martedì 15 gennaio 2013

COMUNITÀ MONTANA: «SIGNOR S.G., SI SBRIGHI…»


di FELICE DE MATTEIS

Lettera aperta a Giuliano Sichi «I giochi sono aperti e tali resteranno fintanto che il Comitato non arriverà a conoscere le reali e individuali responsabilità»

Egregio signor Giuliano Sichi,
il Comitato mi consente di rivolgermi a lei in forma autonoma senza scomodare la acclarata disponibilità del suo portavoce, Sig.ra Graziella Cimeli . Ringrazio e arrivo subito al cuore della vicenda.

Dall’inizio dello scandalo, datato 7 marzo 2011, non esiste una sua dichiarazione in merito all’accaduto se non un bonifico di €. 100.000 a restituzione di quanto indebitamente preso durante la sua permanenza in Comunità Montana. Un po’ poco rispetto a quanto ipotizzato nella Relazione Eller, le pare?
In quasi due anni il Comitato Recupero Ammanco in Comunità Montana ha esperito tutti i tentativi di appurare la “vera verità” rivolgendosi al Presidente della Provincia, alla Procura della Repubblica di Pistoia, alla Procura Generale della Repubblica di Genova, al Governatore della Regione Toscana, al Presidente della Repubblica nonché responsabile finale dell’Ordine Giudiziario.
Il Comitato ha provato, sommessamente, ad interpellare Benedetto XVI per una raccomandazione – anche telefonica – all’Altissimo, perché ciò che di “umano” e “nella norma” andava fatto, era stato fatto.
Il Comitato, però, non demorde e le assicura che ripartendo dal Presidente della Provincia, ritornerà al Presidente della Repubblica transitando per i gradi sopra descritti: il Comitato, insomma, non mollerà, tanto più di fronte al silenzio che l’unico organo ad oggi silente, super silente, la Magistratura, ha espresso.
Questo, tanto per farle comprendere, che i giochi sono aperti e tali resteranno fintanto che il Comitato – che non vuole la sua testa – non arriverà a conoscere le reali e individuali responsabilità. Di chiunque, politici in primis.
Comprendo che lei ritenga, confessando, di avere “già dato”, ma la paura di un eventuale concorso in reato e l’aggravamento della pena conseguente, non giustificano il suo silenzio, se non con la presumibile certezza – ma se la scordi – che chi la sta coprendo riesca ancora nel tempo a farlo.
Non si illuda, perché la prima vittima di questo perverso circuito sta divenendo proprio lei.
Se la Magistratura ancora non ha dato segnali di vita, i casi sono due:
• o qualcuno la sta frenando
• o qualcosa di grosso sta per accadere e, quindi, i quasi due anni di silenzio avranno un senso ad ordinanze emesse.
Se mai confidasse nella prima ipotesi (Magistratura impedita), sappia che, nonostante i due solleciti inviati dal Quirinale per avere lumi sulla vicenda e mai corrisposti dalla Prefettura di Pistoia perché impegnata in giretti “piantaioli” su macchinine ecologiche, il Comitato è pronto a “inventare” mille altre iniziative.
Adesso arriviamo a lei.
Dicevo che la prima vittima di questo circuito perverso sarà proprio lei e le spiego il perché, a mio modesto parere.
Quando tutti i politici coinvolti, che non possono non esserci, avranno avuto il tempo tecnico/giuridico di mettersi con le spalle al sicuro, lei sarà fottuto assieme a qualche altro straccio che volerà e che la Magistratura darà in pasto, come piatto unico, al popolo affamato.
Le sue eventuali coperture salteranno e lei resterà, solo soletto, a prendersi tutto il guano, anche quello che non le compete.
Lo ha compreso questo? Se mai avesse qualche arma di ritorsione, pensi al memoriale Sindona: poteva fare sfracelli allora, ma adesso è divenuto, quando uscirà, roba arcaica come l’On. Andreotti.
Perciò, dia retta… Cominci a dire come stanno le cose e quello che sa.
Lo stesso dottor Eller, nella sua relazione, quasi la difende allorché afferma che in Comunità Montana troppi hanno fatto finta di non vedere, non solo lei.
Non indugi, signor Sichi! Perché se mai avesse qualche cartuccia in serbo, il tempo, che sta passando, disinnesca anche i suoi probabili assi nella manica che stanno pian piano diventando dei due di picche.
Si sbrighi, perché anche la Magistratura potrebbe essere indotta a muoversi da motivi non più “superiori”.
E allora, per lei veramente, i guai potrebbero cominciare.
E seri.

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[Martedì 15 gennaio 2013 | 10:37 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Oltretutto, mi pare, raccontare la verità fa bene alla salute: uno si toglie un peso dallo stomaco, paga il suo debito con la giustizia e vive sereno.

    Mi chiedo, e chiedo a Sichi (che personalmente ricordo di aver conosciuto, in anni ormai lontanissimi, e di avere anche stimato), come sia possibile vivere in serenità (cosa c'è di più bello al mondo che vivere in serenità?) sapendo che l'opinione pubblica ti considera un ladro.

    Me lo ricordo anche, il Sichi, come un uomo che crede in Cristo: magari si è già confessato da un sacerdote. Ma questo non cancella certo le responsabilità di carattere civile, su piani del tutto diversi.

    Che bello, sarebbe, se Giuliano Sichi - prima di un'azione della Magistratura - raccontasse tutto, ma proprio tutto, compresi eventuali complici (politici o meno) assumendosi, da uomo, la sua responsabilità di uomo adulto ...

    E che bello, in parallelo, se la Magistratura pistoiese volesse far presente a che punto è con le indagini. Indagini archiviate? Indagini in corso?

    Amico blogger: è possibile rivolgere, con grande rispetto ma anche con fermezza, una domanda così innocente e facile alla Magistratura che sta a Pistoia?

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