di Edoardo Bianchini
Progetto esecutivo delle piste
ciclabili che era semplicemente una brutta-copia, piscina con fondamenta non a
norma e ditta costruttrice fallita, l’ombra di un mutuo non concesso a
Dugheri-Uisp di Firenze: questo lo scenario delle trionfali amministrazioni
Sergio Gori-Mazzanti – Un orizzonte di debiti e di penali a carico della città –
Papi (Rc) chiede chiarezza, ma non sarebbe meglio che i suoi uomini uscissero
di Giunta?
QUARRATA. Il titolo sembra un gioco di parole, ma si tratta
semplicemente dell’immagine della dissoluzione di una città affidata alle mani
di pseudo-politici e pseudo-amministratori che tutto hanno fatto fuorché
governare e amministrare i veri e propri interessi comuni.
Ho impiegato un po’ di tempo per focalizzare
il contenuto di questo post: anche perché l’indignazione per l’evidente
approssimazione e pressappochismo di Mazzanti & C. ha raggiunto, proprio in
questi ultimi giorni, il massimo dello sconcio.
Vi riassumo brevissimamente l’andazzo:
1. Piste ciclabili. Saltano le piste ciclabili, meravigliosa invenzione del
Piuss fortemente voluto dall’ex-Sindaco Sabrina Sergio Gori, quella che fu
definita la peggio Sindaca di Quarrata o la Sindaca-disastro, e che ora, in
qualità di esperta (evidentemente in disastri) fa l’Assessora esterna al
bilancio della signora Cormio a San Marcello – perché in Italia si fa così: si
premia l’incapacità inefficiente e conclamata.
Saltano le piste ciclabili… e perché? Perché
una Dirigente, Paola Battaglieri, architetta, fortemente voluta, chiamata e
protetta a discrezione della Sindaca-disastro, ha fatto errori su errori nella
preparazione del progetto esecutivo: una baracca di errori, un monte di errori,
una Himalaya di errori. Che, almeno per ora, ricadono sul groppone dei
quarratini con una causa al Tar della Toscana (i compagni resistono sempre a
tutto, si oppongono, tirano innanzi e… perdono per la loro conclamata
incapacità) e un ricorso al Consiglio di Stato.
Nel frattempo la Battaglieri se n’è
andata altrove a farsi d’oro con incarichi superpagati da dirigente: ma nessuno,
che si sappia – a cominciare dal Sindaco Mazzanti –, ha pensato o pensa di
richiedere alla Signora-millerrori il danno che il popolo di Quarrata ha
subìto? E non soltanto quello che riguarda le due cause perse, ma anche quello –
temuto – che potrebbe derivare se non si finisse l’opera entro i tempi previsti
(cosa alquanto improbabile) e il Comune si vedesse togliere anche i
finanziamenti regionali del Piuss per questa meraviglia delle piste che il buon
Fantozzi definirebbe semplicemente una cagata pazzesca come La
corazzata Potëmkin. Eppure a dirigere il traffico di questi lavori
pubblici, al tempo della peggio Sindaca di Quarrata, c’era il suo vice,
Mazzanti, che ora è a sua volta Sindaco: ed ecco, da qui, il tiolo a Wortspiel,
a gioco di parole, perché lei, la Sergio Gori era un disastro, e lui, il
Mazzanti un vice-disastro che ora, a sua volta, è diventato un disastro in
prima linea. Un disastro che, in campagna elettorale, ha promesso mari e monti
e che ora si trova giustamente con il ‘popò scoperto’: perché amministrare non
significa fare discorsi, ma saper contare e spendere quattrini, e soprattutto
con progetti fatti bene e completi in ogni loro parte.
Già, proprio così. Completi in ogni
loro parte. E invece, guarda caso, il progetto ‘piste ciclabili’ non lo era
neanche un po’. Per riepilogare il tutto su questo Sindaco-disastro, successore
di altra Sindaca-disastro, si rilegga il post Quarrata, l’amministrazione Pd
e la maledizione delle piste ciclabili (vedi).
Si vedrà che, dei 13 o 14 pareri necessari all’istruzione del progetto
esecutivo, soltanto 1, di pareri, ce n’era: quello del Genio Civile, che,
guarda caso, è scaduto ieri 16 agosto. Quindi non c’è nemmeno una cosa in
regola in questa bufalaggine delle piste – e la cosa non finisce qui: ma
ci torneremo sopra con altro post, perché c’è ancora di più e di meglio.
Abbiate fede.
2. Piscina di Vignole. Un altro gran bell’esempio dell’incapacità dei disastri
allorquando si mettono in testa di voler fare – invece che il medico di base e
il dipendente dell’Enel – gli amministratori pubblici alla guida di un Comune.
Nonostante il megaprogetto-piscina da 5
milioni di euro finisse a esclusivo vantaggio di privati (i veri beneficiari
non sarebbero stati i quarratini, ma la Uisp-Firenze attraverso la persona del
suo Presidente Mauro Dugheri, e la Bcc di Vignole con le circa 80 unità immobiliari
da realizzare nell’area adiacente), la signora Sabrina Sergio Gori murò il
primo mattone, come tutti ricorderanno, con aria trionfale: solo che la sua
mano non sembra affatto quella del re Mida, che trasformava in oro ciò che
toccava, visti gli esiti delle piste ciclabili e della piscina.
