di EDOARDO BIANCHINI
PISTOIA. Stamattina leggo, non senza una sorta di capogiro disappuntato, le straordinarie affermazioni del nostro esimio Governatore/Granduca di Toscana in relazione alle aree a rischio idraulico.
Il Governo ha deciso di dare
chiari indirizzi circa le costruzioni in aree che vanno all’acqua e Rossi
rincalza subito con queste esaltate asserzioni:
REGIONE TOSCANA. STOP DEL GOVERNO
ALLE EDIFICAZIONI IN ZONE A RISCHIO IDRAULICO
Rossi: «Bene, in Toscana già fatto» – «Bravo il ministro Clini. Mi fa davvero molto piacere che abbia accolto il nostro suggerimento di adottare a livello nazionale l’esperienza toscana. Bloccare le costruzioni in tutte le aree ad elevato rischio idrogeologico, e quindi a rischio di esondazione, è una forma di prevenzione efficace e a costo zero»
FIRENZE. È questo il commento del presidente Enrico Rossi alla proposta contenuta nella bozza sulle “Linee strategiche per la tutela del territorio” che il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha inviato al Comitato interministeriale per la programmazione economica.
«Noi lo abbiamo già fatto in Toscana dopo le alluvioni del novembre 2011 – afferma il presidente – vietando con la legge n. 21/2012 ogni forma di intervento edificatorio in oltre 1000 km quadrati di territorio, pari al 7% della superficie pianeggiante della regione. Insieme al divieto di edificazione negli alvei, nelle golene, sugli argini e nelle fasce laterali per una larghezza di 10 metri dall’esterno dell’argine, abbiamo previsto anche il divieto di tombamenti dei corsi d’acqua, dei restringimenti e rettificazione di alvei, impermeabilizzazioni e tutte le trasformazioni che possono restringere e ostacolare il deflusso delle acque. Questa è vera prevenzione. Sono contento che il ministro abbia preso la Toscana come esempio».
[05/12/2012 15.34
Regione Toscana]
Regione Toscana]
Il problema però è che, proprio
in questi stessi giorni, e proprio su questo stesso blog, c’è una diatriba
sorda – ma non per questo meno viva – tra i rappresentanti di Per un’altra
Pistoia e il signor Massimo Gori circa i riflessi che l’ultima decisione
della Regione Toscana, proprio in merito alle aree a rischio idraulico, ha
adottato per far sì che a Bottegone, vicino all’autostrada, possa essere
costruita la famosa centrale Repower.
Per far ciò i nostri solerti
politici hanno sbloccato un pezzo di territorio che ricadeva all’interno delle
aree di rischio idraulico: in altre parole è come se, per far correre un
cardiopatico e farlo partecipare ai mondiali del ciclismo 2013 – quelli tanto
cari al socialista Nencini – una commissione medica dell’Asl avesse deciso di certificare
che tre o quattro operazioni chirurgiche al cuore non sono nulla più che
ordinaria routine.
Vi consigliamo di leggere con
attenzione questo post e i commenti: Rischio idraulico e disastri
ambientali: ma la Regione cosa sta facendo? (vedi).
Poi magari consigliamo anche a
tutti i Pd (da Bertinelli a Paolo Bruni a Marco Niccolai, segretario
provinciale muto, e perfino agli stessi consiglieri del gruppo Pd in Regione)
di scrivere una letterina a Rossi.
Per chiedergli chiaramente se ha
ancora intenzione di prendere per il culo gli elettori della Toscana e per
quanto.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 6 dicembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Per la precisione, il ministro prevede che non si possa costruire «fino alla adozione da parte delle amministrazioni competenti delle misure di prevenzione».
RispondiEliminaMisure non meglio specificate, per adesso.
Tutto sommato, malgrado l'altisonanza forse ha ragione Rossi: fai un muro e costruisci dove vuoi. Forse la legge regionale, con le sue pecche, in questo caso è addirittura più restrittiva.
E la presa in giro arriverebbe allora da ben più alte stanze. Ma preferisco aspettare di vedere come gli indirizzi verranno recepiti.
Ad Aulla avevano fatto un argine (messa in sicurezza) e costruito. Si tratta dell'argine che è stato portato via l'anno scorso: 50 anni fa quella zona non era città ma fiume.
Ma quella era una situazione chiaramente diversa...
Forse Rossi ed il PD pensano di mettere in sicurezza l'area a rischio idraulico dove vogliono insediare la Repower, ma forse anche il sito del nuovo ospedale, allargando con la terza corsia l'autostrada Firenze-Mare? Potrebbe essere un'idea: in questo modo, potrebbe avere una sua utilità, visto che non serve, certamente, a snellire il traffico, dato che questo è in forte calo. C'è da aspettarsi di tutto dall'attuale classe dirigente, di sinistra e di destra, purtroppo.
RispondiEliminasignor Bianchini, ha fatto bene a scrivere " i nostri solerti politici".
RispondiEliminala "piccola modifica" è stata proposta alla regione su iniziativa dei consiglieri regionali Gianfranco Venturi e Caterina Bini, pistoiesi doc nostrali al 100%
ma non è bello sapere di contare qualcosa , in regione ?
che se qualcosa non va, a Pistoia, non c'è neanche bisogno di muovere le ruspe o pulire i fossi. gli amici fanno una legge, et voilà ! les jeux sont faits !