domenica 19 agosto 2012

COMUNITÀ MONTANA. QUALCHE RIFLESSIONE DA FINE-AGOSTO

di Felice De Matteis

Fra ferie negate, ferie frazionate, vertenze sindacali che non mancheranno, in Comunità Montana c’è un gran caos L’immobilismo della politica e dell’amministrazione

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Se il lettore ricorda, nell’articolo di questo blog dal titolo “Comunità Montana in attesa dello scioglimento, tutto resta com’è”, veniva riportato il decreto n. 4 dell’8/8/2012 a firma della dott.ssa Fratoni, Commissario liquidatore della stessa Comunità Montana.

C’è qualcosa che non torna, ovvero come sia possibile restare al proprio posto dopo ben due commissioni di inchiesta amministrative interne che dovrebbero avere stabilito certe responsabilità, continuando a percepire le non indifferenti somme mensili che spettano/spetterebbero a chi ha alte responsabilità dirigenziali.
Si ha la sconcertante sensazione che neppure a livello amministrativo si voglia prendere una decisione; quasi che si usi il fattore tempo per giocare a favore della “filibusta” politica che ha pasturato in Comunità Montana in tutti questi anni, attraverso il “differire”, termine caro al Commissario Fratoni, sperando nella forza dell’oblio.
Magistratura inquirente, Magistratura Contabile, Politica: tutti hanno i loro tempi. Se lo dicono loro… Correva l’anno 2011, mese di marzo. O è “roba grossa”, oppure, mah!
Non è cattiveria o quant’altro: è semplice constatazione.
Il Commissario Fratoni, infatti, nel finale del suo decreto, dopo una sequela di riferimenti a Leggi, Decreti, Regolamenti e quant’altro, usa un termine che di giuridico non ha niente: rapportarsi.
Dice infatti che i due dirigenti apicali, nel loro lavoro debbono “rapportarsi “con funzionari della Provincia, nelle persone del Segretario Generale dott. Pellicci, e con la dott.ssa Letizia Baldi, responsabile dei servizi finanziari e “ per quanto attiene ai profili finanziari” con la responsabile dott. ssa Ilaria Ambrogini.
Mi domando, e qui sono cattivello, ma se i due dirigenti apicali sono incolpevoli, perché metterli “sotto tutela” dei funzionari provinciali? E mi domando: chi firmerà gli atti della sopprimenda Comunità Montana nelle sue giuridiche implicazioni amministrative: i sotto-tutela o i tutor della Provincia?
La domanda sembra sciocca ma non lo è, perché delle due, l’una: o chi ha presumibilmente sbagliato deve essere messo in condizione di non perseverare, anche attraverso una sospensione cautelativa, prevista; o, attraverso una richiesta di parte, di aspettativa con o senza assegni, con motivazioni di vario tipo e genere (che la diavoleria italica offre a man bassa a chi vuole prendersi un poco di riposo supplementare, voluto o imposto per superiori esigenze); o , sublime artificio politico, vale la norma dello stare fermo, subire, fare decantare ed alla fine, chi ha avuto (i politici) ha avuto e chi ha dato (i dirigenti, poco) ha dato.
Sarebbe tragico perché significherebbe che con un lauto stipendio, che qui riportiamo, riferito al 2009, salvo errori, ciascuno è “comprensivo”. Per il bene non di questa politica, per il bene non di questo concetto di potere, noi non possiamo crederlo, perché l’Uomo non ha prezzo. E poiché, seppur di “striscio”, conosciamo il dott. Fedeli, un’altra idea balzana ci percorre il cervello: in Comunità Montana la stessa dott.ssa Fratoni è in enorme difficoltà e per parare il fondo schiena dei tanti politici di lungo corso – della sua parte soprattutto – che in Comunità Montana hanno soggiornato, ha bisogno proprio di tutti. Usando le armi che la politica di oggi offre. Al paziente lettore “l’ardua sentenza”!
Vero è che fra ferie negate, ferie frazionate, vertenze sindacali che non mancheranno, in Comunità Montana c’è un gran caos.
E i dipendenti, quelli che hanno veramente lavorato e tuttora lavorano con serietà e ai quali lo stesso Commissario riconosce di aver lavorato e lavorare per il bene comune? Un tutor provinciale anche a loro? Si vuole forse “avvertire” anche loro che in Italia, oggi, comanda “questo tipo di politica”?
È questo, sia chiaro, un argomentare di ordine esclusivamente politico e non attinente alle singole persone; certamente polemico: s’ha da dire, vista la suscettibilità di certi politici montani e non.
Ma tanto, entro ottobre 2012, tutto finirà!
Forse.

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[Domenica 19 agosto 2012 - © Quarrata/news 2012]

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