Caso
Scarafuggi:
perché non fare chiarezza?
PISTOIA. Giampaolo Pagliai ha
scritto questa lettera al Governatore della Toscana:
Al Presidente
della Regione Toscana
Enrico Rossi
Caro
Presidente,
grazie!
Anche se Lei non si è mai sottoposto alle primarie (questa del resto è una
prerogativa, tutta da bere, delle Giunte “Martini e Rossi”), per noi cittadini
pistoiesi Lei è un vanto di cui siamo orgogliosi, grazie di cuore!
Come Lei
saprà, nei giorni scorsi, il quotidiano Il Sole 24 Ore, che è l’organo
di stampa di riferimento del governo Monti, dei suoi Ministri e della vasta
maggioranza di “Sinistra-Destra-Centro”, ha pubblicato le pagelle dei
Governatori, dei Presidenti Provinciali e dei Sindaci.
Lei è
secondo fra tutti i Governatori Regionali, mentre il nostro caro Sindaco è
ottantaduesimo su 104 e la Presidente della Provincia è 106° su 107: Pistoia in
Italia è l’ultima della classe.
Mi capita
spesso di trovarmi fuori Pistoia, ora quando mi chiederanno di dove vengo, dirò
dalla Toscana, perché non voglio rischiare di diventare rosso col dire che sono
di Pistoia.
Apprezzo
molto il Suo fare, il Suo dire e anche il Suo scrivere; Lei ha una faccia da
persona per bene ed intelligente, anche se è stato responsabile, insieme ai
suoi sodali Verdini, Matteoli e Fragai, della più grande rapina a mano armata
perpetrata contro tutti i cittadini toscani: ci avete rubato il diritto di
voto, cioè di scegliere i rappresentanti del popolo arrivando perfino ad
aumentare a dismisura il numero dei Consiglieri Regionali e degli Assessori;
ora Lei rimedierà, vero Presidente?
Pistoia
vive un’epoca buia, per la crisi mondiale e nazionale ma anche per le
responsabilità del mal governo locale. È una città caratterizzata dalla cementificazione,
dagli sperperi di denaro pubblico, talvolta regalato ai soli noti personaggi,
dall’inquinamento sopra ogni limite, dal collasso finale del piccolo commercio
vessato, non ascoltato e strangolato dalla grande distribuzione e dalle banche.
La Breda rischia di chiudere, mettendo fine ad una storia gloriosa e secolare,
il vivaismo manifesta una crisi di liquidità che può portare al fallimento di
molte aziende.
Leggo che
in questi tempi Lei viene spesso a Pistoia, anche per sostenere quello o quell’altro
dei quattro candidati alle primarie del 29 gennaio p.v. Di norma non partecipo
alle manifestazioni del P.D. e, forse, non La vedrò. Comunque, per la domanda
che Le rivolgerò ora, se non ha tempo, e lo capisco, di rispondermi per
scritto, lo dica ad Alberto, alla Cecilia, a Roberto o a Samuele. Sono quattro
amici bravi e candidati alle primarie, che io stimo ma non voterò.
Ma, mi
creda, il settore più in crisi a Pistoia è la sanità, la “sanità lunghe file e
grandi fughe”; mi spiego: file di ore al pronto soccorso, file di mesi per le
visite specialistiche e per gli interventi, fughe di pazienti (spazientiti) e
di medici bravi, ma umiliati e offesi.
Lo so bene
che presto ci sarà il nuovo ospedale, costruito, come in altre tre città
vicine, con un progetto e una decisione di stampo sovietico; sarà realizzato
nel luogo meno idoneo fra la superstrada e l’autostrada, sopra le falde
idropotabili, in mezzo ad un acquitrino che i Longobardi, certamente barbari,
ma meno degli Amministratori di oggi, definivano zona paludosa.
L’ospedale
avrebbe dovuto nascere naturalmente, e senza “parto cesareo”, nell’area ex
Pallavicini, dove invece gli Amministratori pistoiesi hanno fatto realizzare un
grande centro commerciale, con annessi e connessi, monumento emblematico alla
cementificazione selvaggia.
La
settimana scorsa il Consiglio Comunale di Pistoia ha discusso, per la seconda
volta, esprimendo un parere unanime negativo, il trasferimento a Pescia del
reparto “di anatomia patologica” (le sale chirurgiche a Pistoia e i laboratori
di analisi a Pescia); bene, in quell’occasione, è stato riferito che il
Direttore Generale della ASL n. 3 Dott. Scarafuggi, ha comunque deciso il
trasferimento.
Non sono
un amico di vecchia data del Dott. Scarafuggi, ma lo stimo. Però Lei mi deve
rispondere: me lo sono sognato io o nei primi mesi del 2011 il Presidente della
Regione Toscana ha intimato al suddetto di rifondere 38 milioni di euro alle
casse regionali per le responsabilità a lui imputabili per il buco complessivo
di circa 400 milioni di euro scavato nella sabbia della “carissima” ASL di
Massa?
Il Dott.
Scarafuggi ha reso il dovuto? Se sì, benissimo. Se no, male; ma, se invece, il
Dott. Scarafuggi niente deve rendere, perché Lei non ha ancora chiesto scusa
pubblicamente a questo povero Cristo, messo ingiustamente alla gogna?
Le
assicuro che, se ci fossero le primarie per il Governo nazionale, io preferirei
Lei a Renzi, in primo luogo, perché a Pistoia di “Renzi” ne abbiamo avuti anche
troppi, ma soprattutto perché Matteo Renzi è troppo giovane.
La prego,
mi risponda. Cordialmente e con stima
Il Capogruppo Udc
Giampaolo Pagliai
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[Mercoledì
18 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]
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