lunedì 27 agosto 2012

VIVERE LA MONTAGNA E VIVERE NELLA CRISI. INCONTRI D’AUTORE CON AUTORI


SAN MOMMÈ. Nel proseguo degli appuntamenti culturali a San Mommè, e in particolare gli incontri con i libri e gli autori dell’Appennino, venerdì 31 agosto all’Hotel Arcobaleno, organizzato con la collaborazione di Legambiente Pistoia e La Pro Loco, si terrà un incontro con Lucialba Forlai e Federico Pagliai.
I libri che parlano del nostro Appennino accrescono ogni volta la conoscenza e l’amore per questa terra, ci fanno riscoprire tesori, mostrandoci con occhi nuovi i luoghi, gli edifici e i paesaggi che troppo spesso vengono sfumati a “rumore di fondo” dalla routine quotidiana.
Leggere dei nostri posti, attraverso lo sguardo e le emozioni diverse di un’altra persona, ci contamina e ci arricchisce, ma nel contempo rafforza il senso della comunità e l’ identità culturale tra noi che viviamo in paesi simili e in realtà simili e siamo alle prese con le stesse difficoltà quotidiane.
Questo venerdì, Lucialba Forlai presenta il suo libro Il Gran Pil e la rivolta delle Fate dove tratta il tema della crisi attraverso il linguaggio e la simbologia delle fiabe. Un linguaggio certo originale per il tema trattato, ma certo non meno efficace e comunicativo.
Federico Pagliai presenta Come un filo che pende che parla del modo di vivere della gente comune nelle nostre zone nella prima parte del secolo scorso, ci descrive uno stile di vita duro, ma che dava valore alle cose che contano davvero. Il testo ci parla dei luoghi come erano allora, delle pratiche quotidiane della vita contadina e descrive la costruzione delle dighe nella Valle della Lima e le difficili condizioni degli operai che al tempo vi lavoravano.
Entrambi i libri con prospettive e linguaggi molto diversi convergono però nel portare il lettore ad una riflessione sul nostro stile di vita moderno che ci ha portato dentro la crisi attuale.
Samuele Pesce
Legambiente Pistoia
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[Lunedì 27 agosto 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. Poche chiacchiere.Ezra Pound: " l'unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azione". Si continui a parlare del passato; ma il presente? Il futuro?

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  2. Caro Alessandro, sono d'accordo sul parlare del presente e del futuro, perché limitarsi al passato è un rimuginare sterile, nostalgico ed isolante. Mi interesserebbe però un tuo commento dopo aver letto il mio libro, perché l'ho scritto proprio per contribuire a far diventare azione qualche idea, senza imposizioni o pretese, attraverso il linguaggio e la simbologia della fiaba, che si rivolgono al cuore oltre che all'intelligenza, e sono accessibili a tutti.
    E' la terza volta che provo a inserire un commento, ma evidentemente non ho la pratica con questo blog e sbaglio qualcosa, perché ogni volta sparisce tutto! Speriamo che sia la volta buona!
    Lucialba Forlai

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