LARCIANO. Parte la campagna elettorale di Emanuele Logli alla
segreteria provinciale del Partito Democratico. Il giovane candidato renziano,
24 anni, consigliere comunale di Montale, si è presentato agli elettori e,
accolto dal Comitato “Adesso Larciano”, ha illustrato le linee programmatiche
attraverso cui cambiare il partito e rinnovare la politica anche in provincia
di Pistoia.
Il termine per la presentazione delle
firme necessarie per la candidatura scade venerdì sera alle 20.00, ma la corsa
di Logli è già partita, sulle ali dell’entusiasmo e della passione che sta
spingendo Matteo Renzi.
“Vogliamo cambiare il PD, per cambiare
il Paese – esordisce Logli – il prossimo congresso sia l’occasione per un
confronto serio sulle idee e sui contenuti. Siamo convinti che Renzi sia il più
autorevole protagonista di questa trasformazione: personalmente sono da sempre
un suo sostenitore e sono certo che insieme a lui potremo rinnovare l’Italia e
cambiare verso, come recita il suo slogan. La nostra è un’idea riformista di
grande e reale cambiamento. Questo entusiasmo e passione ci incoraggiano a
proseguire sulla strada intrapresa fino ad oggi”.
Logli entra nel dettaglio delle
priorità che il Partito Democratico pistoiese dovrebbe affrontare fin da
subito. “Al primo posto la questione della sanità, e un’ampia e seria
discussione sui futuri assetti istituzionali in seguito alla chiusura delle
province. Si tratta di nodi irrisoti, che il PD provinciale non ha mai
affrontato con la dovuta chiarezza. L’assemblea è stata convocata nell’ultimo
mandato soltanto due volte: si tratta di un errore è necessario coinvolgerla
maggiormente, così come occorre allargare la discussione ai segretari delle
Unioni Comunali. Questo significa mantenere vivo un costante rapporto con il
territorio e valorizzare i Circoli”.
Il Partito Democratico, secondo Logli,
deve cambiare anche nel modo di comunicare, snellire la burocrazia interna ed
eliminare i vincoli e le procedure che rendono difficoltosa la partecipazione e
l’ingresso di energie nuove.
“Dobbiamo avere il coraggio di ammettere la sconfitta delle ultime elezioni politiche, la progressiva perdita di voti e iscritti, lo smarrimento di una identità chiara. Se il Partito Democratico non riesce a recuperare l’entusiasmo e la visione del discorso del Lingotto di Veltroni rischia di perdere se stesso. Il PD può essere il motore del cambiamento, non può e non deve aver timore di effettuare scelte radicali rispetto al passato. Soprattutto sul territorio, sia esempio di buona amministrazione, ma anche di una buona politica, in grado di offrire un contributo di idee e di suscitare nuovamente la speranza dei cittadini. Con umiltà e spirito di servizio sono certo che insieme potremo davvero realizzare un grande ed ambizioso progetto”.
“Dobbiamo avere il coraggio di ammettere la sconfitta delle ultime elezioni politiche, la progressiva perdita di voti e iscritti, lo smarrimento di una identità chiara. Se il Partito Democratico non riesce a recuperare l’entusiasmo e la visione del discorso del Lingotto di Veltroni rischia di perdere se stesso. Il PD può essere il motore del cambiamento, non può e non deve aver timore di effettuare scelte radicali rispetto al passato. Soprattutto sul territorio, sia esempio di buona amministrazione, ma anche di una buona politica, in grado di offrire un contributo di idee e di suscitare nuovamente la speranza dei cittadini. Con umiltà e spirito di servizio sono certo che insieme potremo davvero realizzare un grande ed ambizioso progetto”.
[comunicato
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[Venerdì 11 ottobre 2013 | 18:56 - © Quarrata/news]
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