mercoledì 29 agosto 2012

COMUNITÀ MONTANA. COME CITTADINO CHE SCRIVE E CHE PRETENDE SPIEGAZIONI

di Felice De Matteis

Troppo facile (e poco chiaro) soffocare un ente per appena un quarto di milione di deficit – Non si poteva salvarlo vendendo una parte del patrimonio?

SAN MARCELLO-MONTAGNA. La differenza fra l’equilibrio di bilancio ed il bilanciamento dell’equilibrio, scusate il gioco di parole, nel mondo dei fruitori dell’informazione, consiste nella differenza del “fine” che lo scrivere si propone; nel caso di questo blog, che dà spazio anche a me, è l’informazione per l’informazione, senza “dominus” superiore che non sia quello della onestà intellettuale di chi liberamente esprime il proprio pensiero. È ciò che abbiamo fatto e continueremo a fare nella disamina della poco edificante vicenda della Comunità Montana e della sua poco onorevole “uccisione” da parte dei politici.

Non abbiamo fatto sconti a nessuno, né siamo andati a caccia del sensazionale: abbiamo riferito fatti, documenti ed interpretato sensazioni comuni che attendono di essere confermate o meno dai vari gradi di giudizio che in ambito penale/contabile /amministrativo stanno prendendo corpo e forma.
Un aspetto della vicenda Comunità Montana non lo abbiamo toccato di proposito e adesso è arrivato il momento di affrontarlo: il perché si sia voluto soffocare una entità positiva nelle sue finalità, solo in parte espresse e solo in microsettori dello sviluppo montano, per un miserevole “buco” di bilancio di appena un quarto di milione. Insomma, per fare un paragone, è come se l’Usl di Scarafuggi/Massa Carrara con il suo buco da trecento e passa milioni di euro si fosse dovuta sopprimere e con essa la sanità intera di quella Provincia.
Lì, a Massa, è intervenuto il Sig. Governatore Rossi e ha salvato il malato mettendolo in rianimazione; qui, in Montagna, sono intervenuti i “monatti” della politica locale e hanno caricato ‘il copro di Cecilia’ sul carretto in viaggio per la fossa comune.
Allora si sappia che questo ente chiamato un tempo Comunità Montana, attraverso i suoi quadri tecnici, partendo dal centralinista fino ai vertici amministrativi (e non politici ) ha prodotto, negli anni, risultati di eccellenza in alcuni settori: si pensi solo al patrimonio forestale e a quello immobiliare la cui vendita, anche parziale, avrebbe scongiurato la sua fine e relegato nell’ambito delle barzellette da osteria l’ipotesi-Dynamone.
Ovviamente lo scandalo “ruberia” c’è stato, per il momento, coinvolgendo solo un reo confesso, che fra l’altro sembra girare tranquillo come niente fosse. È evidente che la sua sicurezza personale è al riparo, in metafora, come quella di Licio Gelli ai tempi di Sindona. E questo perché? Forse perché siamo dinanzi (è una ipotesi e come tale prendetela) a un “lasciatemi perdere, altrimenti potrei cominciare a parlare”.
Ci siamo chiesti, svariate volte, quando i politici coinvolti si sarebbero svelati, rompendo il “patto Gualtierotti” (quello del silenzio e delle bocche cucite): e ad oggi siamo in paziente attesa del responso della Magistratura penale e delle valutazioni politiche che la Commissaria Fratoni dovrà necessariamente produrre quando, a suo comodo, vorrà tenere il Consiglio Provinciale in Montagna proprio su questo argomento.
La avvisiamo che se tutto si ridurrà al solito stantio e scontato politichese, non è improbabile che le pernacchie abbiano il sopravvento. Abbiamo citato anche la Magistratura, che, dal marzo 2011, è impegnata nell’acclarare le eventuali responsabilità; resta il fatto che il cittadino “ignorante” questa lungaggine mal la comprende, ma come dice Totò “ non comprendo ma mi adeguo”.
Le 1500 firme raccolte in un baleno fra la popolazione della Montagna sono, d’altro canto, garanzia che la verità verrà fuori anche perché essendo in Montagna, vasta come territorio, ma limitata come abitanti, una idea/certezza si sta diffondendo fra le persone ed è quella che, a parte il reo confesso, nessun altro dipendente della soffocata Comunità Montana resterà nelle maglie della giustizia penale.
Ecco perché, a nostro giudizio, la dott.ssa Apolito, ha sbagliato “ad ammalarsi” in quel di Cosenza: il suo posto riteniamo che fosse ‘al pezzo’ in Comunità Montana, seppur sotto tutor, pronta a dare battaglia e a dire e documentare chi, quando, perché e come certe cose siano potute accadere. D’altronde ognuno ha il suo stile ed il suo archetipo di comportamento.
Queste precisazioni erano doverose perché, come detto all’inizio, la notizia come spettacolarizzazione dell’evento non mi interessa. Al contrario interessa la sostanza e le implicazioni che essa comporta. Questa è materia di deontologia professionale di chi fa il giornalista e non di chi, come il sottoscritto, chiede e riceve benevolo spazio su questo libero blog.
Ma come cittadino, dunque, ho il diritto di pretendere risposte da chi si è preso carico di rappresentarmi. Fosse anche Odisseo.
A questo punto, per quanto possa valere, io sto con il Fedeli.

