lunedì 15 luglio 2013

SABATO 14 SETTEMBRE VENTESIMA «MARCIA PER LA GIUSTIZIA AGLIANA-QUARRATA»


QUARRATA. Diritti per tutti. Da cinque anni l’Occidente, e il nostro paese in particolare, sono alle prese con una depressione economica gravissima.
Sotto i suoi colpi sono caduti uno dopo l’altro i dogmi liberisti su cui era stato edificato il nuovo ordine mondiale globalizzato.
Fondata su questi ultimi, governata da oligarchie ostinatamente arroccate in loro difesa, l’Unione europea è nel marasma.
Il suo pilastro, l’euro, traballa, e rischia di essere la causa prima dello sfaldamento dell’Unione.

MA PER TUTTI DAVVERO!

Anche noi di Quarrata/news non vediamo l’ora di poterci avvicinare ai personaggi che prenderanno parte a questa marcia per i diritti di tutti.
In maniera particolare a don Ciotti, perché, così legato a Libera com’è, ci risulta che è stato tenuto all’oscuro della richiesta che abbiamo inoltrato più volte, a tutte le Libera della Toscana e nazionale, di intervenire pronunciandosi ufficialmente sul silenzio omertoso con cui, a Pistoia, nessuno vuole vedere che l’Apr/Bardelli sta utilizzando fiumi di denaro pubblico dell’Asl 3 senza averne diritto, perché un’ordinanza (la capite la parola ordinanza?) del Tribunale Civile di Roma, sta dicendo, fin dal dicembre 2012, che l’associazione di Luigi Egidio Bardelli/Tvl-Tv Pistoia Libera non esiste e pertanto non dovrebbe incassare, ogni mese che passa, la somma di 550mila € circa tolti dalle tasche dei contribuenti: a cui si sono aggiunti, di recente, 5.000 € dell’Aci di Pistoia (pro autistici) e ben 10mila (pro soggiorni estivi) elargiti munificamente da Patrizio Rosi, Presidente della ViBanca, il quale, in quanto avvocato, dovrebbe ben sapere e capire cosa significhi ordinanza di un Tribunale.
Ci auguriamo che ci facciano parlare, facilitandocene l’accesso, con don Ciotti e gli altri; e che non si verifichi ancora una volta quel fenomeno, tutto italiano, con cui a Mussolini si mostravano sempre le stesse truppe in parata, mentre il resto dell’esercito aveva solo scarpe di cartone e moschettini di legno per affrontare una bella ritirata di Russia…
Edoardo Bianchini
Anche in Italia è aperta la battaglia tra le forze della conservazione e quelle del cambiamento.
Emerse in modo impetuoso nelle recenti elezioni, queste ultime si trovano davanti alla sfida più grande: governare il paese per portarlo fuori dal marasma in cui l’hanno ficcato le classi dirigenti e il loro personale politico.
Ma qual è l’alternativa al disordine, alla disoccupazione, alla miseria e alla disperazione che afferrano la maggioranza dei cittadini? Quali sono le misure di trasformazione più urgenti? E’ possibile superare la crisi? E pensabile uscire dal marasma senza riconquistare sovranità politica e monetaria?
Eppure, il principio della condivisione dei beni della Terra e dell’equa distribuzione del benessere deve essere fondamento imprescindibile dell’economia. Non deve più accadere che organismi privati, agenzie di rating al servizio degli interessi speculativi di chi costruisce il suo benessere scommettendo sul debito e sulla debolezza altrui, rastrellando ricchezze senza contribuire in nulla al progresso dell’umanità, decidano sulle sorti di interi paesi e sulla vita di centinaia di milioni di esseri umani. Le decisioni essenziali della politica devono avere la più ampia partecipazione, soprattutto quando riguardano la gestione di beni essenziali come il cibo, l’acqua, l’istruzione, la salute, l’energia, l’ambiente e non possono rispondere esclusivamente alle regole del profitto. La gravità dell’attuale situazione che vede intrecciarsi sullo scenario globale una crisi finanziaria, una crisi sociale e una crisi ecologica, richiede una svolta culturale e morale per costruire un futuro migliore
I soldi per una rivoluzione sostenibile ci sono. Sono solo 12 milioni le persone su 7,1 miliardi di abitanti della terra, che hanno una ricchezza pari a 46.200 miliardi di dollari (più della metà del Pil mondiale).
Anche con la crisi, i super ricchi continuano a non passare di moda. L’uguaglianza è un valore cui pochi, almeno a parole, sarebbero disposti a rinunciare. Eppure lo sappiamo, ci sono alcuni più uguali degli altri. E sono in aumento.
I più uguali di tutti hanno ormai raggiunto il ragguardevole numero di 12 milioni di individui: all’incirca, ironia della sorte, la popolazione della Grecia, lo 0,15% della popolazione del mondo.
Ciascuno dei quali ha una disponibilità liquida di almeno 5 milioni di dollari.
Non pensi che la “politica”, quella vera, non quella della gestione del potere, debba tornare ad avere la regolamentare e gestire la finanza?
Dipende da ognuno di noi.
Diritti per tutti significa principalmente creare una società all’interno della quale tutti possano viverci con dignità, partendo dai diritti essenziali: scuola, salute, lavoro, integrazione, relazione ecc... 
Casa della Solidarietà
Rete Radié Resch di Quarrata

VENTESIMA MARCIA PER LA GIUSTIZIA
AGLIANA-QUARRATA’
SABATO 14 SETTEMBRE 2013

“Diritti per tutti”
Saranno presenti: 
Cécile Kyenge, ministra dell’Integrazione 
Luigi Ciotti, Gruppo Abele, Libera
Antonietta Potente, suora domenicana, Bolivia
Gherardo Colombo, presidente Garzanti Libri
Benedetta Tobagi, giornalista e scrittrice
Wuer Kaixi, leader protesta piazza Tienanmen del 1989

Note organizzative
per le adesioni da parte di associazioni, comunità, parrocchie ecc... scrivere a: rete@rrrquarrata.it
Ritrovo ore 18,00 ad Agliana, Piazza Gramsci – Arrivo a Quarrata – Piazza Risorgimento ore 21
Per informazioni: Tel. 0573-750539; 339-5910178
E-Mail: rete@rrrquarrata.itcasasolidarieta@rrrquarrata.it
Alle ore 17 è prevista la partenza da Quarrata di un autobus per Agliana al fine di portare i partecipanti che desiderano lasciare la macchina a Quarrata. 
Al termine della Marcia i bus navetta provvederanno a riportare ad Agliana i partecipanti
Chi è provvisto di sacco a pelo sarà ospitato presso il Palazzetto dello Sport di Quarrata g.c.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 15 luglio 2013 | 09:33 - © Quarrata/news]

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