Il punto dell’ente all’indomani della
Spending Review e dello scioglimento della Comunità Montana
PISTOIA. Sono stati presentati questa mattina, mercoledì 5 dicembre,
nel corso di una conferenza stampa presso l’Ufficio di Presidenza, i dati
relativi al Bilancio Provinciale, alla luce dei tagli pesantissimi della
Spending Review, del DL 95/2012, per il 2012 e il 2013.
È stata anche l’occasione per fare il
punto sul lavoro di subentro nel bilancio della Comunità Montana, che si è
sciolta lo scorso 30 novembre secondo la legge regionale.
Erano presenti il Presidente della
Provincia di Pistoia, Federica Fratoni, e l’Assessore provinciale al Bilancio
Lidia Martini.
La manovra di assestamento generale di
bilancio 2012-14 e la ratifica della Variazione di bilancio della Comunità
Montana sono state approvate a maggioranza dal Consiglio Provinciale nel corso
della seduta di Giovedì 29 novembre 2012.
Verifica straordinaria degli Equilibri
e Assestamento generale di bilancio dell’ente 2012-14 a seguito del taglio
della Spending Review
La manovra di assestamento generale di
bilancio 2012 della Provincia di Pistoia recepisce un taglio alle risorse
finanziarie locali di circa 3,5 milioni di euro per l’annualità 2012 e di oltre
7 milioni nel 2013, per effetto dei tagli della Spending Review del DL 95/2012.
Gli effetti sono disastrosi, in quanto
gli stanziamenti di bilancio contenenti risorse sia per servizi che per
infrastrutture vengono in parte azzerati e in parte fortemente ridotti.
In particolare per l’annualità 2012 il
taglio di 3.500.000,00 della Spending Review è finanziato:
1. con tagli alla parte corrente di
bilancio per circa € 900.000,00 (di cui solo € 400.000,00 sono tagli alla spesa
di personale e oltre € 120.000,00 tagli per spese di funzionamento dell’Ente);
2. con tagli alle spese di investimento
per oltre 2 milioni di euro;
con altre maggiori entrate di carattere
straordinario ed economie di bilancio.
Le difficoltà sono state di intervenire
su una struttura di bilancio già pesantemente penalizzata dai tagli delle
annualità precedenti, a due mesi e poco più dalla chiusura del bilancio, in cui
l’attività e gli impegni dell’Ente erano pressoché conclusi.
Contestualmente nel 2012 questa
Amministrazione ha impiegato circa 4,5 milioni di euro di risorse per la
riduzione dei debiti mediante l’ estinzione di alcuni mutui precedentemente
contratti. Questa operazione è propedeutica all’impostazione del bilancio 2013
e alla sua “compatibilità” finanziaria rispetto ai tagli attesi e al momento
stimati per oltre 7 milioni di euro.
Il taglio sull’annualità 2013 è stato
finanziato in bilancio tramite l’individuazione di:
620.000,00 euro mediante economie di
spesa di parte corrente derivanti dalla riduzione del debito;
Ulteriore diminuzione delle spese di
funzionamento per oltre € 345.000,00 rispetto all’annualità 2012 già fortemente
contratta, fra cui si segnalano l’azzeramento delle spese di funzionamento dei
gruppi consiliari, del consiglio, delle spese di parcheggio assessori, di tutte
le spese di rappresentanza e degli abbonamenti relativi ai quotidiani (tot.
circa € 70.000,00), la riduzione delle spese per le pulizie, spese telefoniche,
di cancelleria, posta toner ecc… (tot. Circa € 120.000,00)
Ulteriori (rispetto all’annualità 2012
) € 612.000,00 economie derivanti da spese di personale;
riduzione di € 600.000,00 relativa alla
quota di co-finanziamente del trasporto pubblico locale (per i quali è in corso
una trattativa con la Regione Toscana)
quasi totale azzeramento del piano
delle opere pubbliche (per un totale di € 1.702.000,00) e inoltre riduzione
delle spese di manutenzione sulle strade (circa € 90.000,00), sui lavori
pubblici (circa € 74.000,00);
azzeramento delle risorse provinciali
per i servizi legati al Turismo, Pianificazione e promozione territoriale,
Cultura, Sviluppo economico, Cooperazione internazionale, Politiche Sociali,
Pari opportunità, Protezione civile.
