venerdì 11 gennaio 2013

ADDETTO STAMPA O PORTAVOCE DEL SINDACO MUNGAI? UNA GRAN CONFUSIONE NEGLI ATTI E NEI RUOLI

di EDOARDO BIANCHINI

Una vicenda denunciata da Gianni Manigrasso (Serravalle Futura) che non sembra rappresentare il massimo della trasparenza e della legalità quanto ad assunzioni e mansioni del personale impiegato



SERRAVALLE-CASALGUIDI. Chiedo scusa, in primis, se questo intervento sarà particolarmente lungo: ma le vicende legate alla pubblica amministrazione sono sempre contorte e complesse e necessitano, perlopiù, anche di ampie citazioni direttamente dagli atti rammentati, che, nel nostro caso, sono tutti riportati, leggibili e scaricabili a questo link.

Ciò premesso, con una mail del 2 gennaio scorso, oggetto Assunzione Addetto Stampa Comune, il consigliere di Serravalle Gianni Manigrasso (gruppo di Serravalle Futura) allertava la stampa su una mossa del Sindaco, Eugenio Patrizio Mungai, che, motu proprio, decideva e decretava, in due passi, l’assunzione di una collega giornalista professionista, a tempo determinato e fino a fine mandato del Sindaco stesso, per una cinquantina di mesi e con contratto di esclusività professionale.
Il Tirreno recepiva questo allertamento con una notiziola in cronaca (vedi immagine), dalla quale, però, non si ricava la reale portata della mossa di Mungai e della sua Giunta.
Questo blog, in proposito, ha ritenuto di mantenere un basso profilo, ma solo in attesa di verificare, passo passo, la situazione, anche attraverso gli atti che il consigliere Manigrasso aveva allegato alla mail.
Il Sindaco – abbiamo detto – realizzava l’assunzione della persona interessata in due passi.
Il primo passo Mungai lo compiva con una delibera di Giunta (la n. 141 del 22-12-2012 – Provvedimenti in merito all’incarico di addetto stampa) in cui si legge:

Il Sindaco ritiene quindi di coprire tale ruolo [addetto stampa – ndr] mediante una figura da individuare con successivo decreto dotata dei necessari requisiti per le seguenti attività:
– curare i collegamenti con gli organi di informazione (stampa, radio e televisioni);
[omissis]
– ogni altra attività, oltre a quelle sopra elencate in via esemplificativa e non esaustiva, connessa alle attività di informazione e comunicazione di cui alla L. 150/2000.
Peraltro tale figura, in qualità di addetto stampa, svolgerà le sue funzioni alle dipendenze del Sindaco, a cui risponderà direttamente degli obiettivi assegnati e farà riferimento per gli aspetti giuridici ed amministrativi al Responsabile dell’Area Amministrativa che potrà utilizzare la medesima per attività correlate.
L’addetto stampa viene inquadrato nella categoria giuridica C 1 e il suo il trattamento economico quello previsto dal CCNL.
[omissis]
DELIBERA
1. di procedere all’assunzione dell’addetto stampa del Comune da assumere con contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato, al di fuori della dotazione organica dell’Ente, a supporto diretto al Sindaco per lo svolgimento delle funzioni relative alla informazione e comunicazione istituzionale, alle dipendenze dell’Area Amministrativa;
2. di dare atto che il trattamento giuridico ed economico del predetto addetto risulta definito nello schema di contratto individuale di lavoro nel testo allegato che si approva quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
3. di prendere atto che il Sindaco procederà con proprio decreto all’individuazione ed alla nomina della predetta figura;
4. di demandare tutti gli adempimenti relativi all’assunzione, compresa la stipula del contratto, al Responsabile dell’Area Amministrativa.

Il secondo passo Mungai lo compiva con il decreto (il n. 123 del 28/12/2012 – Provvedimenti in merito alla deliberazione G.C. nr. 141 del 22-12-2012) con cui decideva

1) Di individuare nella sig.ra Maria Adele Silvestro Tasselli, residente in Serravalle Pistoiese, la figura di Addetto Stampa del Comune di Serravalle Pistoiese, il cui incarico verrà affidato secondo le modalità previste dalla deliberazione G.C. nr. 141 del 22-12-2012 e perfezionato con idonea successiva determinazione del funzionario area Amministrativa, ivi compreso l’impegno di spesa e la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro, a decorrere dal 02-01-2013 e per tutta la durata del mandato del Sindaco.

