di Lorenzo Cristofani
Ingorgo in via Antonini |
PISTOIA. Nel mese scorso è circolata, un po’ in sordina, la notizia dell’abolizione della sosta gratuita per gli amministratori. Sindaco, giunta e membri del Consiglio Comunale non avranno più il posteggio gratuito negli stalli a pagamento.
Bene, era un atto dovuto che giustamente avvia la promozione di una mobilità alternativa che disincentivi l’uso dell’automobile. Del resto in una città come Pistoia, dove gli spostamenti avvengono in un raggio di 2 km, puntare su mobilità pedonale e ciclabile è senza dubbio la scelta più moderna ed efficiente.
Non a caso la cara bicicletta, da noi ritenuta un mezzo di svago o intrattenimento, da domenica ecologica insomma, viene considerata, in Europa, la tecnologia dominante su distanze urbane.
A Friburgo, dove c’è un po’ di collina e neve tutto l’inverno, il 30% degli spostamenti avviene in bici e a Parigi, con l’affitto di bici a prezzi irrisori, il comune ha avuto ogni anno entrate per 34 milioni di euro.
Oltre la Manica la London for Transport ha stanziato 150 milioni di sterline per adeguare la città alla ciclabilità e in Olanda le bici sono 18 milioni a fronte di 16 milioni di abitanti.
In tutti questi casi è stata semplicemente vinta una battaglia culturale: cultura urbana, cultura della mobilità e cultura individuale.
Affinché anche Pistoia possa acquisire la cultura della bicicletta sono indispensabili interventi che facilitino il suo uso intermodale e integrato col trasporto pubblico: più rastrelliere distribuite e veri parcheggi nei luoghi ad alta densità d’utenza (come la stazione).
Nelle città del nord e centro-nord la figura del mobility manager è ormai entrata non solo all’interno della macchina comunale, ma anche in enti e scuole, dove si ha un referente per le politiche della mobilità.
In definitiva si deve ribadire che la svolta nella modernizzazione è qui: far capire che 400 metri, a piedi o in bicicletta da un parcheggio scambiatore o da una fermata bus appena fuori dalle mura, è una salutare abitudine affinché tutti possano recuperare la dimensione urbana, e i suoi segni distintivi – esemplare l’immagine di San Salvatore – senza essere congestionati dal traffico, altra immagine di ordinario imbottigliamento.
L’ automobile rimarrà il mezzo di trasporto delle lunghe distanze intercittadine e come in tutta Europa il vero progresso, nelle città, non sarà avere più parcheggi, ma garantire la mobilità con soluzioni intelligenti, comode e rispettose dei luoghi.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 17 agosto 2012 - © Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.