Bartolomei e Barbarito polemici
sulla ristrutturazione degli istituti onnicomprensivi
La ristrutturazione degli istituti
scolastici comprensivi pistoiesi non ci convince né poco, né punto.
In realtà non si è affatto seguito lo
spirito contenuto nella legge nazionale e regionale, che pone la responsabilità
degli accorpamenti fra le vecchie scuole medie e i vecchi circoli didattici in
nuovi istituti unici per dirigenza scolastica,
in capo ai Consigli comunali, i
quali dovrebbero valutare attentamente sia la consistenza numerica sia
l'ubicazione, sia anche lo stato di manutenzione e di rispetto delle norme
vigenti, di tutti i plessi scolastici del Comune, per armonizzarne
l'unificazione alla luce degli orari della città e del piano del traffico e
delle soste.
L'unico criterio seguito a Pistoia è
stato quello di scegliere gli accorpamenti più semplici alla luce di non
turbare troppo gli attuali equilibri e con essi gli umori dei dirigenti
scolastici e tenendo conto esclusivamente di quei dirigenti che se ne sono
andati in pensione e di coloro che vi andranno nel 2012.
Così siamo arrivati all'assurdo di 7
istituti comprensivi di cui soltanto 3 sopra i 1000 studenti, così come
previsto dalla legge, ed uno, addirittura, al limite dei 600, sotto il quale si
perde, ex lege, l'autonomia.
Inoltre, si è creato l'imbarazzante
caso delle elementari e delle medie di Villaggio Belvedere, dove seppur
ospitate sotto lo stesso tetto, esse faranno parte di due istituti comprensivi
diversi, interrompendo, quindi, quella continuità didattica per tutti quei
giovani studenti che sceglieranno di frequentare le scuole medie nello stesso
posto di dove hanno frequentato le elementari.
Ancora eclatante è il caso delle 2
scuole medie ubicate nel centro storico: delle quali una ha una decina di aule
vuote e l'altra, unica struttura scolastica in affitto rimasta, costretta ad
accatastare gli studenti in aule ricavate nei corridoi, con tutto ciò che ne consegue
in termini di sicurezza.
La verità è che quando non esiste più
la politica e le scelte si delegano esclusivamente ai dirigenti scolastici ed
ai loro sindacati, non si ottengono certo i migliori risultati per famiglie e
cittadini.
Ma ad un assessore sindacalista come
Tuci, questi discorsi non interessano proprio.
Alessio Bartolomei
Nicola Barbarito
[comunicato]
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[Giovedì 1 dicembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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