valdinievole
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[Venerdì 17 gennaio 2014 | 18:06 - © Quarrata/news]
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