sabato 1 dicembre 2012

COMUNITÀ MONTANA & CGIL. ÈCCOTELA CHE ESCE FUORI ‘A BOCCE FERME’ DA ULTIMO E PER FORZA


di Marco Ferrari

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Ieri la Comunità Montana è passata a miglior vita lasciando l’eredità, 1 milione e 700.000 euro, alla Provincia.
Oggi, sui giornali, necrologi e messaggi di commiato nei confronti del caro estinto, un termine appropriato in tutti i suoi vari significati.
Prima al traguardo, ma sono sempre in prima linea, la Cgil.
In fondo come è riportato su La Nazione l’associazione dei lavoratori ci informa che nel recente passato ha “già avuto modo di affermare in più occasioni” l’errore gravissimo di non costituire l’Unione dei Comuni Speciali.

Quello che ha detto la Cgil sul casino della Comunità Montana, sulla mancata Unione Speciale dei Comuni, sui (ora) fondi Bim persi dai Comuni, sono frasi ed atti fondamentali, eloquenti, delle vere e proprie pietre miliari.
Rileggete gli articoli pubblicati su La Nazione e Il Tirreno del 24 giugno, a commento e cronaca dell’ultima assemblea della Comunità Montana svoltasi a San Marcello Pistoiese, in cui ne fu decretata la fine senza prosecuzione in Unione dei Comuni.
Tenetevi forte, però; e mandate a letto i bambini.
Pronti? “Scelta politica poco lungimirante”. Va bene la sintesi! Ma almeno una manifestazioncina di contorno, qualche bandierina in piazza, uno scioperino locale, un girotondo, un concertino equo e sociale, questo proprio non, eh?
No: niente di tutto questo.
Però a distanza di cinque mesi alla Cgil si riscattano e si ripresentano con un comunicato della segreteria provinciale; e anche qui ci vanno duro, bisogna riconoscerlo, non guardano in faccia a nessuno: “Ci preme però ricordare che i comuni della montagna pistoiese hanno perso un’occasione molto importante quando, alla fine del giugno scorso, hanno deciso di non seguire quanto previsto dalla legge regionale e di non avviare il percorso di trasformazione in unione speciale dei comuni, scaricando la responsabilità di gestire il futuro della Comunità montana a un ente terzo, la Provincia di Pistoia”.
Ma anche questi della Cgil dove erano? Non una voce di solidarietà o d’incoraggiamento è arrivata dalle associazioni sindacali alla battaglia di verità condotta in solitario dal Comitato per il recupero ammanco Comunità Montana.

Ferrari si stupisce. Ma la Cgil non può più di tanto.
Almeno se è vero che gli amministratori della Comunità defunta sono stati (al 98%) sempre rossi e che – per il patto Gualtierotti-Molotov/Ribbentrop – non se ne può e non se ne deve parlare…
Q/n
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[Sabato 1° dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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