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[Mercoledì 29 agosto 2012 - © Quarrata/news 2012]

4 commenti:

  1. Cari amici e compagni tutti (nessuno escluso),
    La Nazione di oggi martedì 4 settembre 2012 titola a pagina 4 della cronaca di Pistoia :
    - " Dirigenti irresponsabili e incompetenti " Apolito e Fedeli : le cause del licenziamento a firma di Davide Costa.

    Una domanda sorge spontanea e mi riferisco in particolare alla mancanza di curiosità del giornalista e dei giornalisti che si sono interessati alla cosa circa la completa Informazione che dovrebbe essere data ai lettori.

    Ma alla Comunità Montana Alto Appennino Pistoiese oltre ai dipendenti c'erano anche altri che operavano per il bene della stessa???

    Dei politici nessuno ne parla; degli assessori al bilancio, nessuna ne parla; dei presidenti che si sono susseguiti nessuno ne parla; dei sindaci revisori nessuno ne parla.

    Nessuno racconta che cosa hanno svelato i computer sottoposti a sequestro. Strano.

    E del rapporto che c'è fra il capo di tutte le ruberie e qualche poco onorevole onorevole?

    E' meglio parlare di miss Italia.

    E' così difficile arrivare a conoscere chi sia o chi siano i grandi manovratori, quelli che stanno sul coperchio della pentola?
    E la stampa locale e nazionale si è addentrata nei meandri solo in alcune e mirate occasioni???

    Ma ci faccia il piacere!

    Viva la Repubblica ... dei forchettoni!







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  2. Egregio Sig. Pasquino:
    lei colpisce con concretezza nel segno. Questo blog,nei suoi sessanta e passa articoli, questo problema lo ha posto.Eccome se lo ha posto! Il problema è proprio nella stampa,quella ufficiale e magari "amicale" di qualche Sindaco che propone il teorema che i colpevoli sono solo fra i tecnici ed i politici di lungo corso, in servizio nella C.M., verginelle senza colpe.Loro "tengono famiglia" ed il fine mese,con i nostri contributi statali deve per forza arrivare; anche i silenzi e le compiacenze. A giorni il blog tornerà in piena operatività. Le assicuro che ne vedrà ancora delle belle!
    Forza,Montagna!
    Cordialmente. Felice De Matteis

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  3. Sig. Pasquino, uso il mezzo del commento in attesa di una ripartenza alla grande, che il blog farà. Comunico a Lei ed agli amici che per caso leggeranno questo commento, che il Consiglio Provinciale in Montagna (vuoi vedere in Dynamo?) si terrà il 6/10/2012.Come avevamo già preannunciato. Potranno parlare solo Sindaci,Consiglieri Provinciali e Rappresentanti della Regione. Il popolo e tanto meno il Comitato,nisba.Ci avevamo picchiato,eh?
    Allegria!Finchè gli dura.

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  4. In attesa della restituzione dei soldi rubati ai cittadini, nel più completo disinteresse da parte delle istituzioni sempre più fedeli al sopire trocare, troncare sopire, di manzoniana memoria,le elezioni si avvicinano a gran passi e ne vedremo delle belle;
    nell'attesa ... il valzer continua e ...

    «All'ordine del Facite Ammuina, tutti coloro che stanno a prua vanno a poppa e quelli che sono a poppa vanno a prua; quelli a dritta vanno a sinistra e quelli a sinistra vanno a dritta;
    tutti quelli sottocoperta salgono sul ponte,
    e quelli sul ponte scendono sottocoperta,
    passando tutti per lo stesso boccaporto;
    chi non ha niente da fare, forse, cerca di darsi da fare qua e là.»

    Secondo me i politici non si sforzano di capire che il vento sta cambiando.
    Lo speriamo fortemente!

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Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
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Grazie.