di Alessandro Romiti
Ma da noi sarebbe
stata la stessa cosa?
LUCANIA. La visita in Lucania è di grande pregio per chiunque,
vista la bellezza della terra, l’ospitalità e la grande genuina attenzione dei
suoi abitanti alle risorse ambientali.
La comunità della
valle conosciuta come “Dolomiti Lucane” ha intercettato un cospicuo
finanziamento della Comunità Europea e ha costruito il fantastico impianto di
“volo legato” denominato “Volo dell’angelo” che vi raffiguro in una foto (vedi).
Oggi l’impianto offre
lavoro a 45 addetti, una dozzina tra B&B e alberghi, ristoratori e guide,
con una affluenza giornaliera di 240 utenti nel periodo estivo.
Questo si chiama Sse,
ovvero “Sano Sviluppo Economico”, ovvero progresso sociale.
Diversamente, una
associazione di Matera (vedi) ha fatto ricorso a fondi privati –
certamente devoluti da amanti dell’arte e non dai soliti politicanti
opportunisti – che con la
cifra di 700.000 € hanno permesso il restauro e la messa in sicurezza della
spettacolare chiesa rupestre, denominata “Cripta del Peccato Originale”,
disponibile per una visita davvero speciale che permette il visitatore di
immergersi nel profondo e buio periodo medievale. Una parentesi densa di forti
emozioni, culturali e spirituali, lo assicuro.
Anche qui, 12
occupati stagionali e ovvie ricadute dirette e indirette sul territorio
circostante.
Fondi pubblici, ancorché
comunitari i primi, privati i secondi: se li avessero fatti alle nostre
latitudini, sarebbero stati sufficienti al risultato conseguito dalle genti
lucane?
Credo che sarebbero
stati moltiplicati almeno per 3, fermi restando i costi di investimento
effettivi a prezzi di mercato, ricordandomi del costo di 13 milioni di €
necessario per realizzare la storpiata “Porta Nuova”. Scusatemi se mi permetto.
Mi chiedo e – meglio
ancora – chiedo a tutti: avrebbero saputo/potuto/dovuto fare qualcosa di simile
anche i nostri politici locali, viste le bellezze paesaggistiche offerte dalle
nostre montagne?
Dopo lo scandalo Untouchables,
mi viene da chiedermi: quale sorte avrebbero avuto i fondi della Ue
possibilmente investiti sul territorio per iniziative promozionali?
Non vorrei essere
impertinente, ma devo stigmatizzare che una somma sicuramente superiore ai
500.000 € è stata “intercettata” dai finanziamenti comunitari per sostituire la
bella e pregevole (perché storicamente patinata e autentica) pavimentazione
lapidea del corso di Pistoia, oggi resa perfettamente pedonabile, grazie alla
nuova, costosa e soprattutto “falsa” (perché moderna) e fredda pavimentazione
in pietra.
Non c’era davvero
altro modo di investire tali risorse sul territorio della nostra provincia?
Mi sembra che
qualcuno abbia giustificato l’esuberante spesa con la circostanza che “... tanto
sono fondi della Ce”!
E le nostre zone
montane, non potrebbero aver trovato un diverso volano di sviluppo, grazie a
iniziative di tipo strategico che probabilmente potevano avere regìa nella
istituzionale (ma oramai defunta) Comunità Montana?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 28 agosto 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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