Al di là di qualsiasi valutazione di carattere politico – competente, peraltro, non a noi, ma a Manigrasso e al suo gruppo consiliare – circa l’opportunità, o meno, che il Comune di Serravalle si addossi, in tempi di spending rewiev, la spesa di oltre 106mila € per la collega Tasselli (sul cui impiego non possiamo che essere d’accordo sotto il profilo della colleganza e dell’occupazione), quello che inquieta di più, nella decisione di Mungai (e che dovrebbe essere oggetto di attenta riflessione sia da parte dell’Ordine dei Giornalisti che da parte dell’Associazione Stampa), sono questi due significativi passaggi della delibera di Giunta n. 141:

1.
Peraltro tale figura, in qualità di addetto stampa, svolgerà le sue funzioni alle dipendenze del Sindaco, a cui risponderà direttamente degli obiettivi assegnati e farà riferimento per gli aspetti giuridici ed amministrativi al Responsabile dell’Area Amministrativa che potrà utilizzare la medesima per attività correlate.
L’addetto stampa viene inquadrato nella categoria giuridica C 1 e il suo il trattamento economico è quello previsto dal CCNL.

2.
di procedere all’assunzione dell’addetto stampa del Comune da assumere con contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato, al di fuori della dotazione organica dell’Ente, a supporto diretto al Sindaco per lo svolgimento delle funzioni relative alla informazione e comunicazione istituzionale.

Cosa c’è di inquietante in questi due passaggi? È presto detto.
Tenendo presente che in diritto amministrativo “la forma è sostanza” e che essa configura, nella sua espressione letterale, il requisito delle qualità costitutive dell’atto stesso e dell’oggetto dell’atto stesso, la delibera sottolinea che l’«addetto stampa, svolgerà le sue funzioni alle dipendenze del Sindaco, a cui risponderà direttamente degli obiettivi assegnati», ma anche che, al contempo, sempre l’addetto stampa «farà riferimento per gli aspetti giuridici ed amministrativi al Responsabile dell’Area Amministrativa che potrà utilizzare la medesima [si noti: la medesima, nella pessima forma dell’atto, indica l’addetto stampa che (come vedremo solo nell’atto successivo, il decreto di nomina), è una donna ndr] per attività correlate».
Dinanzi, dunque, a queste due affermazioni, si resta stupiti e perplessi perché questa figura di addetto/a stampa altro non sembra essere che un Arlecchino servitore di due padroni: da una parte quel Sior Todaro brontolon del Sindaco Mungai, dominus assoluto di casa; dall’altra il capo del personale del Comune di Serravalle, che può perfino adoperare l’addetto/a stampa per «attività correlate» alle funzioni amministrativo-istituzionali: cioè, in altre parole, perfino – per paradosso – per attaccare francobolli sulle lettere da inviare alla gente o per timbrare i documenti e i certificati. Con-fusione di ruoli, dunque.
E già qui siamo di fuori – in maniera eclatante – rispetto ai compiti che possono essere svolti da un giornalista, per di più (come vedremo) professionista: cioè passato attraverso un esame di stato a Roma.
Ma non è finita qui. Quando si legge (sempre delibera 141 del 22-12-2012) che «L’addetto stampa viene inquadrato nella categoria giuridica C 1 e il suo il trattamento economico è quello previsto dal CCNL», si evince e rileva anche un’altra bestialità che l’approssimazione della nostra pubblica amministrazione – così sussiegosa e sufficiente – non sembra essere in grado di cogliere: e cioè il fatto che la categoria giuridica C 1 è assolutamente inadeguata a retribuire e compensare un lavoro di alta qualificazione come quello di un giornalista professionista, datoché la C 1 individua, giuridicamente e sindacalmente, il profilo di un collaboratore amministrativo/contabile obbligato al semplice possesso di diploma di scuola media superiore: qualità ampiamente sopravanzata dallo status di “professionista della comunicazione”, che dà accesso a una mansione le cui caratteristiche costitutive, ope legis, sono più tipiche – in virtù dell’assoluta autonomia professionale e organizzativa – della carriera direttiva, se non addirittura dirigenziale (e non tanto di quella mista/bastarda, ai limiti della confusione dei ruoli, della carriera esecutiva/inizio-concettuale della C 1 nel CCNL Enti Locali).
Del resto – e in aggiunta a tutto questo: e sarebbe il caso che lo stesso Segretario Comunale se ne occupasse con maggior cura dopo una più attenta disamina – trattandosi di professionista «da assumere con contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato», il Comune si comporta, nella fattispecie, come un semplice datore di lavoro privato persona fisica: non può quindi sottopagare (e cioè sfruttare: e per un’amministrazione di sinistra questo non è punto bello) la collega Maria Adele Silvestro Tasselli che delle due l’una:
1. se è addetta stampa a tempo pieno, dovrebbe, in ipotesi, più giustamente e preferibilmente essere assunta con CCNL di lavoro giornalistico, ex art. 1, e non dipendere, se non in senso lato, dal Sindaco, ma senz’altro non dal capo del personale in linea amministrativa.
Oltretutto, ex delibera Giunta Municipale 141 del 22-12-2012, «I componenti dell’ufficio stampa non possono esercitare, per tutta la durata dei relativi incarichi, attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche» e, quindi, la collega ha l’obbligo dell’esclusività professionale per il Comune di Serravalle, ulteriore ragione per cui dovrebbe essere inquadrata come art. 1 CCNL di lavoro giornalistico – e comunque rimane soggetta, fino dal lontano 2001, alla contribuzione Inpgi (vedi).
2. se non è addetta stampa, ma altro in quanto anche altro – come sembra potersi abbastanza chiaramente intendere dal pasticciaio amministrativo degli atti – allora non solo non avrà assolutamente l’obbligo di scrivere comunicati stampa e darsi da fare nell’àmbito della comunicazione (anzi: non dovrà proprio farlo), ma dovrà semplicemente fungere da portavoce del Sindaco e dell’amministrazione, senza mischiare diavolo e acquasanta. E allora sì che potrà essere inquadrata nella categoria C 1: ma, a quel punto, dovrà rinunciare allo status di giornalista professionista e chiedere all’Ordine di essere trasferita all’elenco dei Pubblicisti per tutta la durata dell’impiego alle dirette dipendenze del Sindaco.

