Il Presidente Giurlani interviene
sul tema dopo il dibattito all'assemblea annuale dell'Anci – “In Europa le
autonomie territoriali mai messe in discussione”
FIRENZE. “Fusioni volontarie tra i comuni, e non imposte, ma
soprattutto più autonomia perché così i sindaci dei piccoli hanno le mani
legate”, ha sottolineato ieri Mauro Guerra, coordinatore nazionale di Anci per
i piccoli comuni, nel corso della seconda giornata della XXIX assemblea annuale
dell’Anci a Bologna. Un tema, quello dei piccolo comuni, spesso al centro del dibattito
anche in Toscana.
E dalla Toscana il presidente di Uncem regionale, Oreste Giurlani, rilancia: “Guerra
ha perfettamente ragione. Da tempo sostengo che mettere insieme più comuni può
avere un senso, ma bisogna valutare caso per caso e ascoltare la volontà dei
cittadini. Fondere territori troppo vasti e complessi è un non senso, farlo in
realtà più piccole e territorialmente omogenee è una strada percorribile –
sottolinea Giurlani –. C'è poi un passo precedente a quello delle fusioni che
riguarda la gestione associata delle funzioni, una scelta già effettuata e
sulla quale si può investire di più”.
Giurlani insiste poi sul fatto
che non si può andare avanti intervenendo in un settore così delicato sulla
base delle emergenze economiche. Quanto al futuro, considerando che il 2013 si
prospetta come un anno ancora più difficile di questo, Giurlani sposa la tesi
di Guerra di un “sistema di cooperazione intercomunale sul modello europeo. Un
modello nel quale, è bene saperlo – conclude il presidente di Uncem –, non si è mai messo in discussione il sistema delle
autonomie territoriali”.
[18/10/2012 18.40
Uncem Toscana]
Uncem Toscana]
È evidente che Giurlani parla pro
domo sua. E sotto una doppia veste: sia di Presidente Uncem che di Sindaco
(lui che abita a Pescia) di un Comune della Lucchesia a un centinaio di
chilometri di distanza e di appena 500/600 abitanti.
È per questo che insiste con le
parole: «modello europeo. Un modello nel
quale, è bene saperlo – conclude il presidente di Uncem –, non si è mai messo
in discussione il sistema delle autonomie territoriali”». I Comunini, insomma, non vanno accorpati: perché a
qualcuno servono.
Solo che in Germania la spesa è
sempre stata sotto controllo e lo stipendio della Merkel (rispetto a quello di
Monti) lo fa pure vedere. Mentre da noi, “chi ha più preso, più bravo è stato”.
È ovvio anche che Giurlani si
propone come prònubo della fusione del Dynamone-Comunone, dato che – in passato
– è stato anche Vicepresidente e Assessore nella Comunità Montana degli
ammanchi, su, a San Marcello.
Giurlani è, comunque, una figura
singolare e interessante: vive a Pescia, lavora a Firenze in Uncem, ha agganci
sulla Montagna Pistoiese, ma è – sostanzialmente – Sindaco di Fabbriche di
Vallico. Lassù, sulle Montagne.
Alla prossima chissà? Potrebbe
trovare qualcosa sul Monte Amiata, buon per
lui e tutta la sua vitalità!
Q/n
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[Venerdì 19 ottobre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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