domenica 29 gennaio 2012

R.U.D.R.I. O «REGOLAMENTO URBANISTICO DEL RITARDO ISTITUZIONALE». QUALCOSA CHE NON TORNA


PISTOIA. C’è qualcosa che non torna in tutto questo affannarsi a voler procedere a marce forzate e a tutti i costi verso l’approvazione del Regolamento Urbanistico.
Nei giorni scorsi Berti ha spinto – e il suo appello è stato raccolto dalla stampa – in nome della conclusione necessaria e improcrastinabile di un iter che, però, ha fatto come la gallina nera, “si è risolto sulla sera”, cioè è stato portato in consiglio comunale fuori tempo massimo, da ultimo e per forza.

Non hanno convinto le lacrime di Mazzieri, della Giampaoli e di Ferretti – insieme a molti altri, per la verità – sul facebook del capogruppo Pd, che (a quanto ci dicono) dopo il nostro intervento avrebbe bloccato l’accesso alla discussione ai curiosi e agli ‘impiccioni’ come quelli che (da Pagliai dell’Udc al resto dell’opposizione) preferiscono rimandare il Regolamento al nuovo consiglio. E al sindaco nuovo.
Eppure, nonostante tutte lacrime strazianti, tutti i lamenti, tutti gli strappi di capelli e stracciamenti di vesti per spingere emotivamente la gente a votare questo salvifico Regolamento Urbanistico; e nonostante che stamattina stessa La Nazione ribeva sul tema e presenti l’apocalittica visione del blocco di Pistoia (ma permetteteci una battuta: Pistoia è ingessata già da 60 anni di amministrazione identica a se stessa Pci-Pd), c’è qualcosa che non convince in tutto il “movimento approvazionista”.
Leggete bene il testo della Nazione. Se il Regolamento non venisse applicato entro il 2013 ci sarà anche «un blocco nella realizzazione delle pertinenze. Insomma, per riassumere in estrema sintesi, l’attività edilizia resterebbe di fatto limitata alla sola possibilità del recupero delle costruzioni esistenti».
Non per essere asfittici, ma semplicemente logici: ma Bertinelli, aspirante sindaco, non ha dichiarato che nessun mattone va mosso, a Pistoia, da qui all’eternità? Quindi: quale sarebbe il problema? Pistoia resterebbe ingessata, così com’è oggi, fino all’infinito: e la cementificazione (che ormai ha raggiunto limiti inaccettabili) sarebbe arginata per sempre.
Ovviamente siamo provocatori alla maniera nostra e con il nostro modo di raccontare gli eventi di questa città, un modo che – per sua esplicita affermazione – piace molto a Betti dell’Idv.
Intanto non ci risulta che il Sindaco abbia ancora risposto a Pagliai, che gli aveva chiesto un censimento dell’invenduto nuovo e/o dello sfitto su Pistoia (un censimento che mettesse in luce anche a chi fa capo la proprietà degli immobili nuovi e restati lì senza acquirenti). E intanto domani (30 gennaio) il consiglio si riunisce di pomeriggio e continua – se non sbagliamo – anche dopo cena.
Il Regolamento sarà ancora al centro dell’attenzione perché si continuerà a discutere delle decine e decine di osservazioni avanzate a  questo «R.u.d.r.i.» (Regolamento Urbanistico del Ritardo Istituzionale).
Se invece di piangere oggi, l’amministrazione Berti e il consiglio si fossero svegliati ieri, forse non si sarebbe giunti a questo stallo indecoroso, a queste lacrime da Fornero.
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 29 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]

2 commenti:

  1. caro Bianchini, la invito a leggere il mio articolo sulle conseguenze del ritardo di approvazione del RU; articolo decisamente d'accordo col suo anche se forse di taglio più tecnico: http://www.demokrazy.eu/regolamento-urbanistico-di-pistoia-niente-allarmismi-per-favore/
    Paolo Beneforti

    RispondiElimina
  2. Caro Beneforti,
    spero di non aver fatto niente di male nel ribattere sul mio blog il suo articolo che lei mi segnalava.
    Può vederlo a questo link: http://quarratanews.blogspot.com/2012/01/ru-pistoia-niente-allarmismi-per-favore.html.
    Ma se non fosse d’accordo, me lo faccia sapere e io lo tolgo immediatamente.
    Cordiali saluti.
    EB

    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.