PISTOIA. Nel mondo delle metafore che piacciono tantissimo a Paola
Cortellesi nel famoso spot di Brio Blu, le due posizioni, di Giampaolo
Pagliai (Udc) e di Andrea Betti (Idv), possono rientrare nella categoria pago-le-tasse/sono-evasore.
Pagliai dice, sul Tirreno di
oggi, che Bardelli – stante l’ordinanza del tribunale di Roma – non ha diritto
ad alcuna convenzione pubblica e quindi, per logica conseguenza, gli dovrebbero
essere sospesi i compensi stabiliti dalla convenzione Apr/Asl3.
Di contro Andrea Betti paga regolarmente
il tributo a Cesare e ‘a Dio Luigi’ (che potrebbe essere letto anche così: «addìo, Luigi») sostenendolo con
una finezza giuridica davvero degna di una chiosa di Azzo – il giurista
medievale senza il quale non si va a palazzo –, con cui ci avverte che (vedi
Il Tirreno) «la sentenza Aias non incide tecnicamente su ciò che
è avvenuto. “Ora esiste un’altra associazione, l’Apr, costituitasi
autonomamente”».
Grazie, Betti. Non ce ne eravamo
accorti: il Bardelli si era trasformato da crisalide in farfalla senza farlo
sapere a nessuno, proprio come fanno tali insetti, di notte e in brevissimo
tempo, ma soprattutto senza rumore.
Dunque, per venire a noi: Betti è un
cittadino modello. Pagliai, invece, sarebbe un parassita della società – si
cita dallo spot dell’Agenzia delle Entrate.
Per questo Pagliai non comparirà mai su
Tvl…
e.b. blogger
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[Martedì 17 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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