Nonostante tutto quanto sopra, la
struttura dei Bilancio della Provincia si prospetta in grado di far fronte ai
costi obbligatori derivanti dal personale, dai mutui e dai contratti in essere
e non presenta un rischio finanziario di dissesto immediato.
I tagli tolgono, comunque, l’autonomia
di scelta e la possibilità di esercizio delle funzioni istituzionali assegnate,
producendo inevitabili effetti sui cittadini, attraverso la riduzione dei
servizi pubblici erogati, ma anche sul sistema dell’economia e sull’occupazione
locale per effetto della riduzione di alcune spese di funzionamento.
“Anche se non c’è, allo stato attuale,
il pericolo di un dissesto finanziario, perché la Provincia per ora è in grado
di far fronte ai costi obbligatori, ovvero personale, mutui e contratti in
essere, la situazione è drammatica e rischia di aggravarsi ulteriormente,
compromettendo l’autonomia funzionale dell’Ente, con serie ripercussioni sulla
gestione dei servizi alla comunità – sottolinea il Presidente Federica Fratoni
- Basti pensare che nel biennio 2010 – 12 il bilancio provinciale ha subito
tagli dal Governo e dalla Regione per 14 milioni di euro, a fronte di un
bilancio libero di parte corrente di 25 milioni. Con la Spending Review, sul
2012, ci sono stati tagliati 3 milioni e mezzo di euro e ci siamo trovati nell’emergenza
di reperire queste risorse in una fase terminale dell’esercizio finanziario,
con tutte le difficoltà già derivanti dai tagli precedentemente applicati,
intervenendo in modo drastico sulle spese di funzionamento e su quelle di
investimento. Per il 2013 i tagli alle Province, a livello nazionale, ammontano
a 1,2 miliardi di euro e sul bilancio provinciale, usando lo stesso criterio
adottato per il 2012 in base ai consumi intermedi, abbiamo stimato un taglio di
quasi 7 milioni di euro. In sostanza, potremo solo garantire le spese
obbligatorie e siamo costretti a rinviare tutta una serie di investimenti
importanti sul territorio per le opere pubbliche. A questo, poi, si aggiunge la
questione del Patto di Stabilità: abbiamo fermi più di 20 milioni di euro, ma
non possiamo utilizzarli per il rispetto del vincolo imposto. Siamo in attesa
di conoscere l’esito parlamentare del decreto sul riordino delle Province, ma,
di fatto, questi tagli rendono impossibile l’esercizio delle funzioni dell’Ente
e la capacità concreta di offrire servizi alla collettività. Ci auguriamo che
non si voglia in questo modo impedire alle Province di arrivare alla fase del
riordino in salute, certo è che ridurre così le risorse significa impoverire
tutto un territorio e diventa sempre più difficile parlare di ripresa”.
Comunità Montana: Variazione di Bilancio
a seguito dell’estinzione dell’Ente
In base alla normativa regionale, che
ha imposto tempi strettissimi per l’estinzione della comunità Montana (1
dicembre 2012), il lavoro di subentro nei dati dell’Ente è stato impostato perseguendo
due obbiettivi:
- riportare la previsione sul bilancio
dell’Amministrazione, al fine di far fronte agli impegni assunti dalla Comunità
Montana;
- riportare le previsioni della
Comunità Montana al momento esistenti (previsione iniziale 2011) per consentire
la possibilità di gestire l’esercizio provvisorio 2013.
Contemporaneamente sono state
effettuate una serie di operazioni contabili direttamente sul bilancio della
Provincia al fine di adeguare le iscrizioni delle entrate e delle uscite
derivanti dalla Comunità Montana ai principi contabili e al fine di dare
adeguata copertura finanziaria a alcune voci di spesa.
