In questi ultimi giorni è uscito nelle
sale cinematografiche italiane il film Acab, acronimo di All cops are
bastard, che tradotto nella nostra lingua significa Tutti i poliziotti
sono bastardi.
La trama del film si incentra sull’attività
lavorativa del personale della Polizia di Stato che presta servizio presso i
Reparti Mobili d’Italia, ma trasmette un messaggio distorto sugli operatori di
Polizia, ossia come fossero il braccio armato di un’entità nemica, retaggio di
un Paese Borbonico.
Perché sia noto a tutti, vogliamo
ricordare che i poliziotti che lavorano nei Reparti Mobili sono quotidianamente
impegnati in servizi di tutela dell’ordine e sicurezza pubblica e spesso
operano in situazioni che sono di difficile gestione sia dal punto di vista
operativo che sotto il profilo dello stress personale.
Quei poliziotti infatti sono gli stessi
che, in caso di disastri e calamità naturali, effettuano il primo intervento
prestando opera di soccorso a tutte le persone coinvolte, con il massimo
impegno non solo perché imposto dal ruolo rivestito, ma anche per sentimento di
abnegazione.
Il racconto cinematografico esaspera la
violenza e la concezione di legalità, collocandoli fuori dai principi
costituzionali.
I poliziotti sono al servizio delle
persone ed i “celerini” che sono uomini con difetti e pregi, considerato le
condizioni in cui devono svolgere il loro lavoro, possono anche sbagliare, ma
non può essere un episodio singolo a vanificare l’opera costante del personale
del reparto Mobile a favore della collettività .
Noi consigliamo la cittadinanza ad
andare a vedere il film Acab, ma con lo stesso spirito con cui hanno
seguito Qualunquemente, secondo l’equazione : come Acab è l’operato
dei poliziotti in servizio al Reparto Mobile così Qualunquemente è quello
del politico italiano.
Buona visione.
Pistoia 2 febbraio 2012
Il Segretario Provinciale
Andrea Carobbi Corso
[comunicato]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 3 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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