Sono aperte le iscrizioni per il
laboratorio di teatro sensoriale Dis&(abili).
PISTOIA. Giovedì 16 gennaio due appuntamenti nell’agenda del
Funaro - Centro Culturale: si parte coi bambini, alle ore 17 con il Raccontamerende.
Letture e animazioni nell’accogliente Caffetteria, seguite da una merenda. L’appuntamento
di questa settimana, come sempre a cura di Massimiliano Barbini, e in
collaborazione con Slow Food, ha titolo “Pezzi mancanti”. Ingresso € 5.
Alle ore 20, sempre in Caffetteria una serata per tutti con Vieni
a cena che te le suono: il format prevede cena e concerto nella
Caffetteria del Funaro e questa volta i protagonisti sono, Katia Menichetti
e Daniele Kutufà (voci), con l’accompagnamento al pianoforte di Sabrina
Pesci. Brani celebri da “Opera e operetta”, come recita il titolo
della serata, interpretati con ironia e seduzione. La formula è quella consueta
e ormai collaudata: cena e concerto al costo di € 25, solo concerto € 5.
Venerdì 17 gennaio, alle ore 19, un appuntamento fisso del Funaro (ogni terzo
venerdì del mese): “Leggiamo e poi si vedrà”, a cura di Massimiliano
Barbini. Come suggerisce il titolo, il format si compone di una lettura di un’opera
significativa e popolare (o al contrario significativa ma non adeguatamente
diffusa), a cui segue la proiezione della sua trasposizione cinematografica.
Con la curiosità sempre crescente del pubblico per questi appuntamenti che
vedono anche la “gustosa” collaborazione di Slow food (letture e visioni sono
infatti precedute da un aperitivo), questa volta la proposta riguarda Quel
che resta del giorno, un romanzo di Kazuo Ishiguro e la sua
versione cinematografica, dal titolo omonimo e con la regia di James Ivory.
Ingresso € 10
Sabato 18 gennaio, alle ore 17, va in scena lo spettacolo per famiglie “Osvaldo e il suo
doppio” di e con Stefano Corrina, artista dal lungo curriculum in
cui compaiono il Circo Bidone di François Rauline, Leo Bassi, e Antonio
Bertoli. In questo lavoro, che prende le mosse da tecniche e poetica del teatro
di strada il guitto si ribella, toglie la maschera. La tradizione dei
giullari, dei saltimbanchi, dei commedianti della Commedia dell’Arte si
rigenera: “far credere vero il falso e falso il vero”, ecco il messaggio. Nella
confusione si svela la verità e l’attore non è più protagonista della scena, è
semplicemente il fruitore di un accadimento. Senza maschera diventa specchio
del pubblico per una riflessione sulle finzioni che ognuno si trova a vivere. Essere
un pagliaccio e riappacificarsi con la propria radice genealogica è
possibile: “Il pagliaccio è una religione”, dice Stefano Corrina citando Alejandro
Jodorowsky per introdurre il pubblico nel suo mondo e in quello di Osvaldo.
Dal 24 al 26 gennaio in programma un laboratorio intensivo di teatro
sensoriale e arte per Dis&(Abili), condotto da Patrizia Menichelli
e Romina Breschi. Iscrizioni al numero 0573 977225.
Il laboratorio utilizza in parte gli
strumenti della ricerca di Enrique Vargas e del Teatro De Los Sentidos, di cui Patrizia
Menichelli è storica collaboratrice, e in parte le competenze di questa
artista come designer, performer, regista e ricercatrice, anche nell’ambito del
disagio ad ampio spettro. A questo si somma l’esperienza di Romina Breschi,
educatrice e coordinatrice nei servizi socio-assistenziali ma anche artista del
Gruppo di Ricerca del Funaro, diretto da Enrique Vargas. In altre parole arte e
competenze in ambito sociale si fondono in questo laboratorio che ha la
particolarità di rivolgersi ad un pubblico misto: abili (operatori
sociali, insegnanti, artisti e persone interessate) e diversamente
abili, insomma tutti coloro, sopra i 16 anni, che intendano sperimentarsi
in una nuova percezione espressiva. La premessa è che le conversazioni non
verbali sono mezzi che suggeriscono nuove forme d’incontro e di vicinanza con l’altro
e che da un lavoro con gruppi misti non possa che scaturire un arricchimento
per tutti: qui la diversità è effettivamente un valore con cui misurarsi. Ai
primi è richiesta la partecipazione per un giorno in più (il 24 gennaio) alla
luce del fatto che spesso, nel diversamente abile la percezione sensoriale è
più sviluppata, quindi materia “più semplice” da approcciare (per loro la
partenza è prevista per il 25 gennaio, infatti). L’esperienza propone la
possibilità di addentrarsi nel proprio sentire e nel mondo delle percezioni,
alla scoperta del corpo in un continuo dialogo tra sé e l’altro. Un percorso di
sensibilizzazione, di ascolto e di rielaborazione creativa attraverso i
materiali naturali.
Il laboratorio è realizzato in
collaborazione con “Skacciapensieri”, progetto per adulti
Dis&(abili) per conto dei Comuni di Agliana, Quarrata e Montale gestito
dalla cooperativa sociale “Gli Altri” di Pistoia.
[sirianni – comunicato]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 14 gennaio 2014 | 18:34 - © Quarrata/news]
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