Una piscina che oggi si scopre che non
è neppure a norma olimpionica e, quindi, non serve altro che a fare il pediluvio
come qualsiasi altra tinozza; che non ha le fondamenta a norma; che la ditta
che la stava costruendo è fallita; che per poter stare lì, il Comune è costretto
a fare un acquedotto supplementare per rifornirla di sufficiente portata d’acqua;
che ancora mancano espropri di lotti di terreno necessari alla realizzazione
dell’opera; che essa sorge su un’area ad elevato rischio idrogeologico…
Può bastare così? No, non basta ancora.
Fosse solo il male della ditta costruttrice fallita! Le notizie che circolano
sono ancora peggiori; sono un bollettino di guerra perché riportano che Mauro
Dugheri e la Uisp, che avrebbero dovuto accendere un mutuo, questo mutuo lo
avrebbero perso: e quindi sarebbero (e il Comune di Quarrata a ruota) in un
vero e proprio mare di guai, per non dire peggio.
Tutto questo il Sindaco-disastro
Mazzanti lo tace, lo nasconde stringendosi nelle spalle, senza sapere che altro
dire e senza rendersi conto che, comunque, i nodi tornano tutti al pettine. Eppure,
appena qualche mese fa, quando faceva campagna elettorale, aveva il coraggio di
urlare che per il Piuss era tutto in regola; eppure questo Piuss, pur figlio
della peggio Sindaca di Quarrata, era figlio – se non altro adottivo – anche dello
stesso Mazzanti, ai tempi della Sergio Gori responsabile dei lavori pubblici e
non della vendita delle noccioline e dei lupini allo stadio Raciti.
Di fronte a un disastro di questa
portata, ecco che si leva la voce, quasi serafica, di Carlo Papi (Rc) e invita
Mazzanti al redde rationem.
E questo può bastare? Occorrerà
ricordare anche che Papi, e la sua area, hanno sostenuto Mazzanti e hanno
contribuito alla sua elezione; ce sono in Giunta con Mazzanti.
E che forse, per essere davvero seri,
dinanzi a questi disastri che stanno per costare milioni di euro alla città, l’atteggiamento più responsabile sarebbe –
per tanti buoni comunisti che lavorano per il popolo – piantare gli incapaci
come Mazzanti & C. in mezzo al guado: perché finalmente affogassero nella
loro inammissibile, vergognosa incapacità gestionale dimostrata da questi fatti
e da questi misfatti.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 17 agosto 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Mi togli una curiosità aggiuntiva rispetto a questo già terrificante quadretto quarratino ? Ma per la notizia di quella variante limitrofa alla Magia hai ricevuto precisazioni, smentite, rettifiche, querele o solo un imbarazzato silenzio?
RispondiEliminaCaro Scaffaiolo,
RispondiEliminaapprezzo molto i tuoi interventi. Si sente che sei persona che ha saldi princìpi morali e che, ancor oggi, sa chiedere – una virtù a cui molti (troppi) hanno rinunciato.
Con la tua domanda ti riferisci al post QUARRATA. IL COMUNE DELLA LEGALITÀ, DEI MILLE E UN PERMESSI E DELLE MILLE E UNA SORPRESA – 2 (http://quarratanews.blogspot.it/2012/08/quarrata-il-comune-della-legalita-dei.html); quel post che denunciava un chiaro favoritismo nei confronti della ex peggio Sindaca di Quarrata, Sabrina Sergio Gori, quella che ci ha messo nei guai col suo Piuss del cavolo.
No, caro Scaffaiolo. Non ho avuto «precisazioni, smentite, rettifiche, querele», ma neppure «un imbarazzato silenzio», come dici tu.
Non ho ricevuto niente: perché la ex-Sindaca non ha emozioni di sorta – almeno all’esterno. All’interno del Comune, mi dicono, che ogni tanto dava in escandescenze, ma è – come si direbbe – il tipo. La ricordo bambina, alla Scuola Media, quando prese uno dei nostri giornalini scolastici e lo stracciò in pubblico con un accesso di ira che meritò il richiamo e la censura dell’allora Preside buonanima Bruno Poluzzi.
Lei non si scompone. Ma non si scompongono nemmeno certi suoi compagni. Per non fare nomi, la sua attuale Sindaca Cormio, alla quale il post è stato comunicato, visto che a Alessandro Romiti, a Gavinana, per le feste ferrucciane, aveva detto che lei di questa storia niente sapeva…
Mi chiedo, caro Scaffaiolo: ma i politici sanno leggere o dovrebbero tornare a scuola? E se sanno leggere – visto che questo blog (come anche tu certo sai) lo leggono tutti – sono davvero garanti della legalità oppure assomigliano molto a quei siculi che si attaccano al proverbio «orbu, surdu, taci, cent’anni vivi ‘n paci»...?
Il modo migliore per sopravvivere in caserma – mi dissero quando arrivai a Gaeta al carcere – è dire di sì a tutti e fare come ci pare.
Il sì dei politici (dalla Sabrina alla Cormio, ai sindaci della Comunità Montana etc. etc. etc.) è il silenzio assoluto, ermetico: nulla sacciu, nulla fici, nulla vìu.
E continuano a fare come vogliono – mentre la gente (da vera demente) continua a votarli.
Grazie per l’attenzione. E speriamo in meglio!
Edoardo Bianchini