lunedì 27 agosto 2012

LA DISGRAZIA DI ESSERE ITALIANI

di Edoardo Bianchini

Il rientro dalle ferie mantiene quello che prometteva: non un autunno caldo (i caldi erano riservati agli anni dell’agitazione, delle rivendicazioni e dell’inflazione, con o senza terrorismo), ma gelido come un morto, come ho avuto modo di dire anche qualche giorno fa.
Messi in mano dal super-Presidente Napolitano, difensore della Costituzione, a un Governo che nessuno di noi aveva votato, questo Paese, maestro della legalità (specie a sinistra), da un anno circa sta andando avanti a singhiozzi fra colpi di rasoio e miracoli di Padre Pio.

E Monti pontifica con una serie di ‘primi della classe’ che, o prima piangono per le scurate alle pensioni, ma poi fanno di tutto per fare schiantare gli esodati; oppure si scoprono ‘portati & votati alla politica’, e cercano di farsi vedere in prima fila con il collettino bianco, il fiocco bene annodato e il ciuffo pettinato come bimbi delle elementari, per essere scelti da ciò che dei partiti resterà (una specie di poltiglia putrescente) prima del ritorno alle urne: dove ci aspetterà/non ci aspetterà una legge elettorale forse ri-proporzionale.
Tra questi infiocchettati ‘bambini delle elementari’, diventati professori universitari (spesso la differenza è minore di quanto si possa pensare), si è perfino accesa la gara a chi è più bravo: loro sono tutti ben tarati sui concorsi universitari, cioè su quel sistema di ‘concorso comparativo’ che, più giustamente, dovrebbe essere definito, in maniera realistica, il ‘sistema di cooptazione basata sul nulla’ (ma certo sui favoritismi).
Si è accesa la gara, ultimamente, a chi offriva di più. La Fornero ha tirato fuori la promessa ‘meno tasse sui salari’, qualche altro suo collega la versione semplificata ‘meno tasse’. E poi ci sono stati (e ci saranno) gli stop di Mario. E un gran casino nella mente degli italiani: specie i più di quel ceto medio assassinato dalla politica cialtrona, stupida e inconcludente dei mezzi-partiti, partiti anche di testa.
In Italia c’è chi, concretamente avverte (vedi Guidi) che, se non calano le tasse, si muore tutti: ma Mario pensa alle bevande con le bollicine e a quelle zuccherate – morire di diabete sarebbe il meno, perché almeno sarebbe un morire ‘dolce’, mentre questo strozzo governativo, ammantato di sussiego salvifico, fa proprio schifo – e, in aggiunta, a mille altri balzelli e marchingegni.
Fuori, in Europa, c’è chi, da mesi e mesi – per non dire da anni – ci sta prendendo in giro: e penso alla Merkel e alla grande Germania che, finora e fin qui (ma le crepe e le zampe di gallina sotto gli occhi, almeno le prime, stanno iniziando a diventare visibili…), hanno campato e si sono fatti ricchi alle nostre spalle di cugini poveri e da prendere a calci in culo perché figli di pizza & mandolino. Ma oltre alla Merkel leggete anche la posizione della Bundesbank che stronca Draghi: e consolatevi dell’europeismo oltranzista, da cui non si torna indietro e «non si cede neppure un metro» come nella La sagra di Giarabub (vedi).
131 vertenze sul tavolo del Governo? Non preoccupatevi: sono solo virtuali, come del resto il Governo stesso. Le risposte sono già date e scontate: sarà un no o una pecetta per tutte quelle che non appartengono alle categorie delle caste. Il resto ciccia.
La polizia si agita perché chiede che le società di calcio paghino per la sicurezza negli stadi? Ha ragione: ma chiunque si agiti, oggi, in Italia, ha ragione. Pensate a tutti i discorsi che sono stati fatti nei giorni scorsi sulla scuola, e prendete coscienza anche del fatto che l’istruzione ha il suo contratto risalente nel tempo a più di 6 anni fa: poi la spina è stata staccata. Anche se vi sembra giusto, è una inammissibile strontura (un neologismo, da Guido Ceronetti in La Musa ulcerosa vedi –, derivante dalla fusione dei termini struttura + stronzo), dopo che gli impegni presi erano altri, con le scadenze triennali: ma questo è il Paese della legalità dell’ Uomo di Budapest
Poi Grillo e Bersani si “scambiano i saluti”: ma, fra tutti e due, fanno a chi fa più pena. L’uno con la sua faccia da clown, l’altro con la sua faccia da clown.
Fossero, tutti quanti, difettosi e esecrabili come quelli che furono ammazzati ad asciate, alla maniera di Agamennone al ritorno da Troia, con la più bella e osannata delle operazioni del mondo, Tangentopoli, che ci ha consegnato a questo autunno freddo, freddissimo, anzi polare!
E mentre – non sapendo che altro fare – la “banda dei bimbi delle elementari” o i ragazzi della via Pál ci hanno messo nei guai perché, more italico, invece di cancellare le Province, tutte e di colpo, e risolvere il problema, hanno aperto il concorsone delle soppressioni a “chi ha più palle più ne spari” (e Rossi è preso di mira per i suoi s-punti di vista non condivisi da nessuno: ma quando c’è da scegliere, si sa, qualcuno deve pur morire), Harry d’Inghilterra è nei guai perché si è fatto fotografare gnudo (come direbbe Benigni); e seraficamente il Papa ci spiega perché Giuda tradì Gesù: «la colpa più grave di Giuda, resta per il Papa-teologo quella della “falsità”, un “marchio del diavolo”» (La Nazione).
Sentite… Nun ce ne pò fregà de meno.
Delle motivazioni di Giuda perché, quanto a falsità, la Chiesa ne pullula a tutti i livelli (e a Pistoia basta pensare a come ha reagito la Curia nella vicenda Aias/Apr); delle nudità di Harry perché ormai da anni noi tutti, cittadini normali, siamo nudi dinanzi a un potere diffuso (politico, burocratico, amministrativo, giudiziario) a cui, dopo averci tolto tutti i peli che avevamo, manca solo di strapparci la pelle viva come Apollo quando, come dice Dante, tirò fuori Marsia “dalla vagina delle membra sue».
Spellati come ranocchi della sagra dell’Anchione, cari lettori/elettori, siamo tutti fritti.
E da un bel pezzo.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 27 agosto 2012 - © Quarrata/news 2012]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.