Queste operazioni hanno “generato” una
maggiore entrata pari a euro 1.743.000,00 circa, di cui € 943.000,00 circa
corrispondente al fondo di cassa al 22.11.2012.
È importante sottolineare che questa
entrata accantonata per intero al Fondo svalutazione crediti, non corrisponde
ad un’entrata certa in quanto sulla gestione della Comunità Montana manca un
lavoro di riaccertamento delle poste di entrata e di spesa in merito alla loro
veridicità e attendibilità.
Inizierà pertanto un lavoro di verifica
sulle poste contabili di bilancio scaturenti dalla Comunità Montana, tramite
costituzione di un gruppo di lavoro specificatamente dedicato coordinato nell’ambito
dei Servizi Finanziari della Provincia.
[05/12/2012
13.50
Provincia di Pistoia]
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[Mercoledì 5 dicembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Ma guarda un po’! questi numeri dati dalla Provincia, non ci sono 220.000 € di debiti come calcolato a Giugno dai primi 4 cittadini dei comuni montani, cifra che l’ha costretti ad uccidere la Comunità Montana, ma ben 1.743.000 € di attivo.
RispondiEliminaSiamo sicuri, che oltre a questo, non abbiano fatto anche altri errori e danni?
Ma parlando qua e la, quasi tutti, sostengono che sono molto mediocri per amministrare gli enti che i cittadini gli hanno affidato, ma abili, anzi abilissimi nell’amministrare altri interessi.
I comuni vengono sciolti solo per infiltrazioni mafiose o anche per manifesta incapacità e disinteresse degli amministratori? non sarà il caso di chiedere un parere al Ministro degli Interni?
Al Ministro degli Interni tra i documenti per avere un parere, dobbiamo inviare anche l’articolo della Nazione del 4 Dicembre dal titolo “Centomila Euro della Regione – si conferma lo stanziamento dei fondi”.
Basta questo per insediare una commissione parlamentare per avere un giudizio.
Sul giornale c’è scritto: la Regione stanzia un contributo di 100.000 € per l’Abetone.
Per poterli ottenere, il Comune entro il 17 Dicembre deve presentare un progetto.
La Regione si impegna a valutare e approvare il progetto in tempi rapidissimi e assegnerà le risorse entro il 31 Dicembre.
Avuta la notizia, tutti all’Abetone si sono messi all’opera per fare proposte importanti e utili nell'interesse di tutti i paesani.
Visto anche l’importanza della cifra, per come è stata pubblicizzata, il TG3 Regionale l’ha presentata come progetto “sistema neve” , dopo lunghe ed estenuanti discussioni il progetto vincente è stato quello per l’acquisto di un terreno, penso boschivo, per fare la legna da ardere per tutti gli Abetonesi, a conferma che l’Amministrazione non “guarda alle parti”.
Quello che deve essere ancora deciso, è chi sarà il proprietario del terreno, ma questo è un particolare insignificante, l’importante è avere la legna.
L’articolo è così fantasioso e il progetto pure, che leggendolo più volte per capirlo bene, uno pensa che tutto questo non possa essere vero, ma dopo un po’, ragionandoci siamo costretti a tornare alla realtà – viene in mente la Comunità Montana - e con i piedi per terra e, pensa che questi 100.000 € vengono utilizzati per comprare dei terreni per immettere liquidità –pubblica- nelle casse di una società –privata- per evitare il fallimento, credo che rimanere scioccati sia il minimo.
Quindi, si mettono 100.000 € nelle casse di questa società-privata- che forse tra non molto, se va bene, avrà bisogno di altri soldi -pubblici- per sopravvivere, se poi non bastano, ci sta che debba chiedere un concordato, o che vada anche in amministrazione controllata e per come viene presentata la situazione sul giornale,
-“ per cercare di risolvere il problema ed evitare problemi più gravi, come il fallimento della società “ - che non abbia addirittura a portare i libri in tribunale.
Dott. Enrico Rossi e Amministratori dell’Abetone, lo sappiamo che i soldi non sono Vostri, ma dei cittadini; vi sembra normale e etico sciuparli in questo modo?