di Luigi Scardigli
Hanno finto di aspettare di sapere chi
fosse l’avversario contro il quale battersi alle prossime consultazioni
primaverili. Ma si sapeva da tempo, che a correre, senza fiatone per la
poltrona di Palazzo di Giano, in rappresentanza del centro-destra, ci sarebbe
stata lei, Anna Maria Celesti, 57 anni, ginecologa, con un nobile trascorso in
Consiglio Regionale, sui tavoli dell’opposizione, naturalmente.
E al di là della grinta, della convinzione,
della lungimiranza politica, dell’onestà e della voglia, mista a spasmo, del
giovane ‘anziano funzionario’ del Pd, Samuele Bertinelli, dubito davvero, al di
là di ogni ragionevole meraviglia del segreto dell’urna, che nel prossimo
lustro, la città venga guidata da un’esponente del centro-destra.
Ma non perché
sul fronte del Popolo della Libertà tiri aria di disfatta, ma perché,
oggettivamente, la voglia di nuovo e di diverso, che ha fortemente condizionato
le Primarie del centro-sinistra, non può inabissarsi silenziosamente al
cospetto della voto decisivo e dare adito e poltrona da primo cittadino ad una
rispettabilissima lady alla soglia dei sessant’anni che vanta esperienze
politiche da grandi numeri, ma che non ha mai vissuto in prima persona le
vicende del vicino di casa, quelle comunali.
Insomma, al di là della
separazione-lacerazione sofferta e consumatasi in seno alla Casa delle libertà,
con la fuoriuscita del gruppo finiano di Futuro e libertà, è possibile che in
sede comunale, provinciale e regionale, di là dall’Ombrone, non siano riusciti
a trovare un esponente, anche con l’apostrofo, se preferite, stimabile e
attendibile quanto la dottoressa Celesti, professionalmente affermata come la
ginecologa, amata, come lei, dai lontanissimi parenti siculi, incoraggiata da
quanti ne abbiano condiviso il camino politico e professionale, temuta, ma
rispettata, da ogni avversario onesto e leale, ma con qualche primavera in meno
sulle spalle e soprattutto invasa da quella lucida follia legata alla giovinezza
e alle sue purtroppo caduche illusioni?
È vero, la dottoressa, appena
insediatasi, ha già fatto sapere che porta a porta, senza Vespa e come se fosse
una trentenne, si armerà di registratore e passione e si rivolgerà a quei circa
80.000 pistoiesi che hanno disertato le Primarie degli avversari e che per un’equazione
difficilmente dimostrabile nei fatti, ma purissima nell’illogica, potrebbero
virtualmente appoggiare la sua candidatura e catapultarla per il ribaltone al
trono di piazza del Duomo.
A meno che, di qua dall’Ombrone, i tre
Sansoni decidano, simultaneamente, singolarmente, eterogeneamente e quanto mai
discutibilmente, di decretare a tutti i filistei che non hanno creduto in loro,
la loro stessa miserrima sorte: questa però, non sarebbe democrazia.
E allora, buon lavoro, Sindaco
Bertinelli!
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[Mercoledì 1° febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
come dare torto a Gigi Scardigli, in questa considerazione? tra l'altro il PdL pistoiese, che va a congresso domani, sabato 4 febbraio, non pare particolarmente compatto.
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