Le vere colpe
di Alessio Bartolomei
PISTOIA. Sul Tirreno, stamattina, Giorgio Federighi se ne
esce con le sue chiarezze a proposito della voce circolante sulla
candidatura di Bartolomei a sindaco di Pistoia.
Dopo un lunghissimo preambolo – il suo
pare essere un modo di esprimersi un po’ prolisso per natura, quasi, si direbbe
‘alla Bardelli’ – il responsabile di questo crescente Terzo Polo finalmente
arriva al punto scrivendo:
Contraddittori sono poi alcuni
atteggiamenti tenuti su questioni assai importanti per la vita cittadina. Si
proclama, per esempio, la necessità dell’impulso da parte dell’ente locale a
tutto ciò che può servire per la crescita e lo sviluppo economico sociale, e
poi si osteggia, rendendolo ancor più difficoltoso, il cammino verso
l’approvazione del regolamento urbanistico che, di questo sviluppo, può essere
elemento e volano significativo. Oppure si tiene una posizione niente affatto
chiara, anzi in certi casi decisamente ostile sulla vicenda Aias/Apr che
rischia di affossare o comunque danneggiare ulteriormente, e più di quanto già purtroppo
è accaduto con la questione commissariale, una delle realtà più vive e
significative di Pistoia e della Regione Toscana nel campo della riabilitazione
e dell’assistenza agli handicappati. Ho già annunciato, nel corso della riunione
di cui parlavo sopra, del mio impegno per far sì che tutte le difficoltà si
appianino, in maniera da poter continuare la mia militanza. Attendo con ansia che
le dimensioni regionali e nazionali del partito si attivino quanto prima.
Povero Bartolomei. Non è benvisto al
centro, non tanto per tutti i motivi premessi da Giorgio, quanto – il politichese,
di solito, dice le vere cause dell’azione per suggerimenti, di straforo, di
striscio, di sponda, da ultimo e per forza – perché non è ‘affidabile’: ossia
più leale della lealtà, più fedele dell’arma dei carabinieri, più sicuro di un blindovis,
più partigiano di quanti – nelle due battaglie politiche che hanno
caratterizzato questi ultimi anni di Pistoia – hanno sostenuto la Breda da una
parte (ma non tantissimo quella, alla fine, perché perfino il Bardelli dalla
sua Tvl ha messo la Breda dopo la sua Aias/Apr chiedendosi “perché si fanno
cortei per la Breda e non per la sua azienda di riabilitazione luterana riformata”)
e l’Aias/Apr dall’altra.
Ecco perché Alessio Bartolomei è un
cavaliere al cappuccino, cioè macchiato e con paura: perché sulla
Breda ha affermato che la privatizzazione non è detto che non sia migliore del
mantenimento del debito cronico a carico di tutti; e sull’Aias/Bardelli/Apr non
si è chiaramente schierato dalla parte dei – come si dice a Pistoia – padroni
del baccellaio, da Luigi Egidio, a Berti, a Fratoni, al Vescovo e, su su,
fino a Enrico Rossi.
E meno male che tutta questa gente qui
è favorevole al governo di SuperMario-JeegRobot riformista-liberista, con il
lealismo e la ferrea determinazione di un Bersani che sale al colle per dire a
mamma-Napolitano che il Pdl è cattivo e
vota contro il governo sulla questione dei giudici!
Bartolomei non è coerente e sarà perciò
punito da Giorgio – che tuttavia, mirando al centrosinistra, come ha dichiarato
nel suo intervento – è indubbiamente favorevole a Monti, su tutto e per tutto,
fuorché, ovviamente, sulla Breda e sulle libere iniziative di Bardelli/Tvl/Apr.
Ha un’altra colpa gravissima,
Bartolomei: quella di frenare la politica urbanistica del Pd di Pistoia con il
suo tentativo di fare sgambetto al Regolamento Urbanistico, il sol dell’avvenire
– secondo Federighi – dello sviluppo futuro della città.
A parte – ci viene da dire – che Federighi
sembra che non legga niente di quello che gli passa sott’occhio (e qualche voce
malevola, in passato, ha perfino detto «nemmeno i
bilanci dell’Aias»), ma una domanda sorge spontanea: non farebbe prima,
Giorgio, a passare dal Terzo Polo al Pd?
Avrebbe garantite, con più certezza e per
ideologia, e la statualizzazione di tutte le imprese (Breda in primis) e
le libere manovre – attraverso gli uomini del Pd – anche dalla sua ex-Aias/Apr.
Non vi pare?
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 4 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
Grande Professore Bianchini, non sa quale diletto è per me leggere le sue parole piene di verità, non solo Le dico di più, questo articolo avrei voluto scriverlo io perchè penso le stesse cose con la sola dfferenza che io non sarei stata capace di scriverle così bene.
RispondiEliminaQuelo che Lei ha scritto lo pensano in molti ma poi però, per quella tipica abitudiune tutta pistoiese nessuno ha il coraggio di dire
Io credo che Federighi doverbbe fare un po di chiarezza con se stesso
Per prima cosa dovrebbe chiedersi che cosa sta a fare dentro una coalizione di Centro insieme al Fli e all'Udc con i quali,ricordando alcune sue dichiarazioni riLasciate tempo addietro proprio a TVL, Lui non vuole condividere nulla e con le quali non non si alleerà mai, come se non fosse a conoscenza che a livello Nazionale Api,Fli e Udc hanno dato vita ad una Forza Comune,..e poi Forse dovrebbe farsi chiarezza anche nel rivendicare il suo Ruolo di Coordinatore o Segretario Provinciale dell'Api..perchè è proprio sicuro, che LO SARA' ANCORA PER MOLTO?
(e poicome dice il caro Pagliai " mi direte se ho ragione.....").
Per finire,credo che dovrebbe seguire il suo sugerimento di "guardare" verso l Pd, sempre che ci sia ancora qualcunoi che lo tolleri tanto per Lui saltellare da un partito all'altro non mi sembra che sia una novità viste le sue passate militanze nella Dc,Margerita,Udeur Rosa Bianca Udc Api....e poi non so ..Sono troppo giovane per ricordarmi altro.
Grazie
Alessandra