martedì 24 gennaio 2012

INCENERITORE. SILENZI, SEMPRE E SOLO SILENZI


Caro Direttore,
appena due settimane fa, il Comitato per la chiusura dell’Inceneritore di Montale ha emanato un comunicato stampa nel quale erano esposti degli elementi di grave e dimostrata non conformità alle prescrizioni di salute dei cittadini e degli operai dell’impianto del Cis, esposti a gravi rischi operativi e di mancanza di sicurezza.
Tale considerazione è stata facilmente desumibile dalla consultazione “on-line” dei documenti pubblicati sullo stesso sito istituzionale della Provincia di Pistoia che, dovrebbe avere ben cura di controllare sia l’impianto del Cis, che i “controllanti” Sindaci e proprietari, ottemperando alla ricerca della massima tutela della salute della cittadinanza e degli operatori.

Ebbene, dopo aver letto lo scandaloso ricorso del Consigliere Pagliai sugli “affitti” a vuoto di Copit e Circoscrizione 1 (meglio dire di “diamante” e non d’oro) pagati con denaro pubblico dei pistoiesi, ho avuto la sensazione che tale clamorosa denuncia cadrà nel dimenticatoio di una “politica locale” indolente, reticente e marcia che definire omertosa sarebbe un eufemismo riduttivo, visto lo spessore del muro di gomma che sembra rivestire i vari uffici della P.A., tale da far sorridere anche i cittadini di Corleone.
Il comunicato stampa del Comitato denuncia una serie di gravi irregolarità che, per come descritte, inciderebbero sulla salute dei cittadini che vivono nelle circostanti aree dell’impianto e sulla sicurezza degli addetti alle lavorazioni.
A distanza di 5 giorni, niente si è mosso, e dalla Asl 3 tutto tace, la pratica è stata depositata sicuramente sulla scrivania di qualche dirigente… in attesa di essere qualificata.
Ebbene, ho pertanto provveduto ha inoltrare copie del comunicato stampa ai vari organi competenti che, a diverso titolo, hanno còmpiti di sorveglianza: Asl 3 (Spisl); Ufficio del lavoro, il Sig. Prefetto e, ultimo ma non ultimo, la locale sede della Cgil.
È da ritenere che i compagni del sindacato dovrebbero davvero avere stimolo a far sì che nell’impianto fossero assicurate le normali condizioni di sicurezza, non fosse altro perché appena 4 mesi fa è stata registrata una “morte bianca” all’interno dell’area Cis, ampiamente solennizzata con un minuto di raccoglimento anche nello stesso Consiglio Regionale Toscano (non s’abbia a dire che il Consiglio non si occupa dell’inceneritore di Montale).
Questa che allego è la copia della nota di deposito: funzionerà la “catena di comando”, ovvero sarà attivata una reciprocità di azione dei vari uffici, anche limitata alle proprie competenze specifiche?
Vorresti scommettere che forse, nonostante tutto, sarà anch’essa insabbiata (o forse è meglio dire incenerita?).
Non essere pessimista: l’animo umano non è mica così tenebroso e oscuro e omertoso.
Concedici qualche speranza… a noi semplici cittadini.
A leggerti presto,
Alessandro Romiti
Portavoce dei Comitati
[lettera]
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[Martedì 24 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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