sabato 4 febbraio 2012

TERZO POLO. FEDERIGHI E LE SUE ‘SCELTE CHIARE’


Le vere colpe
di Alessio Bartolomei

PISTOIA. Sul Tirreno, stamattina, Giorgio Federighi se ne esce con le sue chiarezze a proposito della voce circolante sulla candidatura di Bartolomei a sindaco di Pistoia.
Dopo un lunghissimo preambolo – il suo pare essere un modo di esprimersi un po’ prolisso per natura, quasi, si direbbe ‘alla Bardelli’ – il responsabile di questo crescente Terzo Polo finalmente arriva al punto scrivendo:


Contraddittori sono poi alcuni atteggiamenti tenuti su questioni assai importanti per la vita cittadina. Si proclama, per esempio, la necessità dell’impulso da parte dell’ente locale a tutto ciò che può servire per la crescita e lo sviluppo economico sociale, e poi si osteggia, rendendolo ancor più difficoltoso, il cammino verso l’approvazione del regolamento urbanistico che, di questo sviluppo, può essere elemento e volano significativo. Oppure si tiene una posizione niente affatto chiara, anzi in certi casi decisamente ostile sulla vicenda Aias/Apr che rischia di affossare o comunque danneggiare ulteriormente, e più di quanto già purtroppo è accaduto con la questione commissariale, una delle realtà più vive e significative di Pistoia e della Regione Toscana nel campo della riabilitazione e dell’assistenza agli handicappati. Ho già annunciato, nel corso della riunione di cui parlavo sopra, del mio impegno per far sì che tutte le difficoltà si appianino, in maniera da poter continuare la mia militanza. Attendo con ansia che le dimensioni regionali e nazionali del partito si attivino quanto prima.

Povero Bartolomei. Non è benvisto al centro, non tanto per tutti i motivi premessi da Giorgio, quanto – il politichese, di solito, dice le vere cause dell’azione per suggerimenti, di straforo, di striscio, di sponda, da ultimo e per forza – perché non è ‘affidabile’: ossia più leale della lealtà, più fedele dell’arma dei carabinieri, più sicuro di un blindovis, più partigiano di quanti – nelle due battaglie politiche che hanno caratterizzato questi ultimi anni di Pistoia – hanno sostenuto la Breda da una parte (ma non tantissimo quella, alla fine, perché perfino il Bardelli dalla sua Tvl ha messo la Breda dopo la sua Aias/Apr chiedendosi “perché si fanno cortei per la Breda e non per la sua azienda di riabilitazione luterana riformata”) e l’Aias/Apr dall’altra.
Ecco perché Alessio Bartolomei è un cavaliere al cappuccino, cioè macchiato e con paura: perché sulla Breda ha affermato che la privatizzazione non è detto che non sia migliore del mantenimento del debito cronico a carico di tutti; e sull’Aias/Bardelli/Apr non si è chiaramente schierato dalla parte dei – come si dice a Pistoia – padroni del baccellaio, da Luigi Egidio, a Berti, a Fratoni, al Vescovo e, su su, fino a Enrico Rossi.
E meno male che tutta questa gente qui è favorevole al governo di SuperMario-JeegRobot riformista-liberista, con il lealismo e la ferrea determinazione di un Bersani che sale al colle per dire a mamma-Napolitano  che il Pdl è cattivo e vota contro il governo sulla questione dei giudici!
Bartolomei non è coerente e sarà perciò punito da Giorgio – che tuttavia, mirando al centrosinistra, come ha dichiarato nel suo intervento – è indubbiamente favorevole a Monti, su tutto e per tutto, fuorché, ovviamente, sulla Breda e sulle libere iniziative di Bardelli/Tvl/Apr.
Ha un’altra colpa gravissima, Bartolomei: quella di frenare la politica urbanistica del Pd di Pistoia con il suo tentativo di fare sgambetto al Regolamento Urbanistico, il sol dell’avvenire – secondo Federighi – dello sviluppo futuro della città.
A parte – ci viene da dire – che Federighi sembra che non legga niente di quello che gli passa sott’occhio (e qualche voce malevola, in passato, ha perfino detto «nemmeno i bilanci dell’Aias»), ma una domanda sorge spontanea: non farebbe prima, Giorgio, a passare dal Terzo Polo al Pd?
Avrebbe garantite, con più certezza e per ideologia, e la statualizzazione di tutte le imprese (Breda in primis) e le libere manovre – attraverso gli uomini del Pd – anche dalla sua ex-Aias/Apr.
Non vi pare?
e.b. blogger
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[Sabato 4 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

1 commento:

  1. Grande Professore Bianchini, non sa quale diletto è per me leggere le sue parole piene di verità, non solo Le dico di più, questo articolo avrei voluto scriverlo io perchè penso le stesse cose con la sola dfferenza che io non sarei stata capace di scriverle così bene.
    Quelo che Lei ha scritto lo pensano in molti ma poi però, per quella tipica abitudiune tutta pistoiese nessuno ha il coraggio di dire
    Io credo che Federighi doverbbe fare un po di chiarezza con se stesso
    Per prima cosa dovrebbe chiedersi che cosa sta a fare dentro una coalizione di Centro insieme al Fli e all'Udc con i quali,ricordando alcune sue dichiarazioni riLasciate tempo addietro proprio a TVL, Lui non vuole condividere nulla e con le quali non non si alleerà mai, come se non fosse a conoscenza che a livello Nazionale Api,Fli e Udc hanno dato vita ad una Forza Comune,..e poi Forse dovrebbe farsi chiarezza anche nel rivendicare il suo Ruolo di Coordinatore o Segretario Provinciale dell'Api..perchè è proprio sicuro, che LO SARA' ANCORA PER MOLTO?
    (e poicome dice il caro Pagliai " mi direte se ho ragione.....").
    Per finire,credo che dovrebbe seguire il suo sugerimento di "guardare" verso l Pd, sempre che ci sia ancora qualcunoi che lo tolleri tanto per Lui saltellare da un partito all'altro non mi sembra che sia una novità viste le sue passate militanze nella Dc,Margerita,Udeur Rosa Bianca Udc Api....e poi non so ..Sono troppo giovane per ricordarmi altro.

    Grazie
    Alessandra

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