Un ritorno, sia pure a volo radente,
su quella che è stata definita una gaffe di Monti – l’infelice e offensiva battuta
che “il posto fisso annoia” – lo merita.
E lo merita non solo perché noi abbiamo
còlto questa dissintonia sin da ieri mattina, ma perché lo abbiamo fatto fra i
primissimi e con certe osservazioni che, alla luce dell’oggi, non sembrano
proprio fuori posto se, come potete vedere dal filmato, ieri sera un illustre commentatore
ha parlato, come del resto avevamo fatto noi 12 ore prima, del Signor Monti
come di una Maria Antonietta in ritardo sul treno della storia.
Giuliano Ferrara, a cui rimandiamo nel
filmato, è però fin troppo buono con Monti e fin troppo cattivo con la Camusso.
Che sarà pure demagoga, ma che – è innegabile
– ha detto una verità: e cioè che oggi ci sono tanti giovani che vorrebbero
annoiarsi. Nella verità onestamente io non riesco a vedere troppa demagogia.
Del resto reclamizzare, alla maniera di
Monti, il precariato in un mondo precario, mi sembra, obiettivamente, identico
al propagandare la castrazione come unico metodo per evitare gravidanze
indesiderate.
Ma questo, Monti, potrebbe capirlo solo
se non vivesse nel grasso e nel lusso che gli sono stati concessi anche da
quelle stesse sinistre alle quali la Camusso idealmente si richiama.
e.b. blogger
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[Venerdì 3 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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