Caro Direttore,
appena due settimane fa, il Comitato
per la chiusura dell’Inceneritore di Montale ha emanato un comunicato stampa
nel quale erano esposti degli elementi di grave e dimostrata non conformità
alle prescrizioni di salute dei cittadini e degli operai dell’impianto del Cis,
esposti a gravi rischi operativi e di mancanza di sicurezza.
Tale considerazione è stata facilmente
desumibile dalla consultazione “on-line” dei documenti pubblicati sullo stesso
sito istituzionale della Provincia di Pistoia che, dovrebbe avere ben cura di
controllare sia l’impianto del Cis, che i “controllanti” Sindaci e proprietari,
ottemperando alla ricerca della massima tutela della salute della cittadinanza
e degli operatori.
Ebbene, dopo aver letto lo scandaloso
ricorso del Consigliere Pagliai sugli “affitti” a vuoto di Copit e
Circoscrizione 1 (meglio dire di “diamante” e non d’oro) pagati con denaro
pubblico dei pistoiesi, ho avuto la sensazione che tale clamorosa denuncia cadrà
nel dimenticatoio di una “politica locale” indolente, reticente e marcia che
definire omertosa sarebbe un eufemismo riduttivo, visto lo spessore del muro di
gomma che sembra rivestire i vari uffici della P.A., tale da far sorridere
anche i cittadini di Corleone.
Il comunicato stampa del Comitato
denuncia una serie di gravi irregolarità che, per come descritte, inciderebbero
sulla salute dei cittadini che vivono nelle circostanti aree dell’impianto e
sulla sicurezza degli addetti alle lavorazioni.
A distanza di 5 giorni, niente si è
mosso, e dalla Asl 3 tutto tace, la pratica è stata depositata sicuramente
sulla scrivania di qualche dirigente… in attesa di essere qualificata.
Ebbene, ho pertanto provveduto ha
inoltrare copie del comunicato stampa ai vari organi competenti che, a diverso
titolo, hanno còmpiti di sorveglianza: Asl 3 (Spisl); Ufficio del lavoro, il
Sig. Prefetto e, ultimo ma non ultimo, la locale sede della Cgil.
È da ritenere che i compagni del
sindacato dovrebbero davvero avere stimolo a far sì che nell’impianto fossero
assicurate le normali condizioni di sicurezza, non fosse altro perché appena 4
mesi fa è stata registrata una “morte bianca” all’interno dell’area Cis,
ampiamente solennizzata con un minuto di raccoglimento anche nello stesso
Consiglio Regionale Toscano (non s’abbia a dire che il Consiglio non si occupa
dell’inceneritore di Montale).
Questa che allego è la copia della nota
di deposito: funzionerà la “catena di comando”, ovvero sarà attivata una
reciprocità di azione dei vari uffici, anche limitata alle proprie competenze
specifiche?
Vorresti scommettere che forse,
nonostante tutto, sarà anch’essa insabbiata (o forse è meglio dire incenerita?).
Non essere pessimista: l’animo umano
non è mica così tenebroso e oscuro e omertoso.
Concedici qualche speranza… a noi
semplici cittadini.
A leggerti presto,
Alessandro Romiti
Portavoce dei Comitati
[lettera]
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[Martedì 24 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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