Duole molto dover entrare nel merito di una vicenda che, oltre a non essere per niente trasparente e chiara, assomiglia a una forma di inequivocabile vero e proprio sfruttamento del lavoro.
E ci troviamo costretti a farlo anche in dipendenza del fatto che la collega Maria Adele Silvestro Tasselli, con questo suo incarico, altro non fa che proseguirne un altro suo precedente – anch’esso peraltro del tutto ambiguo sotto il punto del profilo professionale e del mansionario – svolto fino a dicembre scorso, e (sembra di capire) senza sostanziale soluzione di continuità rispetto all’oggi, secondo le disposizioni e le obbligazioni discendenti dal Decreto n. 44 del 26 maggio 2012 (sempre del Sindaco Mungai), con cui il primo cittadino di Serravalle Pistoiese decideva per lei:

1) di confermare la figura professionale di “Addetto Stampa-Portavoce del Sindaco”, alle dirette dipendenze del Sindaco stesso, al quale competono le seguenti funzioni:
a – curare l’informazione della sfera delle decisioni politiche, quindi gli atti della Giunta e del Sindaco;
b – predisporre pubblicazioni ed un’adeguata informazione sullo stato di realizzazione del programma che è alla base del mandato del Sindaco;
c – informare cittadini, gruppi ed associazioni dello sviluppo di questioni che sono state poste al Sindaco quale referente dell’amministrazione comunale;
d – tenere i rapporti con i giornalisti per l’informazione relativa ad incontri, riunioni e decisioni del Sindaco;
e – preparare elaborati di base per gli interventi del Sindaco in occasione di cerimonie, manifestazioni, convegni, etc., compresa la ricerca di materiale e documentazione per la predisposizione di tali elaborati scritti;
2) di affidare le predette funzioni alla Sig.ra Maria Adele Silvestro Tasselli, residente in Serravalle Pistoiese – frazione Casalguidi – giornalista professionista (iscritta all’albo nazionale dal 20-01-2009), in possesso dei necessari requisiti previsti dalla normativa vigente;
3) di dare atto che l’incarico potrà avere una durata non superiore al mandato elettivo del Sindaco e per la sua natura fiduciaria potrà essere revocato in qualsiasi momento senza obbligo di motivazione alcuna;
4) di dare atto che, ai sensi dell’art. 7 della Legge 150/2000, il Portavoce non potrà, per tutta la durata dell’incarico, esercitare attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche;
5) di stabilire che il compenso per l’incarico è determinato in € 4.500,00 su base annua, al lordo delle ritenute di legge;
6) di stabilire che tale attività dovrà comunque essere oggetto di specifica relazione – rendiconto sull’attività svolta con riscontri numerici;
7) di stabilire che la Sig.ra Maria Adele Silvestro Tasselli potrà esercitare le proprie funzioni anche all’interno del Comune, in locale che potrà esserle messo a disposizione. Alla stessa verrà consegnato un telefono cellulare utilizzabile solo per l’incarico assegnato e fino al termine dello stesso.

Sarà bene, quindi, che Mungai provveda a sanare il sanabile e il più alla svelta possibile.
Per il dovere che ha – di legalità/legittimità e di trasparenza – nei confronti dei suoi circa 11mila concittadini, ma anche e soprattutto per il pieno rispetto delle qualità professionali della collega chiamata a lavorare nel Comune di Serravalle Pistoiese.

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[Venerdì 11 gennaio 2013 - © Quarrata/news 2013]

1 commento:

  1. E' un autentico schifo. Se ci fosse stato il sindaco di Pescia o di Montale al posto del Nostro poco stimato Mungai, avrebbero messo a "ferro e fuoco" la sala consiliare e l'intera piazza del Comune. Quando il sudicio lo fanno loro - i compagni del centro-sx - non vedono niente. Anzi, lo incoraggiano e lo coprono con la maggiore omertà possibile che farebbe impallidire Totuccio Contorno. Che schifezza....ma smettiamola di parlare di pasticciaccio. E' un atto di incredibile arroganza, essendo tutto deciso, già nel primo provvedimento, notandosi chiaramente il "genere femminile" nel sostantivo usato.
    MDB

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