domenica 21 luglio 2013

NUOVO OSPEDALE ORE 12. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE IN CONFERENZA STAMPA


di LUIGI SCARDIGLI

Concluse intorno alle 4 di stanotte le operazioni di trasferimento pazienti dal Ceppo al San Jacopo

PISTOIA. Stanchi, stanchissimi, ma soddisfatti. L’équipe medico-sanitaria che stamani, poco dopo le ore 12, ha popolato la sala delle conferenze del nuovo ospedale per raccontare l’avvenuto trasferimento nel nuovo dal vecchio nosocomio cittadino, gongolava di comprensibile e giusta soddisfazione. I lavori iniziati ieri sera alle 20 con il primo piccolo paziente trasportato dal Ceppo al Sant’Jacopo (Davide, nato di 33 settimane, 1 chilo e 800 grammi, tutto bene) e conclusisi poco dopo le 4 di oggi, domenica, con il 91esimo trasferimento, si sono svolti nel migliore dei modi, senza il benché minimo intoppo.

«Tutto bene – ha esordito, trionfalmente stanca, Lucia Turco, Direttore Sanitario Asl –. Un grazie, doveroso, ma sentito, a tutti quelli che hanno consentito alle operazioni di svolgersi nel migliore e più rapido dei modi, dal personale medico-sanitario a quello del volontariato, dalle forze di polizia a quelle di viabilità, dai cittadini ai pazienti. Hanno collaborato tutti e i risultati, rosei oltre più presuntuosa aspettativa, sono per fortuna sotto gli occhi di tutti».
C’erano quasi tutti i responsabili di area dell’ospedale, alla conferenza stampa. Cei per il Pronto Soccorso, Giannessi per la Chirurgia, Agostiniani per la Medicina, Barontini, Biagini, Fattorini, Giusti e Lari per le rimanenti unità operative, tutti unanimemente d’accordo sulla perfetta e armoniosa sincronia delle operazioni di trasloco da viale Matteotti al Campo di Volo.
«Alle 20:05 è arrivato il primo paziente al Pronto Soccorso – racconta Cei – e durante la notte il numero è salito fino sessanta unità, con due codici rosso e alcuni ricoveri. Stamani, in compenso, uno si è presentato al Ceppo: per fortuna che alcune unità operative, proprio per sanare questi contrattempi, numericamente irrilevanti, è rimasto a Ceppo e lo farà fino a domani, intorno alle ore 12».
«Abbiamo dovuto trasportare a Firenze un paziente le cui condizioni clinico-sanitarie neurologiche sono improvvisamente peggiorate – dice, con serenità, Barontini –. Non ci saremmo potuti permettere il lusso di doverlo poi portare a Careggi all’ultimo istante».
Anche la sala operatoria, una delle 14 a disposizione del Sant’Jacopo, si è subito messa all’opera.
«Abbiamo operato una 88enne – dice Giannessi, che proprio per questo si è presentato in conferenza qualche minuto dopo il suo inizio – con un infarto intestinale; nonostante l’età della paziente e le condizioni cliniche non certo rassicuranti, pare che l’intervento abbia dato immediatamente i frutti desiderati».
Per il primo nato al Sant’Jacopo dovremmo forse aspettare ancora qualche giorno.
«Abbiamo preferito, tra i pazienti dirottati presso le altre strutture vicine sul territorio, come San Marcello e Pescia – aggiunge Lucia Turco –, individuare, nei limiti del possibile, le future partorienti: la sala parto comunque è in piena regola funzionale, se si dovesse mettere un fiocco, rosa o celeste, saremmo in grado di farlo».
Tra tanto comprensibile e giustificato entusiasmo ci permettiamo di raccomandare a chiunque possa rendersi utile di fissare, nella nuova circonvallazione ospedaliera, il cartello che indichi l’ubicazione del Pronto Soccorso e una volta arrivati a destinazione trovare la maniera per come affiggerne un altro, con gli stessi identici caratteri e cromature, sul portone d’ingresso. Grazie.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli. 
[Domenica 21 luglio 2013 | 17:06 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Lo sbarco in Normandia,allora,è stato proprio una stupidaggine in confronto.Rallegramenti,spostare neppure settanta pazienti e tutta questa vanagloria! Sono felice di potermi essere agganciata al bolog, dopo tanti tentativi.Ma anche voi rendete difficili le cose normali?

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    1. Sia Cortese di nome e di fatto...
      Le regole di questo blog le ha fissate Google.
      Grazie di essersi collegata.

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