domenica 9 dicembre 2012

IL PD, IL PORCELLUM, IL BAMBOCCIUM

di EDOARDO BIANCHINI

PISTOIA. Dopo le bischerate del Pdl e le annunciate dimissioni di Mario Monti – che Dio lo abbia in gloria con tutti i suoi sostenitori –, il quadro politico si chiarisce ancora di più.
E scopriamo che a volere il Monti dell’equità e delle tasse per tutti (i più poveri), sono proprio loro, i post-bolscevichi che, passati dal vizio di mangiare i bambini e i preti, a quello di volerne allevare (di bambini e di preti) una caterva e sempre in crescendo (oltretutto i preti, ormai, sono tutti comunisti e i bambini si possono sempre far crescere come tali: basta mandarli nella scuola pubblica o in parrocchia…), ora ci fanno le prediche su come si salva l’Italia: dopo che, con tutta la loro intelligenza, più che salvarla la hanno succhiata in tutte le salse e non le hanno lasciato nemmeno gli ossi, perché con quelli più duri ci hanno fatto i bottoni e hanno venduto anche quelli – vedi, ad esempio, la vicina, a noi, storia della Comunità Montana, dove a rubare e far rubare non c’ero certo io, ma i compagni.

Bersani – che al popolo non racconterà favole come Berlusca, ma tragedie come si conviene per convincere che, dopo l’allegra spesa sociale di decenni di spinta comunista, la cintura va comunque tirata e forse a morte – ha una sola grande paura, dato che Mario molla: che il suo Pci (sì, proprio quello e non il Pd) non abbia il tempo materiale di tirarsi su i pantaloni, seduto com’era sulla tazza del cesso, per mettersi il vestito buono, quello delle elezioni del 2013.
Se non si cambia il porcellum, come si fa ad arrivare a dama nel modo migliore?
Questo è il primo, vero motivo per cui i comunisti sono tutti in subbuglio: ogni abbreviamento di tempo, è pericoloso per il su(l)cesso del partito.
Il porcellum tormenta Gigino di Bettola e i suoi sostenitori, anche locali, a iniziare da Marco Niccolai, che tuona, da Pescia, su vari temi caldi del momento: tasse e sperperi pesciatini, ma anche ordine pubblico; e da Pistoia sul rischio di andare alle elezioni senza un’altra tornata di primarie per scegliere gli uomini. Quelli nuovi e buoni davvero.
A me, obiettivamente, cadono le braccia.
Questo Pci (sì, proprio così, non ho sbagliato) più conservatore e autoconservatore dei vassalli del re, oltre ad avere il problema del porcellum ha anche quello del bamboccium.
L’esimio dottore in legge, infatti, segretario provinciale del Pci, che lavora al Comune di Calenzano (vedi) e che ha già il suo sederino d’oro al caldo, non si è ancora reso conto di un fatto fondamentale: che il suo trono, quello su cui siede in questo momento, è un trono di cacca, inconsistente e delegittimato. E la riprova – anche se fa finta di nulla – l’ha avuta pochi giorni fa, quando il 60 % dei votanti comunisti, ha preferito il rottamatore in fieri Renzi, piuttosto che il rottamato in esse Bersani.
Se questo segretario-bamboccium fosse all’altezza del caso e non solo del suo personale interesse, così bravo com’è, così attento a quello che gli succede intorno, così rivoluzionario e così buon predicatore, farebbe una cosina semplice semplice: si dimetterebbe, senza tanti discorsi, consapevole di non avere base sotto quel suo sederino d’oro sistemato al caldo.
Certe favole così belle (un posticino sicuro in un Comune, di questi tempi) non accadono mai a un povero e semplice vero figlio del popolo.
Perché il nostro superpreparato bamboccium non prova a spiegarcene i motivi?






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[Domenica 9 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

3 commenti:

  1. Tu pesa che sculo, per la quarta e il quinto nella graduatoria del Comune di Calenzano: ne prendevano solo tre e il terzo è passato per una inezia (25,6) rispetto al 25,5 della quarta e al 25,5 del quinto.

    Che sculo. Oppure, come preferite, che culo !!!

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    1. Ma poi per quel 25,6 gli hanno dato il massimo del punteggio all'orale!!!
      Io direi che culo, caro Scaffaiolo.
      Che gran culo!

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  2. Tutti signori con la tessera GOLDEN del PCI o PD, è la stessa cosa – parlo di quelli della montagna – Sichi Valerio, Il leggendario migratore, da sindaco ad assessore a ripetizione, in vari comuni e poi uffici del turismo, dimenticavo la Comunità Montana e adesso il Comunone, ai Moreno Seghi, se non sbaglio con un ottimo posto in provincia e con un curriculum vitae con irripetibili esperienze che gli permette di ambire a qualsiasi incarico manageriale, robe da premio Nobel, a questo Dott. Niccolai e più quanti altri? per passare da Adamo Bugelli, Coop, mica Coop, sanità e opere pie.
    A San Marcello, precisamente a Limestre, adesso non manca neppure questo, beneficenza e opere di bene, un collante che sta creando una avvincente coesione tra destra e sinistra, che bello!

    Tutti personaggi che sotto l’ombrello del PCI hanno fatto e disfatto, migrati da una occupazione all’altra, in incarichi che quando non c’erano si inventavano e indipendentemente dalle loro esperienze, capacità e preparazione, ma solo per appartenenza a una “chiesa”, quella del PCI.
    Forse questo ombrello è una grande protezione anche per tante altre situazioni, soprattutto le calamità.

    Ma se la chiave per accedere a tutti questi interessanti posti e, che ti da tutte queste opportunità migratorie, che concentra in se tutti i lasciapassare, è l’avere in tasca questa tessera GOLDEN del PCI, quanto costa? ipoteco i miei pochi beni, anche le mutande, prendo un mutuo e la compro.

    E’ cedibile?

    I figli la possono ereditare?

    Aspetto la proposta.

    Un’ultima domanda: ma questa tessera ti trasforma per essere buoni per tutte le stagioni?

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