di
Giovanni Ibba [*]
Gesù, quando
predicava e operava per le strade della Galilea e della Giudea, aveva davvero
in mente di «creare» una nuova religione?
PISTOIA. La
questione su chi ha fondato il cristianesimo s’intreccia con quella su chi era storicamente
Gesù. A quest’ultima domanda cercò di dare una risposta, nel XVIII secolo, Reimarus.
A. Schweitzer scriveva (Storia della ricerca sulla vita di
Gesù, 86) che «Prima di Remarius nessuno aveva tentato di comprendere
storicamente la vita di Gesù». Della sua opera, com’è noto, Lessing pubblicò frammenti
postumi, fra i quali leggiamo: «Io credo che vi siano forti motivi per tenere ben
distinto ciò che gli apostoli raccontano nei loro propri scritti da ciò che Gesù
nella sua vita ha realmente espresso e insegnato» (I
frammenti, 358).
Seminario Vescovile – via Puccini, 36
– Pistoia. Martedì 18 dicembre 2012, ore 21.
All’incontro-dibattito sul tema interverranno
Remo Cacitti dell’Università di Milano e Romano Penna, dell’Università Lateranense.
Seguirà dibattito (vedi).
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Come scriveva G. Barbaglio
(«Gesù», in Dizionario del Sapere storico-religioso del Novecento, p.
923) «nasce così la diade “Gesù storico e Cristo della fede” che avrà lunga vita».
Secondo Remarius Gesù si sarebbe battuto per la libertà del suo popolo, ma fu sconfitto
e crocifisso dai romani. Allora i suoi discepoli interpretarono la sua morte come
fosse stato un sacrificio espiatorio dei peccati dell’umanità, presero di nascosto
il suo cadavere e lo proclamarono messia. Per Reimarus «il suo scopo non era stato
quello di soffrire e morire, ma quello di stabilire un regno terreno e di liberare
gli ebrei dalla prigionia; in questo Dio lo aveva abbandonato, in questo era andata
vana la sua speranza»; per cui «dopo la morte di Gesù, per la prima volta è stata
inventata la nuova dottrina di un redentore spirituale sofferente, semplicemente
perché la pura speranza era andata a vuoto» (I frammenti, 454).
Nel non breve percorso
compiuto da questa «diade», percorso che cercava di avvalersi di una lettura «storica»
della vita di Gesù e, di conseguenza dell’origine del cristianesimo, vi sono stati
tentativi di mostrare, in base a un approccio razionalistico, un Gesù mitico, in
ordine alla spiegazione dei fatti soprannaturali dei racconti evangelici (per esempio
D.F. Strauss nel suo Das Leben Jesu 1835-36).
Quest’ultima corrente interpretativa della figura di Gesù ha visto molti esponenti,
fra i quali il più noto fu E. Renan, fino ad arrivare al recente G.A. Wells, autore
di The Jesus Myth (1999).
Le varie scuole che hanno
cercato di studiare Gesù come personaggio storico, al di là di ogni intenzionalità
apologetica (anche se spesso mostrando un’apologetica al contrario) hanno poi conseguentemente
fatto emergere la questione se ciò che viene predicato dalle comunità cristiane,
dalle origini fino ad oggi, corrisponda davvero al pensiero di Gesù; se, in sostanza,
Gesù non abbia mai ideato né pensato la costituzione di una comunità che si distanziasse
nettamente dal giudaismo.
Ben inteso, oggi è evidente
che una separazione netta Gesù/Giudaismo, così come potrebbe sembrare emerge per
esempio dal vangelo di Giovanni, non va intesa come il risultato di un progressivo
rifiuto dei «cristiani» rispetto ai «giudei». Gesù, quando predicava e operava per
le strade della Galilea e della Giudea, aveva davvero in mente di «creare» una nuova
religione? Forse per capire bene chi sono i primi membri della comunità post-pasquale
sarebbe necessario capire come era strutturato, nelle sue varie correnti, il giudaismo
del primo secolo e scoprire, fra le tante ipotesi, che Gesù apparteneva o rappresentava
una particolare corrente giudaica del tempo; per esempio, come qualcuno dice, a
una corrente di tipo apocalittico. Inoltre, qual è l’importanza di Paolo nella formazione
della «nuova» religione «cristiana»? I membri delle prime comunità seguaci di Gesù
erano «cristiani» nell’accezione che oggi diamo all’aggettivo? Si potrebbe affermare
che un ruolo determinante alla formazione del «cristianesimo» lo ebbe, già qualche
secolo dopo i fatti narrati dai vangeli, Costantino?
[*] – Del Centro Maritain.
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[Domenica
16 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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