Il Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore
di Montale, prende atto della posizione ufficiale dell’Ordine dei Medici di
Pistoia contenente la più esplicita richiesta di moratoria sull’ampliamento
dell’inceneritore di Via Montale. È infatti oramai accertato che nei comuni di
Agliana, Montale e Montemurlo – tutti in area di ricaduta dei fumi dell’inceneritore
– vi sono degli eccessi di mortalità statisticamente
significativi.
Se da un lato è con soddisfazione che vede confermate in maniera
autorevole e competente le denunce che da anni muove verso l’impianto di
incenerimento, dall’altro è con estrema preoccupazione che rinnova l’appello ai
cittadini affinché chiedano con forza agli amministratori (tutti indistintamente
di centro-dx, centro-sx o centro) un atto di responsabilità che si espliciti
nell’immediata chiusura dell’inceneritore e l’avvio di una nuova modalità di
gestione virtuosa dei rifiuti, senza danno alla salute e con il recupero “a
freddo” dei materiali, sul modello di Vedelago.
I danni che l’inceneritore di Montale
sta causando da decenni sulle popolazioni che sono nella sua area di ricaduta,
oramai non possono essere più né nascosti, né minimizzati: diossine, furani,
PCB, metalli pesanti e PM10, sono arrivati a livelli intollerabili e l’unica
soluzione accettabile per l’impianto è la sua chiusura immediata.
Comitato per la Chiusura
dell’Inceneritore di Montale
[comunicato]
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[Sabato 21 gennaio 2012 – © Quarrata/news
2011]
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