Il Presidente della Regione torna alla
carica con Monti chiedendogli di mettere fine all’ingiustizia della doppia
accisa, quella che la Regione è stata costretta a introdurre per far fronte al
costo dei lavori in Lunigiana e all’Isola d’Elba, e quella decisa dal Governo in
seguito al terremoto dell’Emilia Romagna
FIRENZE. Enrico Rossi ha scritto a Monti:
Egregio Presidente,
torno nuovamente a proporre alla Sua
attenzione un problema che da tempo ho segnalato a Lei e in altre autorevoli
sedi e che ha a che vedere con il rispetto di un principio generale di
giustizia e di solidarietà.
Autorevoli osservatori denunciano oggi
sulla stampa un rincaro del prezzo della benzina, che resta il più alto tra i
paesi europei, e indicano proprio nella Toscana la Regione che detiene il
record non invidiabile del costo più elevato del carburante.
Come certamente ricorda nell’autunno
2011 la Toscana è stata colpita da due gravi eventi alluvionali, in Lunigiana e
all’Isola d’Elba, per i quali è stato riconosciuto lo stato di emergenza
nazionale. La Regione ha quindi introdotto per il 2012 l’accisa della benzina
per 5 centesimi al litro per far fronte alle esigenze derivanti dai disastri
che si sono verificati e in obbedienza alla norma che obbligava le Regioni a
imporre aumenti fiscali prima di accedere alle risorse del Fondo nazionale
della Protezione civile.
Contro questo provvedimento la Regione
Toscana ha fatto poi ricorso alla Corte Costituzionale, ritenendo che i costi
dell’evento calamitoso dovessero gravare sulla fiscalità generale e non più
solo su quella della comunità colpita dall’evento. La Corte ha riconosciuto la
validità delle nostre ragioni, e a questo principio si è uniformato lo stesso
governo quando, in seguito al disastroso terremoto in Emilia Romagna, ha
ritenuto di far ricorso ad un aumento dell’accisa sulla benzina applicandolo
all’intera comunità nazionale.
Questo però ha significato per la Toscana
una pesante penalizzazione, perché le accise (regionale e nazionale) si sono
sommate tra loro, caricando i cittadini di un onere maggiore rispetto a quello
richiesto in altre regioni.
Nel febbraio scorso mi sono permesso di
scriverLe invocando un pronto intervento del Governo per sanare rapidamente
questa situazione, riformando, in accordo con le Regioni ed Enti locali, la
legge 10 del 2011 e ripristinando con la necessaria capienza il Fondo
nazionale.
Di una accisa sulla benzina uguale in
tutte le Regioni (senza chiedere nulla per il pregresso) ho quindi parlato al
ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda, che ha giudicato
ragionevole la proposta. Per i cittadini toscani questo significherebbe ridurre
di 5 centesimi al litro il costo della benzina e avere ugualmente le risorse
previste per gli interventi in Lunigiana e all’Elba. Ho investito del problema
i capigruppo parlamentari, mentre la proposta è stata condivisa nel giugno
scorso da tutte le Regioni nel corso della Conferenza delle Regioni e delle
Province, la cui presidenza si è impegnata a sottoporla al governo nella sede
della Conferenza unificata.
Nonostante l’impegno però nulla è
cambiato, le mie lettere non hanno avuto risposta e tutt’ora i cittadini
toscani, colpiti da eventi gravissimi, sono costretti a subire una
sperequazione incomprensibile e una disparità di trattamento immotivata e in
contrasto con il principio di solidarietà nazionale
Le chiedo pertanto di adoperarsi per
correggere rapidamente questa iniquità e che il problema venga affrontato fin
dal Consiglio dei ministri che si riunirà domani. Fiducioso che voglia prendere
in seria considerazione questo appello Le invio distinti saluti.
[23/08/2012
18.08
Regione
Toscana]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 24 agosto 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.