PISTOIA. C’è qualcosa che non torna in tutto questo affannarsi a voler
procedere a marce forzate e a tutti i costi verso l’approvazione del
Regolamento Urbanistico.
Nei giorni scorsi Berti ha spinto – e
il suo appello è stato raccolto dalla stampa – in nome della conclusione
necessaria e improcrastinabile di un iter che, però, ha fatto come la gallina
nera, “si è risolto sulla sera”, cioè è stato portato in consiglio comunale
fuori tempo massimo, da ultimo e per forza.
Non hanno convinto le lacrime di
Mazzieri, della Giampaoli e di Ferretti – insieme a molti altri, per la verità
– sul facebook del capogruppo Pd, che (a quanto ci dicono) dopo il nostro
intervento avrebbe bloccato l’accesso alla discussione ai curiosi e agli ‘impiccioni’
come quelli che (da Pagliai dell’Udc al resto dell’opposizione) preferiscono
rimandare il Regolamento al nuovo consiglio. E al sindaco nuovo.
Eppure, nonostante tutte lacrime
strazianti, tutti i lamenti, tutti gli strappi di capelli e stracciamenti di
vesti per spingere emotivamente la gente a votare questo salvifico
Regolamento Urbanistico; e nonostante che stamattina stessa La Nazione
ribeva sul tema e presenti l’apocalittica visione del blocco di Pistoia (ma
permetteteci una battuta: Pistoia è ingessata già da 60 anni di amministrazione
identica a se stessa Pci-Pd), c’è qualcosa che non convince in tutto il “movimento
approvazionista”.
Leggete bene il testo della Nazione.
Se il Regolamento non venisse applicato entro il 2013 ci sarà anche «un blocco nella realizzazione delle pertinenze. Insomma, per
riassumere in estrema sintesi, l’attività edilizia resterebbe di fatto limitata
alla sola possibilità del recupero delle costruzioni esistenti».
Non per essere asfittici, ma
semplicemente logici: ma Bertinelli, aspirante sindaco, non ha dichiarato che
nessun mattone va mosso, a Pistoia, da qui all’eternità? Quindi: quale sarebbe
il problema? Pistoia resterebbe ingessata, così com’è oggi, fino all’infinito:
e la cementificazione (che ormai ha raggiunto limiti inaccettabili) sarebbe
arginata per sempre.
Ovviamente siamo provocatori alla
maniera nostra e con il nostro modo di raccontare gli eventi di questa città,
un modo che – per sua esplicita affermazione – piace molto a Betti dell’Idv.
Intanto non ci risulta che il Sindaco
abbia ancora risposto a Pagliai, che gli aveva chiesto un censimento
dell’invenduto nuovo e/o dello sfitto su Pistoia (un censimento che mettesse in
luce anche a chi fa capo la proprietà degli immobili nuovi e restati lì senza
acquirenti). E intanto domani (30 gennaio) il consiglio si riunisce di
pomeriggio e continua – se non sbagliamo – anche dopo cena.
Il Regolamento sarà ancora al centro
dell’attenzione perché si continuerà a discutere delle decine e decine di
osservazioni avanzate a questo «R.u.d.r.i.» (Regolamento
Urbanistico del Ritardo Istituzionale).
Se invece di piangere oggi,
l’amministrazione Berti e il consiglio si fossero svegliati ieri, forse non si
sarebbe giunti a questo stallo indecoroso, a queste lacrime da Fornero.
e.b. blogger
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[Domenica 29 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
caro Bianchini, la invito a leggere il mio articolo sulle conseguenze del ritardo di approvazione del RU; articolo decisamente d'accordo col suo anche se forse di taglio più tecnico: http://www.demokrazy.eu/regolamento-urbanistico-di-pistoia-niente-allarmismi-per-favore/
RispondiEliminaPaolo Beneforti
Caro Beneforti,
RispondiEliminaspero di non aver fatto niente di male nel ribattere sul mio blog il suo articolo che lei mi segnalava.
Può vederlo a questo link: http://quarratanews.blogspot.com/2012/01/ru-pistoia-niente-allarmismi-per-favore.html.
Ma se non fosse d’accordo, me lo faccia sapere e io lo tolgo immediatamente.
Cordiali saluti.
EB