di Luigi
Scardigli
Becattini e Montaleni |
BARDALONE-MONTAGNA. Le leggende, sovente, si materializzano proprio nel momento in cui si sfatano.
Domani sera, ad esempio, nel pollaio di Bardalone, i due galli
Nick Becattini e Sergio Montaleni proveranno a dimostrare, con risultati ogni
oltre ragionevole stupore, come possano convivere. Anzi, sono così
responsabilmente consapevoli delle loro enormi ed indubbie qualità artistiche,
che riusciranno ad andare ben oltre una semplice convivenza non belligerante.
Credo che nessuno, tra i lettori, dubiti sui roboanti
risultati di questo connubio sonoro, ma vale comunque la pena esserci, per
gustarne, fino in fondo, la fragranza. L’occasione è qui a due passi dalla
nostra pigrizia, a Bardalone, per l’esattezza, dove domani sera, nel Palazzetto
dello Sport del paese appenninico, si chiuderanno i battenti su questa nuova,
convincente, edizione di Sentieri
acustici, una manifestazione non solo e non proprio musicale che pare poter
rappresentare uno degli ultimi baluardi di vita all’agonizzante montagna
pistoiese.
Vi invito ad esserci senza aggiungere assolutamente altro a
questo comunicato; inutile che vi stia a ricordare, dunque scrivere, le
innumerevoli e illustri collaborazioni che le due sei corde decisamente più
rappresentative di questa città vantano nel corso delle loro rispettive
lunghissime carriere: da Albert King ad Otis Rush, da Son Seals a Sugar Blue,
passando per uno stuolo indefinibile di strumentisti di fama cosmica con i
quali, l’uno e l’altro, hanno, in un preciso istante delle loro esistenze,
collaborato.
Con loro, però, nessun altro: via tutti i batteristi, i
percussionisti, bassisti, hammondisti, vocaliste; solo loro, con le loro sei
corde, elettriche e acustiche. Nick porterà in dote alla serata anche il dobro,
ed entrambi, il loro back ground, le rispettive tecniche, le smorfie delle
bocca, la grazia della mano destra, la veloce sintonia con la sinistra. E poi
le loro voci. Non c’è un solo tratto musicale che possa confonderli: sono tanto
bravi quanto unici; si scimmiottano un po’, forse, ma di nascosto; ognuno ha
imboccato, da tempo, la propria strada.
Nick verso Zenit,
Sergio in viaggio per Nadir: tanto
gli estremi si toccano e i sogni si somigliano.
Tutti.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 24 agosto 2012 - © Quarrata/news 2012]
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